Calma piatta o quasi a Salerno.
Sul golfo che si staglia davanti alla città, impazza l’estate, mentre dalle parti dell’Arechi tutto tace. In realtà, il presidente Iervolino e i dirigenti stanno lavorando sotto traccia per portare a casa, i primi colpi del calcio mercato.
Obiettivo rafforzare la rosa a disposizione di Paulo Sousa: l’allenatore portoghese è stato accostato a tre diverse panchine, ma a quanto pare il sodalizio con i campani prosegue. E l’effetto del portoghese è stato decisivo per gli Ippocampo nell’ultima stagione.
Vediamo nel dettaglio, la situazione della Salernitana.
Serie A 2023-2024: la formazione tipo della Salernitana
In attesa di capire come si muoverà il mercato dei granata e al netto dei giocatori rientrati dai prestiti, la formazione della Salernitana è praticamente uguale a quella tipo, della passata stagione. Gli undici e lo schema, a cui Paulo Sousa si è affidato per risalire la china in classifica e portare a casa la seconda salvezza di fila.
Nel 3-4-2-1, Kastanos e Candreva alle spalle di Dia, unico terminale offensivo. Sugli esterni agiranno Sambia a destra e Mazzocchi a sinistra, per una squadra che nelle ripartenze può davvero far male ai rivali.
- Salernitana (3-4-2-1): Ochoa; Daniliuc, Gyomber, Pirola; Sambia, Bohinen, Coulibaly, Mazzocchi; Candreva, Kastanos; Dia. All. Paulo Sousa
L’ Allenatore
Paulo Sousa ha cambiato il volto della Salernitana nella scorsa stagione e soprattutto ha dato una svolta al campionato dei campani. I granata sembravano in crisi profonda, dopo la pausa per il Mondiale e con il Verona a mettere pressione all’ex formazione di Davide Nicola.
Esonerato quest’ultimo, il portoghese ha impiegato un solo turno di campionato per dare la scossa. Sconfitta all’esordio e poi 11 risultati utili di fila che hanno proiettato gli Ippocampo verso la salvezza diretta e raggiunta con tre turni di anticipo matematicamente, ma virtualmente almeno da due giornate prima.
Il quindicesimo posto finale con 42 punti non rende completamente merito al tecnico lusitano, alla sua seconda esperienza italiana, dopo aver guidato la Fiorentina, fra luci e ombre. A Salerno, l’ex mediano di Juventus, Borussia D. e Inter, ha trovato una piazza calda e affamata di risultati.
Con il supporto del pubblico e passando dal 3-5-2, al 3-4-2-1 i suoi uomini hanno iniziato a girare a dovere. Non a caso sono arrivati i pareggi contro il Milan (a San Siro) per 1-1 e sempre 1-1 al Maradona rimandando la festa Scudetto ai partenopei. Gli ottimi risultati ottenuti dal portoghese hanno attirato le attenzioni di altre società, fra cui lo stesso Napoli.
Ma il connubio Sousa – Salernitana è destinato a durare almeno un’altra stagione.
Chi arriva
Come abbiamo detto, per il momento in casa Salernitana sono tornati soltanto quei giocatori che erano in prestito altrove nella scorsa stagione. Per alcuni sarà un breve passaggio, prima di spiccare il volo verso una nuova destinazione e per altri ci sarà l’occasione di mettersi in luce, con la possibilità di convincere Paulo Sousa a tenerli in rosa.
Dal portiere De Matteis che potrebbe fare da vice ad Onana, ai difensori Mantovani e Motoc. Passando per i centrocampisti Coulibaly e Boultam, fino alle punte Kristoffersen, Orlando e Simy.
Su quest’ultimo ci sono molte attese. Dopo l’exploit con la maglia del Crotone, Simy ha deluso nella prima stagione all’Arechi. Chissà che il prestito al Benevento, fra luci ed ombre, non abbia giovato alla punta della Salernitana.
Chi parte
Anche sul fronte partenze, si registrano quasi solo cessioni in relazioni a prestiti conclusi che in alcuni casi potrebbero avere un seguito. Vilhena e Crnigoj difficilmente torneranno ad indossare la maglia granata, con le rispettive cessioni al Panathinaikos e al Venezia.
Sul fronte prestiti conclusi, Caviglia è tornato alla Juventus, con Piatek che ha ripreso la strada che conduce a Berlino, sponda Herta. Troost-Ekong a sua volta è volato a Londra, per riunirsi al Watford. Quest’ultimo e il polacco hanno però buone possibilità di vestire anche nella prossima stagione la maglia della Salernitana.
I dirigenti sono all’opera e adesso serve la formula ideale, per l’intesa con i tedeschi e gli inglesi.