Il miracolo Empoli.
Merito del Presidente Corsi e del tecnico Paolo Zanetti: il primo è da 30 anni in sella alla società Azzurra, mentre il secondo alla prima stagione sulla panchina toscana ha superato ampiamente l’esame.
La formazione della provincia fiorentina ha guadagnato anzitempo la salvezza nella passata stagione e punta ovviamente la bis in quella che inizierà ad agosto.
Diversi volti hanno già salutato l’ambiente Azzurro, con 38 milioni di euro già incassati e diversi arrivi interessanti, tra cui quello di Daniel Maldini in prestito dal Milan e in attesa di capire il futuro del gioiellino empolese, Tommaso Baldanzi.
Vediamo nel dettaglio.
Serie A 2023-2024: la formazione tipo dell’Empoli
Una squadra che cambia pelle l’Empoli, aspettando altri possibili colpi in entrata, o onerose cessioni: ad esempio, il terzino sinistro Parisi è ormai ai saluti, con la Fiorentina pronta a sborsare 10 milioni di euro per le prestazioni di un giocatore accostato più volte a Juventus, Inter e Milan.
Nel 4-2-3-1 di Mister Zanetti i cambi più sostanziali riguardano la difesa. Stojanovic potrebbe adattarsi come terzino sinistro, con la partenza di Parisi, mentre Daniel Maldini giocherà nel tridente alle spalle di Caputo. Con l’ex Milan a sinistra, Henderson a destra e Baldanzi centrale. Nel caso di addio di quest’ultimo, spazio all’altro prodotto del Vivaio empolese: Fazzini.
- Empoli (4-2-3-1): DRAGOWSKI; AUGELLO, Ismajli (Walukiewicz), Luperto, Stojanovic; Marin, GRASSI; Henderson, Baldanzi (Fazzini), MALDINI D; Caputo (Piccoli). All. Zanetti.
L’ Allenatore
Paolo Zanetti ha ben figurato nella prima stagione sulla panchina empolese. E’ stato un bel ritorno il suo al Castellani, dopo aver indossato la maglia azzurra per tre stagioni ad inizio millennio. A distanza di 17 anni, eccolo in una nuova veste, ma con idee ben chiare sul gioco della squadra.
Squadra che ha risposto a dovere. 43 punti in classifica e salvezza raggiunta virtualmente quasi due mesi prima della fine della stagione. Obiettivo portato a casa e ovviamente una conferma scontata di Zanetti. Il tecnico dei toscani aveva già mostrato un calcio interessante alla guida del Venezia.
Prima riportando dopo 21 anni i lagunari in Serie A e poi nella prima parte della stagione nel massimo campionato. Nel girone di ritorno, crollo totale della formazione veneta e annessa retrocessione. Ma il declassamento della squadra, non ha cancellato quanto di buono ha mostrato lo stesso Zanetti.
L’uomo adatto, secondo Corsi, per proseguire il progetto Azzurro. Un calcio frizzante, con la capacità di lavorare e valorizzare i giovani della squadra. Non a caso, nella stagione appena conclusa, i toscani si sono presi diverse soddisfazioni. Imbattuti nella doppia trasferta di San Siro.
Vittoria per 1-0 in casa dell’Inter e 0-0 contro il Milan, con il clamoroso 4-1 calato al Castellani nella penultima giornata contro la Juventus. Un poker che rimane nella storia. E senza dimenticare i due pareggi nel derby con la Fiorentina; il match più atteso e sentito della stagione per i tifosi dell’Empoli.
Chi arriva
Due volti già visti nella passata stagione, ma che dallo scorso 1 luglio sono a tutti gli effetti di proprietà dell’Empoli. Il club del presidente Corsi ha subito ufficializzato Luperto e Walukiewicz che sono stati acquistati rispettivamente dal Napoli (2.5 milioni) e dal Cagliari (1 milione).
A loro si aggiunge Daniel Maldini: il fantasista scuola Milan arriva in prestito dai rossoneri e con la possibilità di riscattarlo al termine della stagione. Dal Parma a titolo gratuito “torna” Grassi, il quale ha chiuso la vecchia stagione in Toscana e adesso è di nuovo in pianta stabile nella rosa di Zanetti.
I primi acquisti di luglio si completano per il momento, con il riscatto totale di Caputo che dallo scorso gennaio è tornato al Castellani e del portiere di riserva Meli. Ovviamente nelle prossime settimane potrebbero esserci degli sviluppi per gli acquisti dell’Empoli: alla luce della cessione di Parisi che aumenta il tesoretto e quella possibile di Baldanzi.
Capitolo rumors di mercato: per la sostituzione di Vicario è in ballo il passaggio come primo portiere di Perisan oppure il ritorno dallo Spezia di Dragowski. Per la fascia sinistra si guarda sempre alle retrocesse, con Augello della Samp messo nel mirino. Occhio all’asse caldo con lo spazio: si vocifera anche di uno scambio messo in piedi dalle due società che potrebbe prevedere il passaggio di Bandinelli in Liguria con il percorso inverso per Gyasi.
Sta di fatto che la vera forza della società toscana, da quando Corsi 30 anni fa ha preso il timone in mano, resta il vivaio che ogni anno sforna talenti sia per la prima squadra e sia giocatori che hanno mercato fra B e C, con altri profitti per gli Azzurri. Quindi, attenzione a chi arriva dal settore giovanile.
Chi parte
Se alla voce acquisti l’Empoli ha speso appena 3.5 milioni di euro, alla casella cessioni i milioni arrivati nelle casse toscane sono pari a 38, con la possibilità di diventare quasi 50, appena sarà ufficializzata la cessione di Parisi alla Fiorentina.
Comprare a poco, valorizzare e rivendere ai massimi livelli economici. La suddetta politica del presidente Corsi (imprenditore di successo) continua a dare i suoi frutti e permette alla società Azzurra di autofinanziarsi in parte il mercato, con una buona fetta degli introiti che vengono investiti nel settore giovanile.
La cessione più proficua al momento è quella del portiere Vicario passato al Tottenham per 20 milioni di euro. Poi dall’Inter sono arrivati gli ultimi 10 milioni della cessione della scorsa stagione di Aslani, con Bajrami passato al Sassuolo per 6 milioni di euro. Infine, ecco 1 milione a testa per gli addii di Lamantia alla Spal e di Stulac passato al Palermo.
Altre cessioni sono arrivate con prestiti gratuiti, come quello di Marin al Cagliari, mentre l’attaccante Destro e il dodicesimo Ujkani sono stati svincolati dalla società toscana. Come detto, il passaggio in maglia viola di Parisi è solo questione di ore e dopo le visite mediche arriveranno fra i 10 e i 12 milioni di euro nelle casse Azzurre, per poi capire quale futuro attende Baldanzi: l’altro gioiello della scuola empolese.