L’Inter sarebbe a un passo dall’acquisto di Cesar Azpilicueta, ex capitano del Chelsea, che si sarebbe svincolato dal club londinese per accettare un contratto biennale con i nerazzurri.
Andiamo a scoprire che tipo di giocatore è il difensore navarro e che cosa potrebbe apportare alla squadra di Simone Inzaghi.
Azpilicueta, difensore multiuso per l’Inter
Azpilicueta ha quasi 34 anni, li compirà a fine agosto, e ha una carriera lunghissima alle spalle. Cresciuto nella sempre florida “cantera” dell’Osasuna di Pamplona, è rimasto nel club spagnolo fino al 2010, quando ha accettato l’offerta intorno ai 6 milioni di euro dell’Olympique Marsiglia.
Per due anni è rimasto all’OM, prima di trasferirsi al Chelsea per 10 milioni di euro. Da allora è sempre rimasto a Londra, vincendo con i Blues tra le altre cose due volte la Premier League, due Europa League ma soprattutto la Champions League del 2021, quando i londinesi batterono il Manchester City a sorpresa. E Azpilicueta, da capitano, a sollevare il trofeo nel cielo di Oporto.
Il navarro nel corso degli anni ha attraversato non solo diversi cicli del Chelsea, ma anche e soprattutto allenatori diversissimi tra loro che comunque si sono sempre affidati alla sapienza tattica di “Azpi” per puntellare la difesa: da Mourinho a Tuchel, passando per Conte, i Blues sapevano di avere là dietro un giocatore adatto a tutti gli schemi e a tutti i ruoli della retroguardia.
Azpilicueta infatti nasce come terzino destro di una difesa a quattro, ma adattabile pure a sinistra. Lì con il Marsiglia si era fatto conoscere al grande pubblico, mentre al Chelsea dopo un inizio non facile (arrivò a Londra dopo il trionfo a sorprese in Champions con Di Matteo, esonerato praticamente all’inizio della stagione successiva) si è trasformato partita dopo partita in un leader a tutto tondo.
Con Conte la prima svolta, nel 2016, a trasformarlo in un “braccetto” della sua difesa a tre. In quel ruolo, grazie anche ai successori del tecnico italiano alla guida del Chelsea, Azpilicueta ha avuto una seconda giovinezza. Quando i Blues vinceranno la Champions nel 2021, infatti, il trio dietro era composto oltre che dal navarro anche da Thiago Silva e da Rudiger.
Praticamente immune dagli infortuni, Cesar pur in mezzo alle varie rivoluzioni societarie e nella rosa dei Blues non ha mai perso realmente il posto, accumulando in 11 stagioni londinesi ben 508 presenze in tutte le competizioni, roba da colonna vera.
Azpilicueta cosa può portare all’Inter?
L’Inter ad Azpilicueta avrebbe offerto un contratto biennale, con lo spagnolo che si sarebbe già trovato d’accordo. Sulla carta il giocatore che andrà a sostituire sarà Milan Skriniar, anche se il profilo assomiglia di più a quello di un Darmian, e non solo per l’età.
Come il numero 36 nerazzurro, anche il navarro ha innanzitutto grande esperienza internazionale ed è un calciatore tanto di rendimento quanto poco appariscente. In più, proprio come Darmian, ha avuto la stessa evoluzione tattica; da terzino destro (o sinistro) a centrale di una difesa a tre.
Le statistiche di Azpilicueta del resto fotografano un cambiamento proprio di stile di gioco durante gli ultimi anni, con gli assist soprattutto che sono diminuiti (erano stati 6 nella Premier 2017-18 e 2019-20, quest’anno nessuno) per non parlare ad esempio dei passaggi-chiave, passati negli ultimi 3 anni da 1.3 a partita a 0.5.
Insomma, Cesar è un altro tipo di calciatore rispetto agli esordi, più da piccolo cabotaggio che non da grandi iniziative. Un’operazione, quella che lo porterà all’Inter, che rientra in una sorta di strategia più generale operata dalla dirigenza nerazzurra, di portare a casa giocatori “già fatti”, dal grande pedigree e a costo relativamente contenuto: un instant team, insomma.