L’Atalanta di Gian Piero Gasperini è una delle più belle parabole del calcio italiano degli ultimi decenni: da squadra che lottava per non retrocedere a team di livello europeo nel corso di pochi anni, e attraverso un gioco che ha completamente stravolto il sonnecchiante andazzo della Serie A.
Per tutti questi anni, in mezzo ai tanti cambiamenti e aggiustamenti della formazione tipo del Gasp, il punto fermo erano sempre stati i due mediani de Roon e Freuler, stakanovisti insostituibili della squadra, senza che mai uno dei possibili sostituti si rivelasse all’altezza. Poi due estati fa è arrivato un altro ragazzone olandese, Teun Koopmeiners, proveniente dall’AZ Alkmaar, ed è riuscito non solo ad inserirsi nelle rotazioni, ma addirittura ad alzare il livello del centrocampo atalantino, tanto che quest’anno la società orobica si è sentita tanto sicura da cedere lo svizzero Freuler per puntare sulla mediana completamente olandese de Roon-Koopmeiners.
La stagione di Koopmeiners in numeri
Se nella prima stagione in nerazzurro Koopmeiners aveva sorpreso, arrivando a segnare 4 gol in 30 apparizioni in campionato e giostrandosi indifferentemente sulla media o sulla trequarti, nella stagione appena conclusa ha fatto un notevole passo avanti in termini di maturità e concretezza, con ben 10 reti messe a segno in campionato (tra cui una tripletta contro il Torino e un’altra contro il Monza, con un incredibile pallonetto da centrocampo, praticamente dalla panchina, all’ultima giornata) e 4 assist.
Giocatore in grado di unire quantità e qualità, Koopmeiners è uno dei favoriti di Gasperini anche per la sua duttilità tattica. Bravo nella visione di gioco e in marcatura (ha iniziato la carriera come difensore centrale, ruolo che può ancora ricoprire all’occorrenza), è dotato di grande tempismo negli inserimenti e di un tiro potente e preciso: il prototipo del centrocampista totale che tanto bene si sposa con l’idea di squadra del Gasp.
È impressionante vedere come Koopmeiners compaia ai primi posti in tutte le graduatorie statistiche dell’Atalanta, difensive ed offensive. Oltre ad essere il secondo miglior marcatore della squadra e il terzo assist-man, è il giocatore che ha creato il maggior numero di occasioni offensive, 58, ben 19 in più rispetto al secondo classificato, Lookman.
Addirittura per quanto riguarda i cross ha toccato quota 158, quando il secondo miglior crossatore della squadra, Muriel, ne ha realizzati “solo” 82 e l’esterno titolare Zappacosta 59.
Dal punto di vista difensivo è il giocatore che ha effettuato il maggior numero di respinte dopo il pacchetto difensivo e de Roon, mediano con compiti quasi esclusivamente di copertura.
Che futuro per Koopmeiners?
Acquistato per 14 milioni nell’estate del 2021 (sembrava una spesa importante all’epoca, si è rivelato un investimento in grado di portare ulteriori guadagni in futuro), Koopmeiners è sicuramente uno dei perni fondamentali della squadra di Gasperini in questo momento.
Nel reparto di centrocampo il brasiliano Ederson ha disputato una stagione discreta ma non si è distinto in maniera particolare, mentre Mario Pasalic ha confermato che può rendere bene da trequartista ma che da mediano ha decisamente più difficoltà. Come sempre i nerazzurri hanno una serie di giovani promettentissimi che possono essere inseriti in prima squadra, ma l’inserimento dovrebbe essere graduale (e può essere decisivo da questo punto di vista il varo della seconda squadra in Serie C).
Gasperini non vorrebbe quindi certamente privarsi di un elemento chiave come l’olandese, ma bisogna poi fare i conti con la realtà del mercato: ad oggi non è assurdo pensare che una squadra possa arrivare ad offrire anche tre volte la cifra spesa dall’Atalanta per acquistarlo.
Il Napoli campione d’Italia, in cerca di rinforzi e ricambi per il centrocampo che perderà Demme e Ndombele, ha certamente messo gli occhi sull’olandese, così come una Juventus in cerca di rilancio e che difficilmente riuscirà a trattenere Rabiot. All’estero, il Liverpool che ha perso Naby Keita, Milner e Oxlade-Chamberlain sembra averlo messo nel mirino.
La valutazione di partenza è di 35-40 milioni: la Juventus potrebbe inserire qualche contropartita tecnica (anche se le vicende giudiziarie suggeriscono di avere molta prudenza con operazioni del genere), il Napoli può contare sugli introiti derivanti dalla vittoria del campionato e dal percorso in Champions League, il Liverpool sui ricchi dividendi versati per i diritti tv della Premier: il percorso dell’Atalanta è sempre stato all’insegna della sostenibilità anche a costo di sacrificare quelle che sembravano pedine insostituibili.
Forse Gasperini dovrà scovare una nuova rivelazione nella prossima stagione.