La finale di Champions League del 10 giugno si avvicina e sia da parte dell’Inter che da quella del Manchester City si monitora attentamente la situazione dei giocatori infortunati: se per Simone Inzaghi la prospettiva di presentarsi a Istanbul con tutta la rosa a disposizione è più che concreta, per Pep Guardiola ci sono alcune valutazioni da fare.
Manchester City: situazione infortunati e indisponibili
Tralasciando la posizione di Benjamin Mendy, da tempo fuori rosa a causa dei processi che lo riguardano, e di Zack Steffen, tornato alla base dal prestito al Middlesbrough per sottoporsi ad un’operazione al ginocchio, Guardiola non ha nessun giocatore indisponibile.
Nathan Aké, negli ultimi tempi fermo per un infortunio alla coscia, è infatti sceso in campo nei minuti finali del derby di Wembley contro il Manchester United che ha sancito la vittoria della FA Cup e aperto la strada al possibile treble dei Citizens.
Ma la sfida contro lo United ha lasciato alcune conseguenze fisiche su tre giocatori, le cui condizioni devono essere valutate con attenzione in vista di Istanbul nonostante siano tutti indicati come disponibili.
Il primo è Bernardo Silva, mattatore delle sfide contro il Real Madrid, che è uscito dallo stadio di Wembley zoppicando e con una caviglia vistosamente fasciata.
Il secondo è Kyle Walker, che nel finale è stato sostituito da Laporte dopo aver ricevuto un forte colpo al petto, mentre il terzo è un altro difensore, Manuel Akanji, che ha accusato i postumi di un duro contrasto con Casemiro.
I possibili cambi nella formazione tipo
Bernardo Silva è un giocatore fondamentale per lo scacchiere tattico di Guardiola, ed una sua eventuale assenza peserebbe moltissimo nella manovra del City. Ecco perché si lavora per recuperarlo al meglio, e il giocatore si è detto ottimista sul suo rientro in formazione. Nel caso di un possibile forfait comunque è prontissimo Phil Foden.
Per quanto riguarda la difesa invece, tra Walker, Akanji e Aké invece almeno due dovrebbero essere sicuramente pronti a scendere in campo dall’inizio a fianco di Ruben Dias, per cui c’è molta meno preoccupazione (senza contare che poi c’è sempre Aymeric Laporte a disposizione).
Lo stato di forma del Manchester City
La squadra di Guardiola ha vissuto una stagione come sempre lunga ed estenuante in Premier League, con le due coppe nazionali che hanno comportato rinvii e recuperi infrasettimanali.
La squadra che ha vinto la finale di FA Cup non è sembrata la stessa che ha incantato nel primo tempo contro il Real Madrid: più contratta e meno fluida nella manovra, con i giocatori che con il passare dei minuti hanno accusato la fatica sia fisica che mentale, soprattutto sul lato destro dove appunto Bernardo Silva e Kyle Walker hanno sofferto l’ingresso di Alejandro Garnacho.
Detto questo però hanno comunque impressionato le condizioni di Ruben Dias e soprattutto di Ilkay Gundogan, che ha deciso la finale con due tiri da fuori (fantastico il primo dopo soli 12 secondi di gioco).
Diciamo che l’asse centrale del City in questo momento è in forma smagliante, mentre qualche segno di stanchezza può essere trovato sulle fasce laterali.