La Premier League 2022-2023 si è conclusa l’ultimo di weekend di maggio e con sé porta tanti e inaspettati verdetti.
Il Manchester City ha vinto il quinto titolo negli ultimi sei anni e potrebbe ancora chiudere la stagione con una storica tripletta. L’Arsenal, in testa per la maggior parte del campionato, chiude al secondo posto, mentre Manchester United e Newcastle sono tornati nella massima competizione continentale.
Il Brighton si è qualificato per l’Europa per la prima volta nella sua storia, mentre Unai Emery ha portato l’Aston Villa dai candidati alla retrocessione in Europa Conference League. Dall’altra parte della classifica, Southampton, Leeds United e Leicester sono cadute attraverso la botola della Premier direttamente in Championship, mentre l’Everton è sopravvissuto grazie al successo di Goodison Park contro il Bournemouth per 1 a 0.
Inevitabilmente, in un campionato che ha espresso due dominatrici assolute, Manchester City e Arsenal, e con tante sorprese, è difficile inserire solo undici giocatori nella formazione ideale. Malgrado ciò, proveremo a creare la Top XI della Premier di questa stagione partendo dal 4-3-3, che è il modulo maggiormente utilizzato dalle prime della classe.
Portiere: Alisson (Liverpool)
La squadra di Klopp ha avuto molte difficoltà in questa stagione e, per la prima volta in sette anni, il Liverpool non chiuderà tra le prime quattro in Premier League.
In un contesto del genere, Alisson si è visto molto più coinvolto ed è tornato a doversi caricare molte più responsabilità, mantenendo la porta inviolata per 14 volte, secondo solo a De Gea. Da chi ottiene così tanti clean sheets ci si aspetta generalmente un numero di parate abbastanza contenuto, invece il portiere brasiliano è quarto in Premier League per parate effettuate, il dato più alto tra le prime sette in classifica.
Alisson visto in questa stagione è il più simile alla versione quasi eroica della sua ultima stagione a Roma, capace di parate sensazionali. Se la stagione del Liverpool non è totalmente naufragata come quelle di Chelsea e Tottenham molto del merito va al suo portiere.
Terzino destro: Kieran Trippier (Newcastle)
L’esperto terzino ex Tottenham, acquistato dal Newcastle nella sessione di mercato invernale dello scorso anno, si è rivelato uno degli acquisti migliori dei Magpies, contribuendo alla loro risalita dai bassifondi della classifica verso una tranquilla salvezza nella passata stagione e una storica qualificazione in Champions League nell’annata da poco conclusasi. Per il classe ‘90, che non ha saltato nemmeno una partita di campionato, ben 7 assist e un gol;
Difensore Centrale: Lisandro Martínez (Manchester United)
Pagato poco meno di 60 milioni di sterline, il difensore argentino ha fatto ricredere chi riteneva che non valesse la cifra spesa per acquistarlo dall’Ajax, conquistando in poco tempo la fiducia dell’ambiente e di Ten Hag, già suo allenatore in Olanda, a suon di prestazioni autorevoli che gli hanno permesso di ritagliarsi un posto da titolare a discapito di capitan Maguire. I problemi difensivi delle passate stagioni sono ormai un lontano ricordo, anche e soprattutto grazie all’innesto del centrale campione del mondo;
Difensore Centrale: William Saliba (Arsenal)
Il giovane difensore francese si è ambientato senza particolari problemi in Premier League, rivelandosi un vero e proprio pilastro della retroguardia dell’Arsenal realizzando due gol e un assist in campionato. Se i Gunners hanno ritrovato una solidità difensiva, molti meriti vanno all’ex Marsiglia: con lui in campo, sono 25 i goal subiti in 27 gare mentre dal momento del suo infortunio a marzo i goal subito sono ben 18 in appena 10 gare.
Terzino sinistro: Nathan Aké (Manchester City)
A inizio stagione era partito come centrale sinistro della difesa a quattro ma l’eccessivo sbilanciamento del City ha spinto Guardiola a riformulare la sua posizione. Aké è un passatore fantastico: riesce a giocare il pallone con una tranquillità fuori dal comune e a farlo in modo pulito ed elegante, non sbagliando quasi mai. L’unicità del terzino sinistro del City, però, sta nel fatto che, oltre alle sue qualità tecniche, ha una rapidità di passo non indifferente per uno con la sua struttura fisica e ciò gli consente di sostenere senza problemi i duelli individuali anche con esterni di altissimo livello. Dopo la cessione di Cancelo nel mercato invernale, Pep Guardiola ha detto che il City non può giocare bene senza Aké in campo, questi mesi non hanno fatto altro che dargli ragione.
Centrocampista: Martin Ødegaard (Arsenal)
È semplicemente la stagione della svolta per il centrocampista dei Gunners. Se al Real Madrid faticava a trovare continuità d’impiego e di rendimento, infatti, all’Arsenal il danese ha trovato l’ambiente ideale per esprimersi al meglio, ripagando la fiducia di Arteta con 15 gol e 7 assist in 37 partite. Oltre ad essere il centrocampista più prolifico della Premier, Ødegaard è anche diventato il primo centrocampista a segnare almeno 15 reti in una sola stagione con l’Arsenal;
Centrocampista: Alexis Mac Allister (Brighton)
Il centrocampista campione del mondo è stato eccezionale con il Brighton di mister De Zerbi, qualificandosi per l’Europa per la prima volta nella loro storia. L’abilità tecnica di Mac Allister è stata fondamentale per il modo in cui l’allenatore italiano voleva giocare e infatti è stato un punto fermo della squadra segnando addirittura dieci goal. Inoltre, le sue grandi prestazioni con Brighton e Argentina, nella Coppa del Mondo, ha naturalmente suscitato l’interesse di Liverpool, Manchester City e altri grandi club europei.
Centrocampista: Kevin De Bruyne (Manchester City)
Più passano gli anni e più il numero 17 dei Citizens continua a offrire prestazioni incredibili e a risultare un’insostituibile pedina nello scacchiere di Guardiola. Superate le difficoltà iniziali, il classe ‘91 è tornato a rendere come sempre, chiudendo a quota 7 reti e 16 assist in 32 partite, diventando il primo assist man di questa stagione in Premier League, e dispensando giocate d’alta scuola con una facilità e una continuità semplicemente ineguagliabili;
Esterno destro: Bukayo Saka (Arsenal)
Saka è stato senza alcun dubbio tra i migliori giocatori del campionato, rendendosi autore di giocate sublimi e risultando spesso e volentieri decisivo per le sorti dei Gunners. Il 21enne inglese è andato in doppia cifra sia per gol (14) che per assist (11), risultando l’unico giocatore della Premier League a riuscire nell’impresa insieme a Salah. Nei top cinque campionati europei, soltanto Kvaratskhelia, Messi, Neymar, Griezmann, Kolo Muani e Musiala hanno totalizzato almeno dieci gol e altrettanti assist;
Esterno sinistro: Marcus Rashford (Manchester United)
Il numero 10 del Manchester United è letteralmente esploso dopo i Mondiali, mettendo a referto ben 13 gol e 3 assist in 21 presenze in Premier League dal 27 dicembre in poi, toccando così quota 17 reti e 5 passaggi vincenti in campionato e risultando uno dei giocatori più determinanti di una stagione in cui lo United ha ripreso a puntare in alto su tutti i fronti, qualificandosi alla prossima edizione della Champions League e vincendo la Carabao Cup.
Punta: Erling Haaland (Manchester City)
C’è veramente poco da dire, una macchina da goal assoluta che ha preso d’assalto la Premier League e ha strappato ogni record nella sua stagione d’esordio in Inghilterra. Haaland è stato a dir poco leggendario, segnando 36 volte in campionato e portando al City il titolo di Premier League. Ha anche contribuito con sette assist: per nulla un brutto numero per un attaccante che molti dicono non abbia nulla oltre i goal. Mostruoso.
Le menzioni d’onore
È stato difficile scegliere undici giocatori tra tutti gli attori della Premier che quest’anno si sono messi in evidenza.
In questa Top 11 della stagione 2022-2023 mancano numerosi giocatori del calibro di Salah, Toney, Mahrez, Martinelli, Gündoğan, Rúben Dias, Rodri, Alexander-Arnold, De Gea, Ederson, Ramsdale, Bernardo Silva, i quali non sono stati selezionati semplicemente per rendere questa classifica il più possibile varia, includendo giocatori di squadre diverse.
Mancano anche giocatori del Chelsea, che ha vissuto la stagione più negativa dal 1995/96, e del Tottenham, che ha chiuso il campionato e out da tutte le coppe europee.
In attacco, nel ruolo di centravanti, ottime le annate di Harry Kane (30 goal e 3 passaggi vincenti col Tottenham), Ivan Toney (20 goal e 4 assist col Brentford) e Callum Wilson (18 goal e 5 assist con la rivelazione Newcastle), ma la stagione superlativa di uno straripante Erling Braut Haaland, capocannoniere del torneo con 36 reti e campione d’Inghilterra, ha tolto ogni possibile dubbio relativo alla scelta del terminale offensivo della Top 11 di Premier League.