Le fatiche di una stagione lunga e logorante si fanno sentire a prescindere, per tutti. Soprattutto poi per chi, come Roma e Siviglia, è arrivato fino in cima alla montagna.
Qui le energie scarseggiano, la vista si annebbia, ma il cuore batte come un tamburo. Sa, nel suo nome, che è il momento di spingere laddove per altri si è fermato. Il calcio però è uno sport di squadra, e non procede sui tempi individuali: vive anzi dello scontro col proprio avversario.
Come arrivano, allora, Roma e Siviglia, alla finale di Europa League 2022/23?
Tutte le info sulla finale di Europa League
- Quando e dove si gioca. Roma-Siviglia si gioca mercoledì 31 maggio alla Puskas Arena di Budapest (Ungheria), calcio d’inizio alle ore 21:00.
- Quando e dove vederla. La finale di Europa League verrà trasmessa in diretta tv e in chiaro su TV8. Il match sarà visibile anche su Sky Sport, e in streaming su DAZN, NOW e SkyGO. Ampia, dunque, la scelta per i tele- (e video-) spettatori.
- Chi arbitra? Sarà l’inglese Anthony Taylor l’arbitro della finale di Europa League tra Roma e Siviglia.
I precedenti tra Roma e Siviglia
Roma e Siviglia si sono affrontate una sola volta nelle competizioni UEFA.
Il Siviglia di Julen Lopetegui ha vinto gli ottavi di finale di UEFA Europa League in gara unica battendo 2-0 la Roma di Paulo Fonesca a Duisburg, per poi concludere la stagione 2019/20 con la vittoria del trofeo – contro l’Inter di Antonio Conte, a Colonia (3-2).
Quanti giocatori c’erano allora e giocheranno mercoledì la finale? En-Nesyri (autore del 2-0), Bounou, Jesus Navas, Fernando, Ocampos, Suso e Oliver Torres nelle fila spagnole. Spinazzola, Mancini, Ibanez, Cristante e Pellegrini per i giallorossi.
Contro squadre italiane, il Siviglia ha un bilancio di 8V, 3N e 5P. Gli andalusi sono rimasti imbattuti nelle ultime sei gare, vincendole tutte tranne quella a Torino contro la Juventus (che l’ha ripresa in extremis con Gatti, a tempo scaduto). Nelle sfide a eliminazione diretta, i biancorossi contro le italiane hanno un bilancio a dir poco positivo: 5V e 2P. È la terza finale che il Siviglia giocherà contro un’italiana: era già accaduto in Supercoppa nel 2007 contro il Milan (P 3-1) e in Europa League nel 2020 appunto contro l’Inter (V 3-2).
La Roma dal canto suo ha vinto solo 12 partite su 39 giocate contro squadre spagnole (7N, 20P) e solo due nelle ultime 12 (3N, 7P). La prima di queste è però rimasta indelebile nella mente dei tifosi giallorossi: 3-0 al Barcellona ai quarti di finale nel 2017/18, dopo aver perso 4-1 l’andata.
La Roma, comunque, quest’anno ha già giocato e vinto contro una spagnola: la Real Sociedad, agli ottavi di Europa League (2-0 all’andata e 0-0 al ritorno). Contro il Betis ai gironi invece la Roma ha pareggiato in Spagna e perso a Roma. Il bilancio dei giallorossi nelle sfide a eliminazione diretta contro squadre spagnole è di 5V e 5P.
Le statistiche di Roma e Siviglia
Si affrontano la squadra che non ha mai perso una sola finale di Europa League, il Sevilla – che ne ha vinte sei, record nella competizione –, e l’allenatore che ha vinto tutte le finali europee fin qui disputate, Mourinho. In generale, il Siviglia ha disputato 12 finali europee: ne ha vinte 7 e ne ha perse 5 – la Roma 3: 1V e 2P.
Occhio al fattore trasferta, da entrambe le parti. Sia il Siviglia (4 su 4) che la Roma (4 su 4) hanno vinto tutte le partite casalinghe nella fase a eliminazione diretta nel torneo. Fuori casa però il Siviglia non vince in Europa dall’1-3 al Rennes di Champions 2020/21 nella fase a gironi (poi 7N e 6P), e la Roma quest’anno non vince fuori casa dall’1-2 ad Helsinki nei gironi di questa Europa League. Parliamo della seconda vittoria nelle ultime dieci trasferte europee dei giallorossi – l’altra ha però portato alla Conference in quel di Tirana contro il Feyenoord.
Attenzione al fattore rigori: tre finali di Europa League si sono decise con questa formula, compresa l’ultima vinta dall’Eintracht contro i Rangers. Il Siviglia ha già vinto in questo modo, contro il Benfica. Questa è la prima finale di UEFA Europa League che si disputa in Ungheria, mentre Budapest è la quattordicesima città ospitante diversa. La Puskás Aréna ha ospitato un’altra finale europea, la Supercoppa UEFA 2020 tra Bayern e Siviglia (2-1 d.t.s.).
In campionato la Roma ha mostrato un’altra faccia rispetto all’Europa League, e con la sconfitta di Firenze si è tirata ufficialmente fuori dal discorso Champions, tenendo in piedi solo la strada della vittoria in Europa per arrivarci.
Al contrario il Siviglia, che era in grande fatica con Sampaoli, è rinato sotto Mendilibar: ha perso infatti una sola partita su 14 in tutte le competizioni, da quando il nuovo allenatore è arrivato in Andalusia. Gran parte di questi successi si deve alla fase offensiva, di cui Acuna (espulso con la Juventus e assente dunque in finale) è stato grande protagonista: l’argentino è infatti il secondo miglior crossatore della squadra dietro Navas.
I giallorossi hanno basato la propria forza sulla difesa: in questa fase a eliminazione diretta, né Real Sociedad né Leverkusen sono riuscite a segnare ai giallorossi. Sono cinque i clean-sheet della Roma su otto partite della fase a eliminazione diretta. Il problema semmai è in attacco, dove Abraham ha segnato un solo gol in Europa League e Belotti appena tre. Sia in fase difensiva che offensiva però, i giallorossi possono contare su due recuperi fondamentali: Smalling e Dybala.
Le formazioni di Siviglia e Roma per la finale
Mourinho dovrebbe recuperare Paulo Dybala, tenuto al riparo in queste ultime giornate di campionato – e anche nella semifinale di ritorno di Leverkusen. Il ballottaggio tra Abraham e Belotti vede il primo leggermente favorito sul secondo. Anche Pellegrini, assente a Firenze, dovrebbe tornare in campo dal 1’.
Il Siviglia di Mendilibar dovrebbe schierarsi con la stessa formazione che ha battuto la Juventus in semifinale in Andalusia. Unico cambio Telles (ex Inter) al posto di Acuna.
- SIVIGLIA (4-2-3-1, all. Mendilibar): Bono; Jesus Navas, Badè, Gudelj, Telles; Fernando, Rakitic; Ocampos, Torres, Gil; En-Nesyri.
- ROMA (3-5-2, all. Mourinho): Rui Patricio; Ibanez, Smalling, Mancini; Zalewski, Cristante, Matic, Pellegrini, Spinazzola; Dybala, Abraham.
Che finale di Europa League ci attende?
Il Siviglia, lo si è visto contro la Juventus in Andalusia, è una squadra dalla doppia faccia: in fase difensiva balla paurosamente, in quella offensiva diverte e sa far male. Ha qualità (Gil, Ocampos, Rakitic) e forza (En-Nesyri, Fernando) e metterà la finale su un piano del ritmo, provando a chiudere la Roma nella propria metà campo.
Eppure i giallorossi cercano proprio questo: una squadra che giochi e si scopra, per prenderla in contropiede alla prima occasione utile. In questo senso i due esterni Spinazzola e Zalewski saranno fondamentali, così come i due trequartisti Dybala e Pellegrini in fase di impostazione di gioco.
Inutile dire che molto della vittoria finale per la Roma passa dalla prestazione della difesa, vero punto di forza di questa squadra. Occhio però anche ai cambi: Mendilibar sa di avere alcune risorse importanti dalla panchina (come Lamela e Suso, entrambi subentrati con la Juventus ed entrambi in gol), soprattutto in attacco. Aspettiamoci un primo tempo di studio e una ripresa ricca di emozioni.