A quasi trent’anni di distanza dall’ultima volta, il nostro calcio sogna di portare tre squadre italiane per tutte e tre le competizioni europee disponibili.
L’ultima volta che accadde era la stagione 1993/94, ed era già accaduto altre tre volte nel 1992/93, nel 1989/90 e nel 1988/89. Mentre scriviamo, sono cinque le squadre in lizza per un piazzamento in finale: una tra Inter e Milan per la Champions League, due tra Juventus e Roma per l’Europa League e la Fiorentina per la Conference League – che ha idealmente sostituito non l’Intertoto, come erroneamente si è letto da più parti, ma la Coppa delle Coppe.
Prima di sviscerare nel dettaglio le suddette storiche stagioni, diamo una rapida occhiata ad alcuni numeri generali in campo europeo. Sono 9 le squadre italiane ad aver vinto almeno un titolo europeo (tra quelli maggiori) nella loro storia: Milan, Juventus, Inter, Parma, Lazio, Roma, Fiorentina, Sampdoria, Napoli. Non conteggiamo coppe minori come l’Intertoto vinto da Bologna, Perugia e Udinese o coppe Anglo-italiane come quelle alzate da Genoa e Cremonese o ancora le Mitropa Cup come quella vinta dal Torino tra le altre.
Di queste, citate in ordine di trofei vinti (si contano anche le Supercoppe europee), è il Milan quella più vincente con 17 – di cui 7 Champions League, quattro in più della seconda più vincente, cioè l’Inter con 3.
E per le finali nei tornei (senza contare le Supercoppe)?
È la Juventus ad averne disputate di più: ben 17 contro le 14 del Milan e le 10 dell’Inter. In questa classifica rientrano anche il Torino in Coppa UEFA e il Brescia nell’Intertoto. In una sola occasione nella storia del calcio tre italiane hanno vinto in contemporanea i tre trofei disponibili a livello europeo: parliamo della stagione 1989/90, acme del calcio italiano, quando il Milan vinse la Coppa dei Campioni, la Juventus la Coppa UEFA e la Sampdoria la Coppa delle Coppe.
Stagione 88/89: solo Samp perde l’atto finale
Nella stagione 1988/89, il calcio italiano stava vivendo il momento forse più splendente della sua storia.
In quella occasione, come accadrà un anno più tardi, il Milan raggiunse la finale di Coppa dei Campioni. I rossoneri incontrarono lo Steaua Bucarest, già vincitore nel 1986. Ma in quella partita non ci fu storia: il Milan vinse per 4-0 davanti ai 98.000 del Nou Camp grazie alle doppiette di Van Basten (28’ e 46’) e Gullit (18’ e 38’).
Così, mentre il Milan portava a casa la terza Coppa Campioni della sua storia, il Napoli di Maradona che le contendeva lo scettro di campione d’Italia 12 mesi prima, andava a vincere contro lo Stoccarda nel doppio confronto tra andata e ritorno. Il 3 maggio al San Paolo il Napoli vinceva 2-1 grazie ai gol di Maradona (60’) e Careca (88’) in rimonta sul vantaggio iniziale firmato Gaudino al 18’. Al ritorno, uno spettacolare 3-3 (Alemao, Ferrara e Careca in gol per i partenopei) sanciva la vittoria degli Azzurri.
Mancava solo la Sampdoria per chiudere il cerchio, ma i blucerchiati poterono poco, a Berna, contro il Barcellona di Johann Cruyff (2-0 con le reti di Salinas e Rekarte).
Stagione 89/90: l’unico en-plein tricolore
Per la prima volta nella storia, due italiane si affrontano in finale di Coppa UEFA. Non sarà l’ultima volta: accadrà anche la stagione successiva con Inter-Roma, nel 94/95 con Parma-Juventus e nel 97/98 con Inter-Lazio.
Quella finale, tra Juventus e Fiorentina, sentita come non mai, venne decisa all’andata grazie al 3-1 dei bianconeri (in rete Galia, De Agostini e Casiraghi). Al ritorno lo 0-0 si tradusse nella vittoria della Vecchia Signora nell’ambito trofeo europeo. Su questo secondo risultato pesò senz’altro l’assenza della spinta del Franchi, in fase di ristrutturazione: il ritorno si giocò infatti ad Avellino.
In questa stessa stagione, il Milan affrontò il Benfica in finale di Coppa dei Campioni: bastò un gol di Rijkaard al 68’ per dire ancora Milan sul tetto d’Europa.
A quel punto rimaneva una sola squadra italiana per fare en plein in Europa. E quella squadra non mancò l’occasione di fare la storia: parliamo della Sampdoria, che dopo aver perso col Barcellona l’anno prima ebbe la meglio dell’Anderlecht con un secco 2-0. Per la prima e unica volta nella storia del nostro calcio, tre italiane dominavano l’Europa.
Stagione 92/93: Manca il Milan nell’anno della favola Parma
A distanza di tre stagioni, tre italiane tornano a giocarsi tre finali europee.
Il Milan contro il Marsiglia in Coppa dei Campioni, la Juventus contro il Dortmund in Coppa UEFA e il Parma in finale di Coppa delle Coppe contro l’Anversa.
In Coppa dei Campioni, il Milan all’Olympiastadion di Monaco perse 1-0 contro l’OM, decisiva la rete di Boli al 43’. Capello si rifarà l’anno dopo.
Intanto la Juventus trionfava contro il Dortmund con un punteggio che non lasciava spazio ad alcuna interpretazione: 1-3 a Dortmund (Dino Baggio al 26’, poi due volte Roberto Baggio, dopo l’iniziale vantaggio siglato Rummenigge al 2’) e 3-0 a Torino (doppietta di Dino Baggio e gol di Moeller). Era il terzo successo europeo per Giovanni Trapattoni, all’epoca un record.
Nella splendida cornice di Wembley, poi, il Parma di Nevio Scala vinceva 3-1 contro i belgi dell’Anversa grazie alle reti di Minotti, Melli e Cuoghi.
Stagione 93/94: nell’anno delle milanesi è proprio il Parma a mancare il successo
Proprio il Parma l’anno dopo andrà a giocarsi il bis in Coppa delle Coppe contro l’Arsenal, al Parken Stadium di Copenaghen. Ma l’impresa non riuscì: decise un gol di Smith al 20’ per assicurare ai Gunners il trionfo europeo.
Nella stessa stagione il Milan è nuovamente in finale di Coppa dei Campioni, questa volta contro il più temibile Barcellona. Ma gli uomini di Capello forniscono una prestazione sublime e portano a casa il trofeo allo Stadio Olimpico di Atene. Finisce addirittura 4-0 grazie alla doppietta di Massaro e ai gol di Savicevic e Desailly, che l’anno prima aveva battuto proprio i rossoneri da giocatore dell’OM nella stessa competizione.
Infine l’Inter, contro l’Austria Salisburgo, vinceva senza subire reti il doppio confronto tra andata e ritorno in finale di Coppa UEFA. 0-1 all’andata grazie al gol di Berti, 1-0 a San Siro grazie al gol di Jonk. Per la seconda volta nella sua storia, l’Inter vinceva dunque la coppa. Non sarebbe stata l’ultima.