Provaci ancora, Paul. E stavolta, ecco, l’obiettivo è riuscirci. Pogba prova a ritrovare un posto nella Juventus, di fatto a ritrovare se stesso: il francese da mercoledì sarà di nuovo con il gruppo, aumenterà i carichi “per ritrovare la condizione”. Perduta, forse mai avuta, di sicuro non in questa stagione.
Il centrocampista è stato il fiore all’occhiello dello scorso mercato bianconero: il ritorno tanto atteso, agognato e immaginato dai tifosi si è però rivelato un’illusione potentissima. Non solo Pogba non ha cambiato il volto del centrocampo juventino, di fatto non è mai sceso in campo dal primo minuto. Allegri non l’ha avuto a disposizione per tre quarti dell’annata e spera di ritrovarlo nella fase più calda della stagione. La Juve è ancora impegnata in tre competizioni: oltre alla ricerca di un posto nella prossima Champions League, ci sono due trofei alla portata. Si parte dalla doppia sfida di Coppa Italia contro l’Inter, si proseguirà in Europa League dai quarti di finale con lo Sporting Lisbona.
Gli infortuni di Pogba in stagione: ecco quando rientra
E proprio nel match d’andata con lo Sporting – datato 13 aprile – Pogba potrebbe tornare a dire la sua. O almeno a ritrovare minutaggio, fondamentale per il tipo di infortunio e per l’assenza prolungatissima dal campo. Paul ha avuto cinque stop in questa stagione, tutti legati all’infortunio al menisco subito a inizio stagione. Il 25 luglio, in pieno ritiro statunitense, Pogba si fa male in allenamento e il responso è chiaro: deve operarsi. Il francese opta però per una soluzione conservativa, provando a evitare l’intervento e a risolvere con le terapie. A settembre, dopo il primo tentativo di rientro, non può farne a meno: deve operarsi.
Da lì parte la corsa verso il sogno Mondiale, al quale non riuscirà a partecipare per un successivo infortunio: pronto al rientro a fine ottobre, Pogba patisce un nuovo stop. Si tratta di uno stiramento alla coscia, che lo terrà fuori fino a metà gennaio, ben oltre la sosta per il Mondiale. Quando tutto sembra andare per il verso giusto, l’ex United deve ancora fermarsi, stavolta per un nuovo problema fisico: febbraio vola via, così come la possibilità di aiutare la sua squadra.
A metà marzo, nuovo stop, ancora un mese out: è un’infiammazione agli adduttori a rendergli impossibile la continuità di campo, prestazioni e minutaggio.
I numeri di Pogba in stagione
Di fatto, una stagione ai margini, con Allegri che non ha mai potuto contare sul giocatore più pagato della rosa. Pogba è stato convocato per tre partite, in due di queste è sceso in campo per uno spezzone. Dopo la panchina nel brutto ko interno con il Monza, è rientrato in campo nel derby vinto allo Stadium con il Toro: 22 minuti, qualche giocata, qualche tocco, tanti applausi dagli spalti, perché i tifosi non hanno certamente dimenticato quanto dato in questi anni.
Paul è sceso in campo anche nell’ultimo ko esterno bianconero, all’Olimpico contro la Roma. Lanciato in campo nel finale, dopo l’espulsione di Kean, Pogba è parso naturalmente indietro di condizione e senza guizzi. Generoso, sì, ed è stato anche il motivo per il quale si è arreso poco dopo per il problema agli adduttori, lo stesso che l’ha tenuto fuori nelle ultime settimane e nei match con Sampdoria, Friburgo, Inter (due volte), Verona. In mezzo, una nuova sosta per gli impegni delle nazionali.
Non convocato neanche in Coppa Italia, dunque. E la prossima? Paul punta a ritrovare almeno la sensazione del campo, del gruppo e della trasferta a partire dal match di sabato contro la Lazio, ancora una volta allo Stadio Olimpico di Roma. L’obiettivo minutaggio però deve rifarsi anche al finale di stagione stra-pieno della Juventus: Paul andrà inserito gradualmente in partite con un peso specifico estremamente importante ed estremamente delicato. Ad Allegri, l’arduo compito di facilitargli il compito. E di azzerare le inevitabili pressioni.
Il futuro di Pogba
Ma tutte queste assenze avranno anche un risvolto sul futuro di Pogba? Al momento è presto, prestissimo pronunciarsi sul futuro del francese. Va però precisato un punto, anzi un paio. Intanto, Paul ha un contratto con la Juventus fino al 30 giugno del 2026 e nessuna intenzione di lasciare Torino, ancor meno dopo una stagione in cui è stato praticamente sempre ai margini, senza poter ricambiare con le prestazioni a tutto l’affetto mostrato dai tifosi, ogni giorno, da Continassa a Stadium.
Secondo punto: perdendo Pogba dopo appena un anno, la Juve perderebbe anche gli sgravi fiscali del Decreto Crescita. E’ vero che tanto del futuro dei bianconeri passerà dalle sentenze e dalla partecipazione alla prossima Champions League, ma il centrocampista è un lusso che in questo momento il club potrebbe permettersi di mantenere.