In questi giorni sono di scena a Las Vegas gli U.S. Poker Open (USPO) 2023.
La kermesse si svolge all’interno degli studi televisivi della piattaforma di streaming PokerGO e copre il periodo 23 marzo-4 aprile con 10 eventi, 8 di Texas Hold’em No Limit e 2 di Pot Limit Omaha, per buy-in che vanno da 10.000 a 50.000 dollari.
Dato il buy-in, il field è sostanzialmente composto da professionisti e da giocatori con una notevole capacità di spesa. Non sorprende quindi che i nomi dei premiati finora siano piuttosto famosi.
Giusto per fare qualche esempio, l’elenco comprende Erik Seidel (2 itm finora), il pro argentino Nacho Barbero (2 anche per lui) quarto a inizio anno nel PSPC, Joey Weissman vincitore dell’evento #1, Sam Soverel primo nel #3, Ben Lamb, Kristen Bicknell Foxen, Dylan Weisman, Sean Winter, Jeremy Ausmus. Presenti anche due leggende del calibro di Daniel Negreanu e Phil Hellmuth.
Il primo si è fermato a un passo dal podio nel torneo di PLO da $10.000di buy-in. A 4 left, “TheRealKidPoker” ha chiamato da bottone il rilancio a 175k (bui 25k/50k bb ante 50k) di Ronald Keijzer (stack 5,4 milioni), con alle spalle 630mila chips.
L’azione è proseguita in heads-up al flop: Q♥2♦10♦. Keijzer a questo punto ha puntato poco meno del piatto, 445k, e Negreanu ha subito aggiunto quel poco di più che gli rimaneva (455.000 chips). Call e showdown. Negreanu parte avanti 53% vs 34% con Q♦J♣9♣8♠, top pair e progetto di scala bilaterale. Il suo avversario ha invece A♦J♥10♣8♣, quindi 4 kappa, 3 assi e 3 dieci utili per superare il pro canadese. Al turn scende proprio un 10♥, mentre il river 4♥ è ininfluente.
Negreanu si è così dovuto accontentare di un quarto posto da 77mila dollari. Alla fine si è imposto Allen Le che ha preceduto proprio Keijzer.
Hellmuth ha invece conquistato l’ennesimo torneo con l’evento #5 $10.000 No-Limit Hold’em.
Poker Brat si è lasciato alle spalle 88 entries, per un primo premio di $211.200. Nella sfida finale, il 16 volte vincitore di un braccialetto WSOP ha sconfitto Jeremy Ausmus, a sua volta detentore di 3 braccialetti WSOP, di uno targato WSOPE e di uno conquistato alle WSOP online.
Oltre alla soddisfazione per la vittoria, Hellmuth si è tolto un sassolino dalla scarpa nei confronti di Ausmus che gli aveva negato il 17° titolo WSOP nel 2021, quando lo aveva condannato al secondo posto nel $50.000 Pot-Limit Omaha High Roller.
E poi Hellmuth ha un terzo motivo per celebrare: quello di un’ultima mano davvero clamorosa.
Hellmuth chiama il rilancio di Ausmus con 6♣2♣. Al flop scendono 10♣4♣5♣. Hellmuth checka e poi rilancia a 500mila la bet 100k del suo avversario. A questo punto Ausmus che ha Q♣10♦, cioè top pair e flush draw, decide di andare ai resti per 1.050.000 chips. Poker Brat snappa con il colore già chiuso ma che potrebbe ancora essere superato nel caso di una quarta carta di fiori, con l’eccezione del 3♣. Al turn arriva proprio quella carta che trasforma il flush di Hellmuth in scala colore e rende la mano di Ausmus drawing dead!
Il torneo finisce così, per la soddisfazione del giocatore forse più vincente di sempre nei tornei di poker!
Immagine di testa: Phil Hellmuth (credits PokerGO/Pokernews)