“Devi saper usare bene il cervello e prepararti adeguatamente per giocare un torneo di poker, le stesse cose che servono in tribunale. Nella professione legale bisogna lavorare su informazioni parziali, e questo è ciò che accade anche al tavolo da poker“.
E se a dirlo è Mark Seif possiamo anche fidarci. Di chi stiamo parlando?
Di un professionista del poker con 104 in the money nel proprio curriculum e 3 milioni di dollari messi in banca grazie ai tornei. Forse non è tra i giocatori più noti ma due braccialetti WSOP rendono le sue parole più attendibili.
Anche perché, prima di diventare un professionista delle carte, Mark Seif è stato un avvocato di buon livello. Nato a Il Cairo e trasferitosi con la famiglia in California in tenera età, Seif ha studiato economia e legge a Los Angeles. Dopo la laurea in Giurisprudenza, si è occupato di casi legali piuttosto corposi. Tra questi anche quello di O. J. Simpson, dove Seif ha fornito supporto all’accusa. E poi ancora cause per molestie sessuali in ambito lavorativo e questioni legali per una grossa corporation finanziaria.
Un percorso di alto livello che però è durato solo 4 anni: fino al 2001 quando Mark Seif ha deciso di dedicarsi al poker come lavoro. Il motivo? Voglia di competere ma su un altro piano.
In realtà Mark Seif aveva raccolto i primi risultati nei tornei di poker già nel 1998. Ma è nel 2002 che l’ormai ex avvocato aumenta i giri. Va due volte a segno nel WPT Legends of Poker di L.A. (una vittoria e un 4° posto) e poi, nel 2003, centra il suo primo final table WSOP, quando chiude 9° nel $3.000 NL Hold’em. Giusto per dare un’idea di quel tavolo finale, sul podio salgono Erik Seidel (3°), Daniel Negreanu (2°) e Phil Hellmuth che conquista il suo 9° braccialetto.
Nel 2004, in mezzo a molti altri ITM, vince per la seconda volta a Los Angeles il WPT Legends of Poker (payout di 137.800 dollari) e un anno più tardi approda di nuovo alle World Series Of Poker.
Esordisce in quella edizione con un modesto 53° posto nel $1.500 NLH. Non soddisfatto si iscrive al Limit Shootout sempre da $1.500 di buy-in. Le entry sono 450 ma la modalità con puntata a limite fisso – oggi sempre meno presente – e il sistema shootout (bisogna eliminare tutti gli avversari al tavolo prima di avanzare) rende il torneo una vera e propria maratona. Perfino al final table: ci vogliono 8 ore prima che Kathy Liebert, vincitrice del torneo nel 2004, esca al 7° posto e 13 ore totali prima di assistere all’heads-up. Ma Mark Seif resiste, abituato com’è alle lunghe sessioni in tribunale e a quelle preparatorie prima di discutere una causa. Durante il percorso elimina Robert Mizrachi al 4° posto, poi sfida Bill Shaw nel testa-a-testa finale: lo batte e vince il suo primo braccialetto WSOP per 181.330 dollari di premio.
Evidentemente i tornei lunghi non lo spaventano visto che una settimana dopo si iscrive al $1.500 NLH, insieme ad altri 2.012 giocatori. E di nuovo Mark Seif raggiunge il final table.
Ad un certo punto della partita, incrocia le carte con il campione del mondo in carica, Greg Raymer. Entrambi limpano, Seif con [4x][2x] e “Fossilman” con [Ax][Tx]. Il flop [Ax][5x][3x] regala la scala “wheel” a Seif che punta. Raymer chiama e la stessa azione si ripete al turn [8x] e al river, un altro [8x], sul quale l’avvocato va all-in. L’ultimo call costa quasi tutto lo stack a Raymer che uscirà poco dopo al 6° posto.
Seif invece avanza fino all’heads-up che lo contrappone al due volte braccialettato Minh Nguyen, uno dei tanti Nguyen che dal Vietnam hanno portato action sui tavoli da poker degli States.
Nella mano finale e con stack molto vicini, Nguyen limpa con [Ax][Tx] ma Mark Seif risponde rilanciando il pot (100k). In mano ha una coppia di K. Il suo avversario non ci sta e mostra i muscoli: raise 600k sul quale Seif annuncia prontamente l’all-in. Nguyen snappa ma il board non gli regala nessun aiuto.
Mark Seif vince così il suo secondo titolo WSOP in sei giorni. Non è un record, ma di certo è una conferma che la sua scelta di passare al poker non è stata poi tanto male.
Immagine di testa: Mark Seif (credits PokerNews)