Il Milan che verrà. Con o senza Rafael Leao.
Il rinnovo o meno del portoghese cambia i connotati del mercato rossonero. In caso di firma, Maldini e Massara opereranno in una certa direzione, mentre una possibile cessione a peso d’oro dell’attaccante porterebbe denaro fresco da reinvestire.
Insomma, Leao è il perno attorno a cui non solo gravitano i risultati degli uomini di Pioli, ma anche il futuro dei rossoneri.
Al di la di quello che sarà il destino del lusitano, il Milan osserva con attenzione tanti profili, quasi tutti giovani per proseguire la missione della società: giovani, forti e un giorno rivendibili ad un prezzo importante.
Di conseguenza il Milan di Pioli sarà sempre all’insegna della linea verde.
Vediamo nel dettaglio.
Pioli confermato, almeno fino al 2025
Maldini e Massara prima e il patron Cardinale poi hanno ribadito che Stefano Pioli è intoccabile.
Conferme che non sono arrivate in un momento qualsiasi, ma durante la tempesta di 38 giorni, in cui i rossoneri non hanno vinto alcuna partita, ad inizio anno.
Il tecnico emiliano ha sposato in toto la causa milanista e lo scorso dicembre ha firmato un prolungamento di contratto fino al 2025. Dunque il capitolo allenatore, a meno di clamorosi risvolti, sembra essere in una botte di ferro.
Stefano Pioli e il Milan sembrano destinati a continuare assieme a lungo: lo Scudetto vinto lo scorso anno è come una sorta di garanzia a vita per l’allenatore dei meneghini che bene si addice al progetto della società.
Pioli ha saputo lavorare bene con i giovani e con essi ha riportato il Milan sul tetto d’Italia. Due aspetti fondamentali per il club che ha fatto firmare il famoso prolungamento 24 ore prima della gara decisiva di Champions League contro il Salisburgo.
Un messaggio chiaro e che va oltre il singolo risultato.
Chi resta dei giocatori
Possiamo tranquillamente affermare con l’ottanta percento dei giocatori attualmente in rosa sarà riconfermato per la prossima stagione. Un investimento a lungo termine quello del Milan, su gran parte della squadra.
Da Maignan in porta (all’ultimo arrivato Vasquez), a Kalulu, Thiaw, Tomori, Calabria, Florenzi e Theo Hernandez per la linea difensiva. Bennacer, Tomori e Krunic gli intoccabili a centrocampo, dove cercheranno la conferma anche Pobega e il capitano dell’Under 21 belga Vranckx.
Per quanto riguarda il reparto offensivo, probabile a destra solo la conferma di uno fra Messias e Saelemaekers, con Rebic sempre protagonista in versione dodicesimo uomo. Per Diaz il Milan tratterà il riscatto dal prestito con il Real Madrid, ma solo a cifre ben ponderate.
Ovviamente sarà confermato Charles De Ketelaere, al netto di tutto. Il belga sta faticando molto più del previsto, ma anche in questo caso Paolo Maldini è stato chiarissimo: “Aspetteremo tutto il tempo che serve per averlo al 100% delle sue potenzialità“. Una dichiarazione che non ammette repliche, senza dimenticare l’investimento di 35 milioni di euro del Milan su questo giocatore.
Per quanto concerne gli attaccanti, Giroud continuerà ad essere l’ariete rossonero con Origi.
Chi parte in casa Milan
Questi dovrebbero essere gli ultimi mesi a Milanello per due portieri: Tatarusanu e Mirante. Il secondo e terzo portiere del Diavolo sono ai saluti finali.
Per quanto concerne la difesa, Dest difficilmente verrà riscattato dal Barcellona, con Ballo-Tourè che non ha mai convinto come vice Herandez. Probabile la partenza anche di Gabbia che pur avendo aumentato il minutaggio in questa stagione non ha sempre giocato partite impeccabili.
C’è poi da chiarire la posizione di Simon Kjaer. Da parte del Milan c’è tutta l’intenzione di proseguire, quanto meno fino al 30 giugno 2024, giorno in cui scadrà il contratto del danese. Nell’ultima stagione però, lo scandinavo sta portando addosso i segni del grave infortunio dello scorso anno. Dunque starà a lui decidere se continuare, oppure tornare a casa per chiudere la carriera.
A centrocampo detto della staffetta a destra, partirà Tiemoué Bakayoko il cui contratto si conclude il prossimo 30 giugno, dopo aver rifiutato ogni tipo di trasferimento nelle ultime tre sessioni di mercato degli ultimi 12 mesi.
Nel reparto offensivo, una certezza e due dubbi. Ibra a fine anno lascerà come giocatore, ma il Milan ha già pronto un ruolo dirigenziale e di collaborazione con lo stesso Pioli. La personalità dello svedese è di vitale importanza per una squadra così giovane e che ha bisogno di crescere.
Il primo dubbio è su Yacine Adli. Acquistato nel 2021 dal Milan e lasciato per 12 mesi al Bordeaux, nella sua prima estate in rossonero ha stupito tutti nel pre-campionato. Una volta iniziata la stagione ufficiale però, Pioli lo ha lasciato quasi sempre in panchina e l’ex girondino è diventato una sorta di oggetto misterioso.
Ha bisogno di giocare Adli e la sensazione è che possa partire in prestito, per poi rivalutare le sue prestazioni, anche alla luce di un contratto che termina a giugno 2026.
L’altro dubbio riguarda Rafael Leao. Come detto, gira molto attorno a lui. Se rinnova, Maldini e Massara andranno su un certo mercato, ma in caso di mancata firma, il Milan a due anni dalla fine del contratto cercherà di massimizzare il valore del suo cartellino, con una cessione.
Dalla Premier League arrivano sirene di alcune squadre interessate al portoghese: si parla anche di offerte intorno ai 70 milioni, mentre il Milan valuta 100 milioni il suo gioiello. L’impressione è che andremo verso mesi caldissimi sul caso Leao.
Chi arriverà a Milanello?
Tantissimi nomi sui taccuini della società, grazie anche al lavoro impressionante degli Scout rossoneri che tappezzano tutto il globo alla ricerca di giocatori ideali al progetto rossonero.
Milan che ha già trovato l’intesa con Sportiello: l’attuale portiere dell’Atalanta va in scadenza di contratto e a Gennaio ha detto sì a Maldini. Sarà lui il vice di Maignan.
Per la difesa i primi nomi caldi sono quelli di Parisi dell’Empoli, in versione terzino sinistro e Nikola Milenkovic. Il serbo è già stato allenato da Pioli alla Fiorentina e ha la duttilità di giocare sia come centrale difensivo, oppure come terzino destro in casi di emergenza.
Il difensore viola va in scadenza di contratto dal prossimo 30 giugno e su di lui sembrano essere in vantaggio Inter in primo luogo, con la Juventus in scia. I rossoneri sono pronti a giocare la carta Pioli che appunto ha allenato in passato il difensore balcanico.
A centrocampo spiccano diversi nomi, ma due su tutti vedono i rossoneri in pressing totale. Il primo corrisponde a quello di Ferguson: il centrocampista offensivo del Bologna ha mezza serie A sulle sue tracce, ma Maldini sembra essersi mosso per tempo sullo scozzese.
L’altro è quello di Baldanzi dell’Empoli. Uno dei maggiori giocatori di spicco nella stagione dei toscani, con annessa rete a San Siro contro l’Inter. Classe 2003, Tommaso è proprio l’identikit perfetto per il progetto del Milan. C’è da trattare con il presidentissimo Corsi che da sempre ha la nomea di “Bottega Cara”: a Empoli vivono di queste plusvalenze.
In attacco tutto dipende da quello che farà Leao. Se il portoghese resta, ci saranno ingressi minimi nel reparto offensivo. Nel caso in cui il portoghese dovesse partire, allora potrebbero esserci dei notevoli movimenti.
Quasi sicuramente tornerà alla base Lorenzo Colombo: l’attaccante scuola Milan è stato mandato a Lecce per farsi le ossa, come si dice in questi casi. Ottimo il rendimento con la maglia dei salentini e dunque, quanto meno il ritiro della prossima estate sarà con Pioli.