Siamo solo a metà della stagione 2022-23, ma in qualche modo le società sono già a lavoro per quella seguente.
Soprattutto la Juventus che in un’annata maledetta sotto tanti punti di vista deve per forza pianificare per tempo le proprie strategie. E non solo per quello che concerne il mercato.
Ovviamente sulle decisioni che verranno prese inciderà in qualche modo la penalità di 15 punti che i bianconeri stanno già scontando. Ma ci sono altri rischi che da questa penalizzazione derivano e che davvero potrebbero far prendere una strada invece di un’altra al club piemontese.
Vediamo nel dettaglio.
La Juventus rischia altre penalizzazioni
Prima di addentrarci su quelle che saranno le scelte della Juventus è bene ribadire che il club rischia ancora delle penalizzazioni in campionato. Ai già citati 15 punti e tolti a gennaio, la formazione bianconera potrebbe vedersi decurtare altri 15 punti. Per un totale di 30 punti.
Insomma, non noccioline e per questo motivo Allegri sta chiedendo ai suoi di risalire la china in maniera veloce, perché un’altra pesante mazzata a livello di punti potrebbe fare scendere Chiesa e compagni quasi in zona retrocessione. Un danno nel danno per una società che deve ancora trovare stabilità, dopo l’addio di Agnelli.
A questo aggiungiamoci che la UEFA monitora con attenzione e non esclude squalifiche per le prossime stagione alla Juventus. Al momento i bianconeri per qualificarsi alle coppe dovrebbero vincere o la Coppa Italia, oppure l’Europa League (o entrambe volendo) considerando l’abissale distacco dal sesto posto.
Nel caso in cui la Juventus riuscisse a qualificarsi per le coppe europee, a quel punto il massimo organismo calcistico del Vecchio Continente valuterebbe la situazione.
Mettiamo per ipotesi che i bianconeri restassero fuori dalle Coppe, quali giocatori sarebbero pronti a restare? E quali giocatori sul mercato potrebbero accettare di giocare in un club che vive una situazione del genere?
Domande lecite e che spostano non poco gli equilibri, a seconda della risposta che viene data. Noi per il momento, non potendo prevedere il futuro, ci atteniamo ai fatti del presente e proviamo a stilare una sorta di bozza di quello che sarà la Vecchia Signora nella prossima stagione.
Allegri: resta o saluta?
Si parte sempre dalla stanza dei bottoni in questi casi e per stanza dei bottoni parliamo dell’allenatore. Max Allegri ha un contratto che lo lega fino al 30 giugno 2025. Dunque ancora due anni e mezzo.
Da parte della società forse ci sarebbe la voglia di cambiare il tecnico, ma osservando la situazione economica delle casse bianconere non è un’operazione fattibile al momento. L’allenatore livornese guadagna 7 milioni di euro l’anno, più vari bonus.
Di conseguenza la Juventus, in caso di esonero, dovrebbe sborsare quei soldi li al labronico e altri per il neo tecnico. Bilanci pesanti che si sommano a bilanci pesanti.
La soluzione ideale sarebbe arrivare ad un accordo di massima per la separazione. E in questo senso, la Vecchia Signora chiuderebbe con una singola buonuscita, mentre Allegri dice addio alle restanti mensilità. Difficile arrivare a questa sorta di epilogo.
Soprattutto perché al momento chi potrebbe guidare la Juventus, in mezzo alla tempesta. L’uomo ideale sarebbe Antonio Conte che quasi 10 anni dopo lo strappo tornerebbe a Vinovo di corsa.
Ma chi paga lo stipendio del pugliese? Il tecnico degli Spurs attualmente guadagna 15 milioni netti all’anno. Impossibile per la Juventus versare una cifra del genere e per qualunque società italiana. Dunque o Conte abbassa le pretese oppure sarà dura vederlo per un bis dalle parti di Torino.
Certo, il suo contratto scade il prossimo 30 giugno ed è chiaro che le parti si osservano. Un’altra alternativa ad Allegri, è quella che risponde al nome di De Zerbi. Ma il tecnico del Brighton è arrivato a settembre in Premier League e non crediamo che voglia già salutare il campionato più bello e più ricco del mondo.
Di conseguenza, pensare ad una prosecuzione con Allegri appare cosa normale. A maggior ragione se dovesse alzare almeno un trofeo in stagione. E se resta Allegri il mercato ha una strada ben precisa.
Chi resta alla Juventus
Giovani, forti e con un cartellino che vale tanto.
Il nuovo corso della Vecchia Signora per il 2023-24 ha una strada ben precisa. La rosa sarà rivoluzionata nell’età, ma non nel valore dei giocatori.
Dunque è normale pensare che Chiesa e Vlahovic saranno i punti di partenza della nuova Juventus. Giocatori di grandissimo talento e su cui i bianconeri hanno investito montagne di soldi. A loro saranno affiancati i vari Miretti, Fagioli e tutti quei giocatori giovani che torneranno dai prestiti, o verranno promossi dalla primavera o ancora dalla squadra riserve.
La conferma sarà anche per Kostic, così come per Milik, oltre ai vari Locatelli, Danilo e Bremer. Per gli altri invece restano punti interrogativi. Ad iniziare da Pogba. Il francese non ha ancora giocato un minuto dal suo ritorno a Torino, a causa di un infortunio che lo ha estromesso dal Mondiale.
Dal trionfo con la Francia in Russia nel 2018, il centrocampista si è sempre visto poco in campo. A Manchester fino a maggio scorso e come detto, mai in campo in questa stagione con la Juventus. Il classe 1993 è un giocatore che nel pieno delle forze è fra i più forti al mondo.
Ma il vero Pogba si rivedrà mai? Il francese potrà tornare ai livelli visti fino al 2018? Molti dubbi e poche risposte. Quindi non è da escludere che la Juventus faccia le sue valutazioni a fine stagione per poi salutarlo.
In porta uno fra Wojciech Szczesny e Mattia Perin dovrebbe restare, con l’altro destinato alla partenza.
Chi saluta in casa Juventus
Detto del caso Pogba e della partenza di un portiere, vediamo chi difficilmente proseguirà la sua avventura in bianconero. Bonucci potrebbe essere davvero ai saluti finali, alla luce anche dei tanti problemi fisici patiti in questa stagione.
Sappiamo bene come i suoi rapporti con Allegri non siano più quelli visti prima della famosa trasferta di Oporto con il capitano bianconero spedito per punizione in tribuna su uno sgabello. Da quel momento la rottura, il suo passaggio al Milan, il ritorno alla casa madre e poi di nuovo con l’allenatore livornese. Ma senza più quella complicità di una volta.
Uno fra Alex Sandro e Mattia de Sciglio partirà anche per svecchiare il reparto. Più facile il brasiliano dell’ex Milan che resta una sorta di “figlioccio” di Allegri.
Altro punto interrogativo su Cuadrado. Il colombiano è uno dei punti fissi di Allegri, ma negli ultimi mesi i problemi fisici che lo hanno colpito sono stati tanti. Quanta affidabilità può dare per un’altra stagione l’ex Fiorentina? Il 30 giugno il contratto scade e per il 35enne sembra essere arrivato al capolinea il suo rapporto con i bianconeri.
Partirà Paredes che non ha mai convinto in questa stagione. Né sulle sponde del Po’ e nemmeno al Mondiale con l’Argentina. Il 30 giugno finisce il prestito e difficilmente lo rivedremo a Torino anche nella prossima stagione.
Molti dubbi sul futuro anche di Di Maria. Il Fideo non si discute come giocatore, ma il suo fisico mostra lacune e lancia chiari messaggi. Non può reggere una stagione intera da protagonista. Fra l’altro ha firmato per un solo anno e di conseguenza dall’1 luglio rischia di essere libero se non troverà l’intesa con la Juventus. Un’intesa parecchio lontana ad oggi.
Infine Rabiot. Croce e delizia dei tifosi bianconeri, il francese in questa stagione ha più volte giocato prestazioni sopra la media, rispetto a stagioni molto sottotono. Doveva partire la scorsa estate e adesso è uno dei punti fermi di Allegri. Resta un ingaggio pesante e il suo contratto si estingue il prossimo giugno.
Se le sue richieste e quelle della madre-agente dovessero essere alte, anche per Rabiot non ci sarà spazio nella Juventus del futuro.
Chi può arrivare
La Juventus ad oggi ha una marea di nomi sul proprio taccuino, ma dovrà fare i conti con bilanci in rosso e poco spazio di manovra in questo senso.
Dunque, torneranno alla base molti prestiti: come Cambiaso, Rovella, Frabotta e Dragusin. Poi, una volta scremata la rosa si proveranno a portare a casa nomi più noti.
Uno da tanto tempo anima il mercato bianconero, senza però che possa tramutarsi in realtà. Attenzione a Milenkovic della Fiorentina che sta per andare in scadenza e quasi sicuramente non rimarrà sulle sponde dell’Arno. L’Inter lo avrebbe già opzionato per il dopo Skriniar, ma il caso Bremer ci ricorda che la Juventus non molla mai i giocatori a cui è interessata.
Attenzione poi a Carlos Augusto: l’esterno sinistro del Monza piace alla dirigenza Juventina e con una spesa nemmeno troppo alta può arrivare. E nello stesso ruolo, o quanto meno simile, c’è il gradimento della Vecchia Signora su Parisi dell’Empoli che la scorsa estate sembrava in procinto di raggiungere il Milan.
A centrocampo piace e nemmeno poco Lewis Ferguson. Scozzese classe 1999, il mediano del Bologna rientra nei parametri della nuova Juventus: giovane, forte e con un costo accessibile.
Per gli altri colpi ad effetto, sempre se ci saranno, c’è da capire quale destino attende la Juventus nella giustizia sportiva. Perché come abbiamo detto in precedenza: molto dipende da altre possibile penalizzazioni o meno.