A mettere le mani sulla Frecciarossa Final Eight Coppa Italia di Basket al termine della 5 giorni di basket al Pala Alpitour di Torino è stata la Leonessa Germani Brescia, che ha sconfitto il finale la Segafredo Bologna.
Quella della squadra lombarda è stata una cavalcata trionfale che l’ha vista prima sconfiggere sorprendentemente la favorita di questa competizione, la EA7 Armani Milano, per poi eliminare in semifinale la Carpegna Prosciutto Pesaro e infine trionfare in finale con un’altra prestazione maiuscola contro gli uomini allenati da Sergio Scariolo per 84-76 nella finale di domenica.
Andiamo di corsa a dare i voti a questa edizione delle Final Eight con il nostro pagellone.
Germani Brescia Voto 10
Non possiamo che dare il voto più alto alla squadra che ha messo in campo una vera e propria impresa che a Brescia ricorderanno a lungo.
Tre vittorie che lasciano poco spazio alle discussioni, visto che la Germani ha meritato in lungo e in largo questo trofeo, mettendo in un angolo le due super potenze del basket nazionale, Milano e Bologna, separate dalla vittoria netta contro Pesaro.
La squadra di Magro era decisamente la meno indicata dai favori del pronostico, anche per via dell’esordio che la metteva di fronte alla EA7, un match che sulla carta pareva proibitivo. E invece è stata la vittoria di un gruppo presentatosi a Torino all’indomani di un periodo infernale in campionato, che questo trionfo potrebbe aver spezzato definitivamente.
Ti vec’ cchiù leoness…
Amedeo della Valle Voto 9
Se proprio dobbiamo trovare un singolo eroe della vittoria di Brescia in Coppa Italia, quel nome risponde all’appello di Amedeo Della Valle, autentico dominatore delle tre partite condotte in porto dalla Germani.
Partendo dal trionfo in finalissima, la 29enne Guardia della squadra di Magro, ha messo nel canestro avversario ben 26 punti in 32 minuti, conditi da 3 rimbalzi e ben 6 assist.
Il suo rendimento da protagonista nella Final Eight, è completato dai 15 punti, 3 rimbalzi e 5 assist contro Pesaro e dai 10 punti, 3 rimbalzi e 7 assist dell’esordio in Coppa contro l’Olimpia.
AmeDeus Ex Machina
Alessandro Magro voto 8
Il voto di Magro poteva essere ancora più alto se non avessimo voluto celebrare il nome di uno dei giocatori più forti e continui degli ultimi anni, le cui performance torinesi non possono prescindere dalla sagacia tattica dell’allenatore ex Siena dal 2006 al 2014. La difesa contro le squadre affrontate, sempre attenta a chiudere tutti gli spazi sia dalla lunga distanza che sul pitturato e un attacco che ha effettuato quasi sempre le scelte giuste, sono state il marchio di fabbrica del coach nato a Castelfiorentino.
Ma prima delle alchimie tattiche, è giusto mettere in evidenza la mentalità e la compattezza di squadra che Magro è riuscito a instillare nei propri uomini allo start di questa manifestazione.
Alessandro Magno
Marco Belinelli Voto 7
Se da una parte c’è la delusione di una squadra come Bologna, che non riesce a portare a termine una compito che dopo le vittorie contro Venezia e Tortona, sembrava decisamente alla portata della Segafredo, dall’altra non si può non mettere sotto la lente di ingrandimento le clamorose prestazioni di uno dei protagonisti del cammino bolognese in Coppa, uno dei nonni del basket nostrano che non smette di stupire, Marco Belinelli.
L’esplosione del giocatore di San Giovanni in Persiceto, è arrivata proprio all’indomani delle voci sempre più insistenti riguardanti il rapporto della guardia bolognese, che qualcuno accosta molto più al ruolo di ala piccola, che di esterno, con il suo allenatore Sergio Scariolo.
I tifosi Virtus, senz’altro delusi dalla sconfitta in finale contro Brescia, possono consolarsi godendo delle prestazioni di Belinelli, adesso chiamato ad un finale di stagione, dopo le prestazioni contro Brescia, 24 punti in 23 minuti, Tortona, 20 punti in 20 minuti e Venezia, 21 punti in 22 minuti.
San Giovanni non fa inganni
Tortona e Pesaro Voto 6
Forse non sarà il massimo, ma per Tortona e Pesaro il voto riflette il compitino svolto senza infamia e senza lode, visto il raggiungimento delle semifinali, dopo il quarto superato contro Trento e Varese.
Pesaro e il suo allenatore Repesa, pagano probabilmente lo sforzo prodotto proprio nella prima partita del torneo, quella molto equilibrata e vinta solo nelle ultime battute contro i ragazzini terribili di Matt Brase, anche se è stato lo stesso coach croato a stigmatizzare la brutta prestazione contro Brescia, scusandosi coi proprio tifosi.
Tortona non ha tantissimo da rimproverarsi, intanto perché rimane un diamante rosa in Italia, per quello che ha combinato negli ultimi anni e poi perché con la Virtus della semifinale, c’è stato veramente poco da fare.
Rimandate a maggio
Segafredo Bologna Voto 5
In competizioni come queste non sarebbe corretto buttare via bambino e acqua sporca e tacciare di completo fallimento un torneo come quello giocato dalla Virtus Bologna avrebbe poco senso.
D’altronde le due partite vinte tra quarti e semifinale, hanno mostrato più di una nota positiva per quanto riguarda la Segafredo, che, complice un andamento tutto sommato positivo in campionato e gagliardo in Eurolega, tenuto conto che è una “rookie” della manifestazione, almeno per quanto riguarda gli ultimi anni, soprattutto dopo l’eliminazione di Milano ai quarti di finale, era rimasta l’unica favorita del torneo, ma non per questo avrebbe dovuto sentirsi già il trofeo in tasca.
Bologna, come ribadito dal suo allenatore, ha probabilmente peccato di concentrazione e ha staccato le mani dal volante addirittura prima di scendere in campo per l’atto conclusivo e su questo, sì, che l’allenatore ha le sue colpe e deve lavorarci un po’ su.
Dark Bologna
Varese e Trento Voto 5
Stesso voto per le due squadre che hanno salutato fin troppo presto la competizione, Varese e Trento, sconfitte rispettivamente da Pesaro e Tortona.
La Openjobmetis e la Dolomiti Energia Trentino, si sono trovate a disputare il loro quarto di finale rispettivamente contro Pesaro e Tortona, due partite probabilmente alla loro portata, ma non per questo, una volta perse, potenziali indizi di qualsivoglia crisi.
Pesaro ha sempre dimostrato che il proprio collettivo magistralmente creato da Repesa può comportarsi bene al cospetto di qualsiasi avversaria, mentre non dobbiamo aggiungere altro se c’è da parlare bene di Tortona.
Varese e Trento sono compagini che giocano un’ottima pallacanestro e il cui valore andrà commisurato solo alla resa dei conti, soprattutto in caso di raggiungimento della post season.
Ora sotto con la strada che porta ai playoff
EA7 Milano Voto 4
Ettore Messina, l’allenatore della squadra milanese, ha parlato di una squadra che ha alcuni momenti di appannamento, stigmatizzati su un articolo del Foglio che ne ha sviscerato anche le responsabilità del capo allenatore, definito un autista di 500, quando ha in mano una Ferrari.
È davvero difficile non essere d’accordo con tale enunciato, anche perché, soprattutto in Italia, la EA7 dovrebbe evitare questo tipo di figuracce dall’alto del roster che lo staff tecnico può mandare in campo.
Certo è che la Coppa Italia, con il primo trofeo della stagione, la SuperCoppa, volato nelle mani degli avversari più accreditati della Virtus, doveva essere uno degli obiettivi al quale l’Olimpia avrebbe dovuto puntare di più insieme al Campionato, visto che centrare i playoff di Eurolega è diventata praticamente un’impresa, alla luce del ritardo in classifica accumulato da Melli e compagni.
Serve un finale da mille e una notte per evitare che la stagione venga ricordata come un mero fallimento come da tempo non succedeva.
Brutta figura