I blancos hanno fatto il loro dovere, il Flamengo un po’ meno. Così, come finale del Mondiale per Club FIFA, domani sera a Rabat vedremo Real Madrid-Al Hilal, la sorpresa araba – che però di saudita ha ben poco.
Finale mondiale per club: Real Madrid-Al Hilal
Carlo Ancelotti punta la sua terza Coppa del mondo per club da allenatore, dopo quelle vinte con Milan (2007) e Real Madrid (2014). E potrebbe anche essere una sorta di “regalo d’addio” al Real Madrid, se fossero vere le voci che lo vorrebbero vicino alla firma (da luglio) come nuovo CT del Brasile.
Per i Blancos sarebbe l’ottavo trionfo mondiale, il quinto da quando la competizione si chiama “Mondiale per club FIFA”. Fin qui tutto come nelle previsioni, visto che nessuno era davvero convinto che gli egiziani dell’Al Ahly potessero costituire un ostacolo credibile, verso la finale di una competizione che dal 2025 cambierà questa formula effettivamente poco attrattiva.
Una partita contro un’avversaria inadeguata ed è subito finale, dove non ci sarà il Flamengo ma l’Al Hilal. Quello che per il Real Madrid non è nemmeno il minimo sindacale, per la squadra saudita è un sogno impensabile fino a poco tempo fa, che ora potrebbe realizzarsi. Viene da pensare alle parole di Cristiano Ronaldo, quando ha dichiarato di essere andato in Arabia Saudita perché “il movimento ha grandi margini di miglioramento” e perché il loro campionato “è molto competitivo”. In realtà la presenza in finale dell’Al Hilal sembra più frutto del caso, o meglio di una circostanza favorevole ben sfruttata, ma è comunque un fatto rilevante.
Non è la prima volta che una squadra fuori dal duopolio Europa-Sudamerica arriva in finale del Mondiale per club. In totale era successo già in 4 occasioni, e non è mai andata benissimo per l’outsider. Nel 2010 l’Inter non infierì sugli africani del Mazembe, fermandosi sul 3-0. Nel 2013 il Bayern si impose 2-0 sui marocchini del Raja Casablanca, mentre il Real Madrid ne segnò 8, senza fare preferenze, tra i giapponesi del Kashima Antlers nel 2014 e gli emiratini dell’Al-Ain nel 2018. Sarà però la prima volta di una squadra saudita, paese che ha ambizioni almeno pari alle riserve petrolifere.
Real Madrid-Al Hilal: quando si gioca, dove vederla e probabili formazioni
Avendo Sky acquisito i diritti del Mondiale per Club 2022, ovviamente anche la finale sarà trasmessa sul medesimo network. Il match è in programma alle ore 20 italiane di sabato 11 febbraio, presso lo stadio Prince Moulay Abdalla di Rabat. In tv sarà possibile guardarla sul canale Sky Sport Uno, in streaming tramite le app SkyGo o NOW Tv.
Il Real dovrà fare ancora a meno di tutti i suoi elementi già assenti in semifinale: Courtois, Benzema, Militao e Mendy, tutti elementi che nell’Al Hilal sarebbero ovviamente stra-titolari. Ad Ancelotti basterà il recupero già avvenuto di David Alaba per avere un buon numero di alternative, più che altro in difesa. L’austriaco ex Bayern può sistermarsi a sinistra liberando Camavinga per il centrocampo, ma può anche giocare da centrale di difesa, così che Nacho può anche finire a destra, a contendere il posto di terzino a Carvajal. Davanti mancherà sì ancora Benzema, ma Vinicius ha mostrato ancora una volta di essere il “signor Wolf” perfetto per Ancelotti, insieme a Valverde che probabilmente farebbe bene anche da portiere, qualora l’allenatore decidesse di schierarlo lì.
- Real Madrid (4-3-3): Lunin; Carvajal, Nacho, Rudiger, Alaba; Modric, Tchouameni, Kroos; Valverde, Rodrygo, Vinicius Jr. Allenatore: Carlo Ancelotti.
- Al-Hilal (4-3-3): Al Muaiouf; Abdulhamid, Jang Hyun-Soo, Al Bulayhi, N. Al Dawsari; Carrillo, Cuellar, S. Al Dawsari; Marega, Ighalo, Michael. All. Ramon Diaz
I possibili scenari della partita
La semifinale Al Hilal-Flamengo è inevitabilmente stata influenzata da due fattori: il gol a freddo e l’espulsione di Gerson a fine primo tempo.
In entrambi i casi, così come sul rigore che ha causato il 2-1, gli errori (di concentrazione o di esperienza) dei giocatori del Flamengo sono stati evidenti.
Ecco, nel calcio non c’è nulla di certo, ma potremmo giurare di fronte a una corte militare che nulla di tutto questo capiterà al Real Madrid. Troppo esperto Ancelotti, che avrà ovviamente fatto tesoro anche di quanto accaduto ai suoi rivali in semifinale per prendere le opportune contromisure.
Se Vietto è una variabile comunque insidiosa e che può creare scompiglio da un lato, dall’altro Vinicius è letteralmente ingiocabile per questi avversari. Dovesse accendersi, saranno dolori grossi. L’arsenale offensivo del Real Madrid può dirsi comunque abbondantemente attrezzato anche senza Benzema, visto che alle capacità di penetrazione di Vinicius e Rodrygo farà da contraltare una batteria di tiratori poderosa, che ha nell’uruguagio Valverde uno dei migliori 3 o 4 tiratori da fuori area al mondo, in questo momento.