Il giovanissimo Giorgio Scalvini, difensore dell’Atalanta che ha compiuto 19 anni da poco più di un mese e che ha già collezionato tre gettoni di presenza con la Nazionale di Mancini, sembra essere stato individuato come miglior sostituto di Milan Skriniar dalla dirigenza interista.
L’Inter si sta abituando all’idea di dover rinunciare a Skriniar, dal momento che l’offerta di rinnovo fatta pervenire al difensore slovaccho dai nerazzurri non è minimamente paragonabile a quella del Paris Saint-Germain.
Appare difficile che il giocatore possa partire già durante la finestra di mercato invernale, ma nel caso i nerazzurri richiederebbero un indennizzo di circa 20 milioni, cifra che servirebbe per ingaggiare un sostituto di Skriniar e che, a spanne, corrisponde proprio alla valutazione minima di Scalvini (a cui poi potrebbero aggiungersi vari bonus).
Ma ad ogni modo appare probabile che l’Inter possa puntare con decisione al giocatore nel mercato estivo, soprattutto nel caso di una qualificazione alla Champions League che appare probabile e della possibilità di utilizzare come contropartita i cartellini di alcuni giocatori che stanno acquistando valore e che potrebbero essere interessanti per l’Atalanta (Fabbian su tutti, ma anche Satriano o Mulattieri).
Scalvini ha le caratteristiche per sostituire Skriniar?
Dopo le prime apparizioni con la maglia dell’Atalanta nella stagione 2021-2022 (21 presenze per un totale di 873 minuti, condite anche da un gol contro il Verona), nella stagione successiva Scalvini ha trovato sempre più spesso una maglia da titolare, anche per gli infortuni e le squalifiche che hanno colpito il reparto arretrato della squadra orobica.
Dotato di un fisico dominante (è alto 1,94) e ancora in fase di sviluppo, ha dimostrato buone capacità di impostazione e di interdizione anche nelle zone più avanzate del campo, tanto che è stato anche schierato da mediano.
La posizione preferita di Scalvini però è quella di centrale di destra in uno schieramento difensivo a tre, la stessa posizione che ricopre Skriniar all’Inter. L’inserimento nello schieramento tattico di Simone Inzaghi non dovrebbe essere troppo difficoltoso per il giovane azzurro, anche se dovrebbe ovviamente assimilare le differenti richieste del tecnico interista.
Andando a confrontare le statistiche fatte registrare dai due giocatori in stagione, notiamo che il giovane dell’Atalanta pecca un po’ in precisione dei passaggi rispetto allo slovacco, ma c’è anche da dire che l’Inter tende a sviluppare il gioco in maniera più ragionata, mentre l’Atalanta gioca maggiormente sulla velocità forzando più i passaggi in profondità e quindi rischiando maggiormente l’errore.
Skriniar è una roccia e ha numeri strepitosi in fase difensiva, numeri a cui Scalvini non arriva anche però sempre a causa dell’atteggiamento tattico dell’Atalanta, squadra che si prende molti più rischi e gioca maggiormente sui duelli individuali, laddove nell’Inter spesso il difensore arriva ad intervenire in concerto con il raddoppio di un centrocampista.
Salta all’occhio l’efficacia di Scalvini nell’area avversaria, con 2 gol segnati e una precisione doppia rispetto a Skriniar (66,7% contro il 33,3%). Nonostante lo slovacco abbia creato il doppio delle occasioni, il rapporto si inverte quando andiamo a vedere i tiri nello specchio della porta, dovuta anche alla maggiore incisività nei colpi di testa che va oltre ai 6 centimetri di differenza in favore di Scalvini.
Un nuovo affare sull’asse Atalanta-Inter come Bastoni?
In molti hanno visto in Scalvini una sorta di parallelo con Alessandro Bastoni, altro difensore messosi in luce giovanissimo con la maglia dell’Atalanta che attirando le attenzioni dell’Inter, che ne ha fatto l’acquisto under 21 più caro della storia del calcio italiano. Le similitudini sono molte, anche dal punto di vista fisico e tecnico, anche se giocano sui lati opposti del campo.
Per Scalvini la strada può essere simile ma più impervia: Bastoni, una volta acquistato dall’Inter, ha avuto il tempo di giocare una stagione da titolare in prestito a Parma per maturare ulteriormente e, rientrato all’Inter, non aveva su di sé chissà quali aspettative, tanto che inizialmente partiva da riserva dello stesso Skriniar nello schieramento di Antonio Conte. Nell’arco della stagione Bastoni si impose come titolare relegando in panchina lo slovacco (il quale poi si sarebbe ripreso la maglia da titolare ai danni di Godin).
Nel caso di arrivo all’Inter, Scalvini avrebbe già il “peso” di dover sostituire un pilastro difensivo come Skriniar, in un contesto come quello interista in cui le pressioni sono molto più marcate rispetto a Bergamo. Eppure l’impressionante personalità dimostrata in questi mesi in cui è diventato non solo titolare, ma anche un leader nello schieramento di Gasperini fanno intendere che il ragazzo ha i mezzi non solo tecnici e fisici, ma anche mentali, per imporsi con l’altra maglia nerazzurra della Serie A.