Arsenal – Manchester United può essere lo snodo cruciale in ottica titolo per la Premier League.
Come 20 anni fa, quando Gunner e Diavoli Rossi si contendevano lo scettro di campioni. Due decenni dopo, la rivalità torna ad infiammare il calcio d’oltre manica.
La formazione di Arteta ha 47 punti e con cinque di vantaggio sul Manchester City che ha vinto il recupero settimanale contro il Tottenham.
38 punti per gli uomini di Ten Hag che non perde da prima del Mondiale, ma in settimana ha impattato 1-1 a Londra contro il Crystal Palace nel recupero della settima giornata.
Tre punti svaniti al novantesimo e dunque Diavoli Rossi obbligati a vincere per tenere vive le speranze di rimonta.
Vediamo nel dettaglio.
Tutto su Arsenal – Manchester United
Quando si gioca
Arsenal – Manchester United avrà il suo calcio di inizio, domenica 22 gennaio alle 17.30 (italiane), all’Emirates Stadium.
Dove vederla
Arsenal-Manchester United sarà trasmessa in diretta tv da Sky sui canali Sky Sport Uno (201 del satellite), Sky Sport Football (203) e anche con la qualità del 4K sul canale dedicato Sky Sport 4K (213).
Per gli abbonati Sky, sarà possibile vedere Arsenal-Manchester United anche in diretta streaming scaricando l’app Sky Go da smartphone e tablet.
L’arbitro della gara
Il fischietto del match è l’internazionale Anthony Taylor. Il direttore di gara della sezione Cheshire e nato a Manchester, si appresta ad arbitrare il 22° match in stagione, il numero 15 per la Premier League 2022-2023.
86 cartellini gialli estratti in 21 gare, a fronte di tre espulsioni e 6 rigori comandati.
Le probabili formazioni
Arteta ha sempre fuori gioco Gabriel Jesus e Nelson, con il resto della rosa a disposizione, tra cui Smith Rowe: il centrocampista goleador torna dopo diversi mesi di assenza e partirà dalla panchina.
Nel 4-3-3 dei Gunners, Saliba-Gabriel compongono la coppia centrale in difesa, con Odegaard e Xhaka in versione mezzali sulla mediana. Il tridente offensivo vede a desta Saka, Martinelli a sinistra, con Nketiah al centro.
Diverse e importanti le assenze per Ten Hag dall’altra parte. Casemiro squalificato, con Dalot, Martial, Sancho e Van De Beek infortunati.
Nel 4-2-3-1 dei Diavoli Rossi, Fred al posto dell’ex Real nei due mediani davanti alla difesa, al fianco di Eriksen. Seconda da titolare per il neo acquisto Weghorst che ha debuttato contro il Palace: sarà lui il terminale offensivo più avanzato.
Nei tre alle sue spalle, ecco Garnacho a destra, Bruno Fernades al centro e Rashford a sinistra.
- Arsenal (4-3-3): Ramsdale; White, Saliba, Gabriel, Zinchenko; Odegaard, Thomas Partey, Xhaka; Saka, Nketiah, Martinelli. All. Arteta.
- Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Wan-Bissaka, Varane, Martinez, Shaw; Fred, Eriksen; Garnacho, Bruno Fernandes, Rashford; Weghorst. All. Ten Hag.
I precedenti
Si tratta della sfida numero 168 fra i due club, con il bilancio che sorride allo United, grazie a 71 vittorie. 57 i successi dei londinesi e il quadro si completa con 39 pareggi.
Arsenal imbattuta in casa contro i rivali, in campionato, da 4 quattro gare di fila: tre successi (l’ultimo lo scorso anno) e un pari.
I Red Devils non espugnano Londra dal 2017, quando si imposero 3-1 con José Mourinho in panchina, Da quel momento un lungo digiuno.
Statistiche a Confronto
Arsenal al comando con 47 punti. I nordlondinesi non vincono il titolo in Premier League da 19 anni: l’ultima volta nel 2004 e con una squadra stellare.
Tornando al presente i Gunners hanno perso una sola gara in campionato: proprio contro i Diavoli Rossi all’andata nel Teatro dei Sogni (3-1).
Dal 4 settembre gli uomini di Arteta hanno impresso un ritmo che le altre non sono riuscite a reggere, con 10 vittorie e 2 pareggi. Non a caso vantano 5 punti sul Manchester City (con una gara in meno) e otto sullo United.
L’Arsenal ha segnato in 17 delle 18 partite giocate in questa Premier League, ad eccezione dell’ultima partita casalinga (0-0 vs Newcastle); non resta due gare interne di fila in campionato senza segnare da novembre 2020.
Bukayo Saka ha segnato nelle ultime due partite di Premier League contro il Man Utd – solo Freddie Ljungberg (1998-2000) e Thierry Henry (2000-2001) hanno segnato per tre gare di fila con l’Arsenal contro i Red Devils nella competizione.
Gabriel Martinelli dell’Arsenal ha preso parte a 10 gol nelle sue ultime 10 partite di Premier League all’Emirates Stadium (6 gol, 4 assist), restando senza partecipare ad una rete solo in due presenze in questa striscia (vs Fulham e Newcastle).
Dall’altra parte i Diavoli Rossi, dalla ripresa della stagione non hanno più sbagliato un colpo. Otto match tra Premier League, Coppa di Lega e FA Cup, con 7 vittorie di fila e il già citato 1-1 subito al 90’ in casa del Palace nel recupero di campionato.
39 punti per la squadra di Ten Hag che ci crede nella possibilità di riaprire la corsa verso quel titolo che manca da 10 anni dalle parti di Old Trafford.
Il Man Utd potrebbe vincere entrambe le gare di campionato contro l’Arsenal solo per la seconda volta da quando Sir Alex Ferguson si è ritirato nel 2013, essendoci riuscito solo nel 2017-18 con José Mourinho.
Marcus Rashford del Man Utd ha preso parte a otto gol nelle sue 10 presenze da titolare in Premier League contro l’Arsenal (4 gol, 4 assist), contro nessuna squadra ha partecipato a più reti in Premier League. Aggiungiamoci che ha segnato 7 reti nelle ultime 9 gare dei Red Devils.
Quale partita attendersi?
Sarà un match molto combattuto, come insegna la storia di questa rivalità. Spigolo, nervoso, ma con tratti anche di grande calcio.
Probabile che lo United lasci le operazioni di gioco in mano ai Gunners, per poi affondare con le veloci ripartenze dei suoi attaccanti. La differenza potrebbe farla la stazza del neo attaccante dei diavoli rossi, Weghorst.
Nel gioco aereo l’olandese non ha rivali e avrà il compito di tenere alta la squadra, ma allo stesso tempo aprire varchi per gli inserimenti dei compagni.
Nell’Arsenal sono chiamati ad un grande lavoro di raccordo i tre mediani, ma soprattutto i due esterni di attacco: Saka a destra e Martinelli a sinistra dovranno fare una sorta di elastico in fase di non possesso, per andare a rafforzare la mediana e all’occorrenza operare raddoppi sulle fasce di competenza.