Shakira canta e le canta, ma Gerard Piquè risponde con i fatti.
Storie clandestine a parte, Gerard Piqué da quando ha smesso i panni di calciatore ha dato un taglio completo alla sua vita. Soprattutto con la sua ultima creatura.
Stiamo parlando della Kings League che già spopola in rete e con uno share superiore a quello della Liga.
Una lega che non avrà il fascino dei Rolex o dei Ferrari, tanto per rimanere in tema alle bordate della sua ex compagna, ma che promette di diventare qualcosa di grande.
12 squadre per un campionato particolare: che prende spunto dal calcio, che schiera due uomini in più del Calcio a 5, ma che prende regole dalla Pallanuoto e dagli altri sport più in voga.
Insomma un mix particolare e che nelle prime settimane di vita ha fatto bingo.
Ma vediamo nel dettaglio.
12 club e un campionato su due fasi
La Kings League nasce dall’idea dell’ex difensore del Barcellona, assieme al suo socio in affari, il seguitissimo Ibai Llamos, streamer e creator da milioni di follower. Loro sono la mente, il braccio operativo e i volti di questa nuova galassia.
Una lega che conta 12 club per un campionato davvero particolare: una stagione regolare composta da 11 turni e una post season in versione playoff che conduce alla prima finale che a sua volta assegna il primo storico titolo.
Ma sono davvero tante le particolarità della Kings League. Prima di tutto si gioca in sette durante le partite: 6 giocatori di movimento, più il portiere. Calcio a 7, molto comune in Italia specie nei tornei estivi amatoriali.
Le rose di ogni singolo club possono essere costituite al massimo da 12 giocatori.
Dieci slot sono liberi e tendenzialmente rivolti a personaggi che gravitano nel mondo dei social e dei canali trasmessi in streaming e con un numero importante di Follower. Fans che portano fans alla neo nata Lega, per una visibilità planetaria.
Gli ultimi due slot sono riservati ad ex giocatori o anche giocatori che ancora si trovano nel pieno della loro carriera, oltre agli svincolati.
Basti pensare che nelle prime settimane hanno aderito al progetto Iker Casillas e Sergio Agüero, cui potrebbero aggiungersi presto altri ex giocatori, tra cui Gareth Bale appena ritiratosi.
Liga stai attenta al nuovo che avanza
Attenzione poi a la presenza di “Enigma“, un giocatore mascherato la cui identità è al momento sconosciuta.
E il motivo della maschera sarebbe da ricondurre al fatto che si tratti di un noto player della Liga e che per motivi di contratto non possa esporsi.
“Un fatto grave” ha tuonato il presidente della Liga Javier Tebas che poi ha liquidato il progetto di Piquè e soci con un laconico commento: “Un Circo“.
Ma osservando i dati dei primi giorni, quello che dovrebbe preoccuparsi è proprio il numero 1 della Primera Division iberica: oltre 800 mila spettatori nel primo turno, quando la gara più vista della Liga è stata Valladolid – Real Madrid con uno Share di 610.000 persone.
Le regole principali
Come detto in apertura, la Kings League si ispira a diversi sport nel suo regolamento.
Il calcio di inizio è sulla falsa riga dello start di una partita di Pallanuoto: in quest’ultima le due squadre partono dal fondo della piscina, l’una davanti all’altra e chi arriva per primo sul pallone che galleggia a metà vasca detiene il primo possesso palla.
Idem per le partite della King’s League. Pallone posizionato a centrocampo e le due squadre che partono dalle rispettive linee di fondo campo. Chi raggiunge per primo la sfera può iniziare a far circolare il pallone.
I calci di rigore non sono nella versione che conosciamo nel calcio, ma sono rigori in movimento in stile Hockey sul ghiaccio, o sé preferite in versione Shoot-out come spopolavano negli anni ’90.
Il Var è presente come nel calcio, ma le squadre hanno la possibilità di chiamarlo più di una volta.
Una chiamata di squadra, un po’ come l’occhio di falco nel Tennis. Le sostituzioni sono illimitate e con cambi volanti, come nel Calcio a 5 e nel Basket.
E più di tutti colpisce il “Jolly“.
Ad ogni inizio match le squadre possono pescare al buio una carta tra le cinque definite “jolly”. Ognuna di queste contiene un ‘bonus‘ che può essere usato durante la partita, come un rigore in omaggio, far valere doppio ogni gol segnato in un preciso arco di tempo o privare la squadra avversaria di un giocatore per alcuni minuti. Per la serie pescare il Jolly nel mazzo.
Dove vedere la Kings League
I social e i canali streaming sono la nuova frontiera della Televisione Moderna.
Per questo motivo le partite di questa Lega sono visibili soltanto e gratuitamente su Twitch, TikTok e Youtube. Una marea infinita di potenziali spettatori, soprattutto fra le nuove generazioni che sembrano non gradire oltre modo il calcio odierno.
Una miniera di visitatori e dunque potenziali clienti per gli sponsor che sono pronti a rendere ancora più spettacolare la Kings League.
Il nuovo che avanza e che mette paura alla Liga: non sarà un Ferrari, ma sfreccia come il cavallino rampante, per buona pace dell’ex signora Piquè.