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Il 2022 volge quasi al termine ed è tempo di stilare una sorta di classifica dei migliori difensori visti all’opera nel corso dell’anno.

Da nomi affermati, a sorprese vere e proprie, passando per giovani pronti a spiccare il volo. Tanti i volti che hanno lasciato il segno nel corso del 2022 e alcuni di questi saranno sicuramente al centro dei prossimi scambi di mercato.

Nel frattempo, fra i 5 campionati top di Europa, vediamo chi ha fatto meglio di altri.

Ovviamente si parte dalla nostra Serie A.

Italia

C’è un trio che merita sicuramente una menzione.

Fanno parte del Milan campione di Italia e a modo loro sono stati decisivi per la vittoria finale dello Scudetto. Anzi, per certi aspetti fondamentali del ritorno del Diavolo sul tetto del Bel Paese.

I primi due hanno formato una strana coppia di centrali difensivi e sicuramente inedita, dettata inizialmente dalle assenze e poi confermata con merito nella volata che ha portato il tricolore.

Stiamo parlando di Kalulu e Tomori. Il giovane francese arrivato alla corte di Pioli nel 2020 per appena 500 mila euro versati al Lione ha piano piano preso il posto del capitano Alessio Romagnoli.

Inizialmente utilizzato come esterno destro della difesa a quattro, con i rientri di Calabria e Florenzi, Kalulu si è accomodato al centro della difesa. E assieme a Tomori ha alzato il muro che è valso lo Scudetto al Milan.

L’inglese arrivato a gennaio 2021 ha subito ottenuto una maglia da titolare ed entrato immediatamente nel cuore dei tifosi rossoneri. Prima con Kjaer, poi con Romagnoli, l’ex Chelsea ha avuto una crescita costante.

Ma proprio con Kalulu al suo fianco ha esaltato le qualità. Basti pensare che assieme da difensori centrali in 11 gare della passata stagione il Milan ha subito appena tre reti. Clean-Sheet come se piovesse dalle parti di Milanello.

Un salto di qualità impressionante per la difesa dei meneghini che grazie alle prodezze di questi due difensori ha spiccato il volo verso quel tricolore che mancava da 11 anni.

L’altro nome che ha contribuito alla rinascita del Diavolo è quello di Theo Hernandez. Due stagioni di altissimo rodaggio e la consacrazione nello scorso campionato.

Una freccia impressionante nell’arco di Pioli, in grado di creare sulla catena di sinistra una perfetta coppia con Rafael Leao in fase offensiva.

Assist, sgroppate, prestazioni eccellenti e diversi gol. Ma nelle mente di tutti resta il coast to coast contro l’Atalanta nella penultima giornata: una volata di 80 metri palla al piede e conclusa con la rete del 2-0 che fa venire giù San Siro e in qualche modo avvicina il Milan allo Scudetto.

Restando sempre in Italia merita una citazione Bremer. Primi sei mesi di altissimo livello con la maglia del Toro e capace di imbrigliare giocatori del calibro di Lautaro Martinez, Giroud e Vlahovic.

Il difensore brasiliano in estate è stato al centro di un intrigo di mercato. Dato quasi per fatto il suo passaggio all’Inter, ecco il colpo di coda della Juventus che lo acquista dai granata e lo strappa praticamente di mano dagli eterni rivali nerazzurri.

Prime settimane non facili per lui in bianconero, complice l’avvio stentato della squadra di Allegri. Da ottobre in poi è tornato ai livelli apprezzati con il Toro e di fatto la Juventus ha iniziato la sua risalita in classifica. Per Bremer, la ciliegina sulla torta si manifesta ai primi di Novembre con la convocazione per Qatar 2022, assieme alla Selecao.

Infine, ma non per ultimo, ecco il gigante asiatico, Kim Min-jae. Il Napoli del post Koulibaly ha optato per il sud coreano al centro della difesa e i risultati stanno dando ragione alla società partenopea.

L’ex Fenerbahçe ha letteralmente alzato un muro davanti a Meret, con i campani in fuga per lo Scudetto e dominatori della fase a gironi di Champions.

Prestazioni di spessore che unite al fisico possente lanciano il classe 1996 come uno dei migliori difensori della stagione.

Inghilterra

La Premier League pullula di ottimi difensori e parecchi sono ormai alla ribalta planetaria da diversi anni. Nel 2022 però, uno su tutti è stato al di sopra degli altri.

Ruben Dias è stato determinante per il titolo inglese vinto dal Manchester City. Inamovibile nella difesa a quattro di Guardiola, il portoghese ha giocato complessivamente 40 gare nella scorsa stagione: 2 gol segnati, 5 assist e 3.290 minuti in campo.

Arrivato nel settembre del 2020 dal Benfica, il portoghese ha alzato il muro nel vero senso della parola nella difesa di una squadra la cui vocazione è quella di giocare all’attacco. Stones, Laporte, Ake si sono alternati al suo fianco, ma Dias è stato davvero il valore aggiunto.

Una sola serata storta, quella contro un Benzema in stato di grazia. Ma le sue prestazioni non sono in discussione, né nel City e nemmeno con la maglia della nazionale dove ha giocato da titolare nell’ultimo Mondiale.

Dal classe 1997 del Manchester City al fresco campione del Mondo Romero. Il difensore argentino è arrivato in prestito al Tottenham nel settembre del 2021 dall’Atalanta e ha contribuito in maniera fondamentale alla rimonta verso il quarto posto.

Qualche infortunio nei primi mesi e il Covid lo hanno inizialmente frenato. Recuperata la forma è diventato inamovibile nella difesa dei londinesi, grazie anche all’arrivo di Antonio Conte al timone degli Spurs.

Tornato a pieni giri nel motore Romero ha fatto parte dei più presenti in campo nella volata finale che è culminata con il sorpasso all’Arsenale la conquista del quarto posto con vista sulla Champions.

L’ex nerazzurro è stato riscatto in estate dai “Whites” e ha iniziato la nuova stagione sulla stessa falsa riga di quella vecchia. Non solo, ma in Qatar è stato decisivo per ottenere quel trionfo che l’Albiceleste inseguiva da 36 anni.

Restiamo a Londra e ci spingiamo ancora più a nord nella capitale, fino ad arrivare all’Arsenal. Capolista indiscussa della Premier League in corso, la squadra di Arteta ha in Gabriel dos Santos Magalhães uno dei pilastri della sua rinascita.

Il difensore brasiliano è arrivato alla corte dei gunners nel 2020 dal Lille e in questa stagione ha fatto davvero il salto di qualità che tutti si aspettavano. Preciso nelle chiusure, abile nel gioco aereo, si prende anche il lusso di segnare, come dimostrano i due gol messi a referto in 14 presenze in Premier.

La difesa dell’Arsenal giova della presenza del Sudamericano: londinesi primi con 37 punti e appena 11 gol subiti. Si tratta del miglior rendimento del campionato, assieme al pacchetto arretrato del Newcastle.

Nel nord della capitale si torna a sognare, con Gabriel a suonare la carica.

Spagna

Un nome su tutti è quello di David Alaba, tra le file dei difensori che militano in Spagna. L’austriaco ha giocato per 10 anni nel Bayern Monaco e nell’estate del 2021 è arrivato il passaggio a parametro zero al Real Madrid.

Un colpaccio nel vero senso della parola per i Blancos che hanno sopperito alla perfezione l’addio del capitano Sergio Ramos. L’ex difensore dei bavaresi si è subito preso il palcoscenico, aiutando la formazione di Ancelotti a conquistare la Liga prima e soprattutto la 14° Champions League dopo.

A 30 anni il rilancio di una carriera che sembrava destinata a chiudersi al Bayern e che invece ha aperto nuovi scenari all’ombra del Santiago Bernabeu. 46 gettoni totali, 4 reti segnate, 5 assist e oltre 4 mila minuti in campo per tutta la stagione.

L’altro nome che mettiamo in evidenza esce dalle solite tre formazioni iberiche e puntiamo diretti su Robin Le Normand. Il difensore francese è esploso in ritardo, considerando che il classe 1996 ha debuttato nella Real Sociedad nel 2020, dopo una lunga gavetta nella squadra riserve.

Ebbene, l’ex Brest è stato fondamentale la scorsa stagione per conquistare un posto in Europa League, grazie alle sue prestazioni. Complessivamente è sceso in campo 47 volte, per oltre 4 mila minuti giocata con la maglia dei baschi.

Abile nel gioco aereo e dotato di un posizionamento sempre giusto a livello difensivo, Robin ha lasciato il segno nella stagione della Real Sociedad. E anche la seconda parte del 2022 è iniziato con lo stesso copione, prima di un brutto infortunio poco prima della pausa per il Mondiale che lo ha fermato ai box.

Germania

Josko Gvardiol in molti lo hanno conosciuto al recente mondiale in Qatar, ma il suo nome già da tempo circola sui taccuini delle più importanti squadre al mondo.

Attualmente gode dei suoi benefici difensivi il Lipsia che ha scovato il croato nel 2021 nella Dinamo Zagabria. Stiamo parlando di un classe 2002 che gioca con la forza di un veterano.

Al Mondiale è andato in confusione solo contro Messi. Ma crediamo che saprà rifarsi ampiamente. Nella passata stagione il difensore balcanico è sceso in campo per oltre 3.500 minuti che fanno 46 presenze condite da 4 reti.

Insomma, la stoffa c’è e l’oscar in questo caso è ampiamente meritato per un giocatore che ha già presente e futuro nelle sue mani.

Francia

In Ligue 1 i difensori di ottima caratura non mancano. Il solo PSG può contare su Marquinhos, Sergio Ramos, Kimpembe e Hakimi. Ma sarebbe fin troppo scontato citare questi nomi.

Grande attenzione invece per Castello Lukeba. Il difensore del Lione è uno dei punti fermi dei Gones e fiore all’occhiello dell’immenso vivaio del Club francese.

Proprio per evitare una sorta di beffa bis, all’indomani dell’addio di Kalulu e la conseguente esplosione nel Milan, il Lione sta blindando il suo gioiello difensivo.

E’ un classe 2002 che già nella scorsa stagione si è preso una maglia da titolare con 32 presenze complessive e 2 reti. Nella stagione in corso ha ribadito tutta la sua forza con altre 14 presenze.

La sensazione che oltre ad essere uno dei migliori difensori dell’anno, a breve potremmo vederlo al centro delle trattive di mercato.