Dopo un’annata veramente complicata, l’era Binotto in Ferrari è giunta al termine. Il suo sostituto, ufficialmente, è ora il francese Frederic Vasseur, che dopo l’esperienza in Alfa Romeo arriva a Maranello con l’importantissimo ruolo di Team Principal e General Manager del Cavallino.
Ma cosa potrà dare Vasseur in Ferrari? Cosa ci sarà di nuovo rispetto al passato? Cosa si dovranno aspettare i tifosi?
Proviamo a scoprirlo.
Chi è Frederic Vasseur?
Frederic Vasseur nasce il 28 maggio 1968 a Draveil, non lontano da Parigi, e conduce una carriera scolastica di rilievo che lo porta a diventare ingegnere specializzato negli sport motoristici grazie alla frequentazione della Scuola superiore di tecniche aeronautiche e costruzioni automobilistiche.
Nel 1996 si affaccia agli sport motoristici fondando una squadra, il Team ASM, in collaborazione con Renault: ma è nei primi anni Duemila che si intravede il talento, dal momento che, nel Gp2 Series, vince per quattro volte di fila il titolo costruttori grazie al contributo dei piloti Jamie Green, Lewis Hamilton, Paul Di Resta e Roman Grosjean.
Il suo contributo nelle serie minori è notevole, e diventa nel tempo un punto di riferimento per Renault, che nel 2016 lo promuove a Team Principal nella propria scuderia di Formula Uno.
Dopo un inizio non semplice, nel 2017 passa alla Sauber, sempre come Team Principal, e ha il merito di risollevare una squadra sull’orlo del baratro. I suoi buoni rapporti con Sergio Marchionne, infatti, fanno sì che la Sauber stringa una partnership con Ferrari, che dà la possibilità alla scuderia svizzera di usufruire dei motori di Maranello, contestualmente ad un cambio del nome ufficiale, che da “Sauber” diventa “Alfa Romeo“.
Nel 2018 i primi risultati si vedono, con il lancio nel circus di un giovane Charles Leclerc, e un netto miglioramento nella classifica costruttori a fine anno; miglioramento confermato anche nella stagione successiva, con Raikkonen e Giovinazzi. Dopo un paio di stagioni non all’altezza, il 2021 – con Bottas e Zhou – si rivela essere un’annata quasi trionfale, con un ottimo sesto posto nei costruttori che gli vale la chiamata in Ferrari.
Uno scopritore di talenti
Ciò che salta inizialmente agli occhi, in primis, è il numero straordinario di piloti che sono passati da Vasseur prima di “diventare grandi” in Formula Uno. Hamilton da solo sarebbe sufficiente, ma sotto Vasseur – li abbiamo visti – sono passati anche Rosberg, Vettel, Grosjean, Hulkenberg. Come se non bastasse, a questo folto e fortissimo gruppo si aggiunge Charles Leclerc, talento monegasco scovato proprio dal nuovo Team Principal Ferrari.
Se la collaborazione dovesse durare a lungo, anche il futuro a Maranello potrebbe avere la strada spianata.
Politico o Team Principal?
Se c’è una cosa che è stata fortemente imputata a Binotto (e ad Arrivabene prima di lui), è stata quella di non essere riuscito a far assumere a Ferrari un certo “peso politico” nei confronti della FIA, che secondo molti negli anni sarebbe stata assoggettata fin troppo alle scelte di Red Bull e Mercedes.
Con Vasseur, quest’aria dovrebbe cambiare: il francese, infatti, è uno che certo non le manda a dire (molti ricorderanno le sue dichiarazioni al vetriolo nei confronti dei Top Team una volta ufficializzate le limitazioni dovute al budget-cap) e non ha mai rinunciato al confronto con personaggi di spicco del circus. Vasseur, poi, è un grande amico di Toto Wolff, col quale ha collaborato a lungo negli anni Duemila, e questo non potrà che giovare nei rapporti tra Ferrari e Mercedes.
Deja vu: un francese a Maranello…
Nella storia della Ferrari, Vasseur è il quarto straniero a rivestire l’incarico di Team Principal. Ma va detto che è proprio uno straniero ad aver segnato il maggior numero di trionfi per Maranello: un certo Jean Todt, infatti, ha letteralmente dominato – in compagnia di Micheal Schumacher – gli anni Duemila, dopo alcuni anni occorsi per risollevare il team da una situazione difficile. Che possa essere di buon auspicio per Vasseur? I tifosi della rossa se lo augurano.