La stagione 2022 dell’European Poker Tour si è conclusa a Praga pochi giorni fa. Ed è stato un altro grande successo di partecipazione, un’ulteriore conferma di quanto il lockdown pandemico abbia contribuito a far rinascere la voglia di poker live.
Dopo il nuovo record di buy-in pagati per un evento “national”, in questo caso l’Eureka Poker Tour che ha raggiunto quota 4.017, Praga si è confermata la tappa europea più amata anche quando il costo di registrazione sale a 5.300 euro.
Parliamo cioè del Main Event che ha portato in sala 918 giocatori unici (5° miglior risultato di sempre a Praga) e 1.267 entry (nuovo record assoluto). Da notare che i precedenti primati di buy-in, sia per l’EPT National che per il ME, erano stati registrati proprio a Praga ma nella prima tappa del 2022.
Insomma, vuoi per la posizione facilmente raggiungibile da tutta Europa, vuoi per l’ottima struttura che ospita la kermesse (il King’s Casino all’interno dell’Hotel Hilton), il poker nella capitale ceca funziona bene e soprattutto piace. Ancora di più a chi vince un bel premio.
Nel caso di quest’ultima tappa EPT, il più felice è senza dubbio il canadese Jordan Saccucci che ha vinto il Main Event per un primo premio di €913.250. L’incasso è però frutto di un deal con il runner-up Antoine Saout (€800.000). I due si sono spartiti così la fetta più grossa del prizepool da €6.144.950 che ha premiato complessivamente 183 giocatori.
Saccucci si è presentato al Day5 del torneo, quello del final table, con lo stack più ampio (9.560.000 chips): il 33% in più rispetto al secondo nel count, il giapponese Jun Obara (6.240.000). Entrambi sono riusciti ad approdare all’ultima giornata riservata a 4 giocatori, in compagnia del già citato Antoine Saout e dell’ungherese Istvan Pilhofer.
Niente Day6, invece, per il rumeno Paul-Adrian Covaciu (9°-€97.450), lo spagnolo Javier Gomez (8°-€126.700) e il bulgaro Petar Kalev (7°-€164.750). Out anche l’italiano Luigi D’Alterio (6°-€214.150) che ha perso il coin flip decisivo (88 < AK) contro Pilhofer. L’ultimo out prima dei final 4 è stato il professionista canadese Parker Talbot (5°-€278.450).
La volata a 4 è iniziata così:
Seat 1: Jordan Saccucci, Canada, 12.925.000
Seat 2: Antoine Saout, France, 10.400.000
Seat 3: Istvan Pilhofer, Hungary, 10.600.000
Seat 4: Jun Obara, Japan, 3.875.000
Obara si è arreso al 4° posto per un ritorno economico di 361.950 euro. Pilhofer, invece, è salito sul gradino più basso del podio con in tasca un assegno da €470.500.
Come anticipato, il testa-a-testa finale ha messo di fronte Saccucci e Saout: la classica sfida tra un giocatore emergente e il pro affermato. Il canadese, infatti, fino a quel momento aveva incassato “solo” 400mila dollari in 5 anni di tornei. Al contrario, il francese vanta un 5° posto nel Main Event WSOP del 2017 per un controvalore di 2 milioni, ai quali se ne aggiungono altri 7.
La fortuna ha però scelto il canadese che nell’HU ha spillato per ben tre volte la coppia di K. “E’ stata una sfida da montagne russe, ma anche molto divertente e spettacolare” ha dichiarato Jordan Saccucci subito dopo la vittoria.
L’edizione 2022 dell’European Poker Tour termina qui, con una serie di risultati (non solo quelli di Praga, ma anche di Montecarlo e Barcellona) che fanno ben sperare anche per l’annata 2023.
A proposito di quest’ultima, sul sito dell’organizzatore è già apparso il nuovo programma. L’EPT 2023 inizierà il suo percorso da Parigi (15-26/02), per spostarsi poi a Montecarlo (26/04-06/05) e a Barcellona (21/08-03/09). Ad ottobre farà il suo esordio la tappa di Cipro (11-22/10). La conclusione anche il prossimo anno è riservata a Praga (06-17/12).
Ma prima di tutto questo, vale la pena ricordarlo, c’è il grande ritorno del poker alle Bahamas, con la PCA e il PSPC. Imperdibili!
Immagine di testa: Jordan Saccucci (credits RIHL)