La prima finalista di questa edizione dei Campionati del Mondo di Qatar 2022, risponde al nome dell’Argentina, che domenica si giocherà il titolo contro la vincente dell’altra semifinale tra Marocco-Francia che si disputerà questa sera alle ore 20,00.
La vittoria della squadra sudamericana è stata netta e senza appelli, anche se, durante la prima mezzora, quella europea aveva tenuto botta contro lo strapotere di quel gigante di Lionel Messi, autentico dominatore della partita.
Andiamo a vedere le pagelle delle due squadre cominciando proprio dai giocatori dell’Albiceleste.
Le pagelle dell’Argentina: Messi fa un altro sport
E. Martinez 6 È stato l’eroe del passaggio in semifinale ai danni dell’Olanda e ieri si è guadagnato il meritato riposo senza essere quasi mai chiamato in causa, anche per via della superba prestazione dei compagni di reparto. Risponde presente nelle rare occasioni in cui viene chiamato in causa.
Molina 7,5 Giganteggia quando c’è da difendere sui due esterni di sinistra della Croazia, Perisic e Sosa, e quando c’è da partecipare alla manovra offensiva non si tira mai indietro. Il migliore del reparto arretrato come è già successo altre due volte in questo mondiale. Dal 86° Foyth S.V.
Romero 6,5 Viene ammonito insieme all’altro centrale difensivo della Selección, Otamendi, ma sono gialli che contano poco, visto che nessuno in semifinale rischia la squalifica. Per il resto la Croazia è spuntata e non corre alcun rischio.
Otamendi 6,5 Vale lo stesso discorso fatto per Romero con la differenza che partecipa molto meno delle altre volte alla manovra dal basso orchestrata da Scaloni, anche perché la Croazia prova un pressing alto che fa propendere l’Argentina a partire dagli uomini di centrocampo come De Paul e Paredes per innescare trequartisti e attaccanti.
Tagliafico 6,5 Il mezzo punto in più oltre la sufficienza, lo merita per via della chiamata in causa improvvisa a seguito della squalifica di Acuna. Non sbaglia praticamente mai e annulla, insieme a Mac Allister, le velleità di Pasalic.
De Paul 7 Il vero e proprio pupillo di Scaloni a cui l’allenatore argentino regala le chiavi del centrocampo per mettere in difficoltà gente come Brozovic, Modric e Kovacic. Missione compiuta. Dal 74° Palacios S.V.
Paredes 6,5 Ruba l’occhio in quantità molto meno notevole rispetto ai suoi compagni di reparto, ma il suo sporco lavoro si nota quando si vanno ad analizzare i numeri della Croazia che gira a vuoto per 95 minuti. Dal 63° Lisandro Martinez 6,5 Scaloni cambia lo schieramento tattico della sua squadra mettendosi a tre dietro e Martinez è l’uomo giusto per farlo.
Fernandez 7,5 È tra i più ispirati dei suoi e dell’intero mondiale, non si ferma mai e corre come un ossesso tra trequarti difensiva e offensiva. Splendido alter ego di Lionel Messi, meno appariscente e più di sostanza. È, al pari di Alvarez e De Paul insostituibile.
Mac Allister 7 Un’altra macchinetta al servizio dei piedi buoni che ara la fascia sinistra come un contadino fa coi suoi terreni. I suoi avversari se ne rendono conto immediatamente e la partita di Pasalic diventa un calvario. Dal 86° Correa S.V.
Messi 8,5 I paragoni coi grandi campioni del passato passano anche per queste partite e Messi finora ne ha sbagliato forse mezza, il secondo tempo contro l’Arabia Saudita all’esordio. Per il resto tocchi di fioretto e colpi di spada si alternano ad ogni sua presa di posizione. Uno spettacolo per gli occhi.
Alvarez 8 Che sia fortunato nell’azione del raddoppio è sotto gli occhi di tutti, vince 46 rimpalli prima di presentarsi da solo di fronte al portiere avversario, ma sembra il giusto riconoscimento ad un attaccante celestiale per tutto ciò che fa nel resto della partita. Immarcabile, pieno di idee per i compagni e per se stesso. Dal 76° Dybala S.V.
CT Scaloni 8,5 Vicinissimo all’impresa della sua vita, non sbaglia una mossa e tornerà in patria da eroe a prescindere dal risultato della finale.
Le pagelle della Croazia:
Livakovic 6,5 Poche, pochissime responsabilità sui tre gol argentini che non bastano a togliere merito ad un mondiale fantastico. Salva almeno altre due reti.
Juranovic 4,5 Appare fin troppo tenero sul contrasto che porta al 2-0 di Alvarez, ma in generale ci capisce poco per tutta la partita.
Lovren 4 Di tutto il reparto difensivo è il peggiore, tra errori di posizionamento e ritardi cronici negli interventi. Spento e spaesato, la controfigura del difensore visto contro il Brasile.
Gvardiol: 4,5 C’è chi ha dato la colpa alla maschera in titanio, c’è chi lo valuta tanti soldi in Premier e c’è chi ha visto la partita di ieri…
Sosa 4 Impalpabile come tutta la difesa, non riesce a mettere corpo e sostanza in nessuna cosa che prova a fare. Nemmeno su uno sconcertante tiro a metà del primo tempo che finisce non si sa dove. Dal 46° Orsic 4,5 Leggermente meno peggio.
Modric 5,5 Forse il voto è più di stima per un campione che chiude qui la sua avventura ai Campionati del Mondo. Inizia piuttosto bene ma dal momento dell’errore che dà origine all’azione del rigore, si perde esattamente come i compagni. Dal 81° Majer S.V.
Brozovic 5 Il suo compito è quello di dettare la manovra davanti alla difesa insieme a Modric, ma si sposta spesso su una delle due fasce, a sua scelta, proprio perché si pesta i piedi col pallone d’oro. È la sua fine e di quella della Croazia. Dal 50° Petkovic 5 Non è certo facile entrare in una partita come questa, ma almeno ci prova.
Kovacic 6 Non c’è ragione per non dargli la palma del migliore dei suoi insieme a Perisic. È il meno disordinato, prova a contenere la dilagante discesa degli avversari e lotta come un leone. Rimane in campo fino alla fine seppur ammonito al primo tempo.
Pasalic 4,5 Partita disastrosa che gli farà ricordare questo mondiale non nel modo migliore. Sbaglia quello che c’è da sbagliare e non riesce mai a vincere i duelli contro Mac Allister e Tagliafico. Dal 46° Vlasic 5,5 Tanto impegno e poco più.
Kramaric 4 Alzi la mano chi si ricorda di un suo tiro, una giocata positiva, un passaggio. Sempre chiuso da Otamendi e Romero che non gli lasciano vedere palla. Dal 72° Livaja S.V.
Perisic 6 tira un bel po’ di volte verso la porta avversaria, segnatamente in tre occasioni. Uno dei meno negativi, ma ieri serviva molto di più.
Dalic 4 Il voto, sia chiaro, fa capo esclusivamente ai suoi dettami tattici della partita di ieri nella quale perde nettamente il duello con il suo omologo. Ma per il resto trova una semifinale mondiale dopo la finale della campagna russa.