Inghilterra – Francia non concede appelli e i transalpini grazie al 2-1 volano in semifinale.
La squadra di Didier Deschamps insegue il sogno del bis mondiale, il terzo della loro storia e in semifinale è attesa da un “derby” con il Marocco che va oltre il calcio giocato.
L’uomo copertina non può che essere Olivier Giroud: l’attaccante del Milan è tornato in nazionale a fur di popolo ed eletto a titolare dopo l’infortunio di Benzema: incornata decisiva e inglesi al tappetto. Non smette mai di stupire il numero 9.
Dall’altra parte c’è l’ennesimo boccone amaro da ingoiare: l’Inghilterra dice ancora addio ad un trofeo non lontana da un traguardo. La formazione di Southgate negli ultimi 4 anni è andata sempre vicina al bersaglio, ma la maledizione continua.
Vediamo allora i voti e le pagelle di una serata a suo modo storica.
Le pagelle dell’Inghilterra
Pickford: Incerto sul vantaggio francese, si riscatta in parte con un paio di interventi all’altezza della situazione. Certo la macchia dell’1-0 pesa e non poco sull’economia del match. 5,5
Walker: Da maggiore copertura al reparto e come detto altre volte, il difensore del City agevola le sgropponate di Shaw sull’altro binario andando a formare una linea a tre. Ha un cliente scomodo come Mbappè, lo contiene più per demeriti del francese che per altro. 6
Stones: Partita fra molte luci e qualche ombra: in un paio di occasioni si perde in area Giroud che lo grazia. In generale conferma l’ottimo feeling con Maguire, fino ad uscire per infortunio. 6 (Dal 96′ Grealish: pochi istanti. SV).
Maguire: Fino al gol del 2-1 francese gioca una gara quasi perfetta e scheggia pure il palo di testa. Sulla rete di Giroud viene bruciato dal milanista e risulta anche sfortunato con la deviazione. 6
Shaw: Argina bene Dembele e si prende il solito lusso di attaccare sulla propria fascia. Meno preciso del solito, l’esterno dello United gioca una buona gara. 6,5
Henderson: Qualità e quantità come sempre. Un giocatore che quando non è martoriato dagli infortuni può sempre fare la differenza. Sfiora la rete. 6,5 (Dal 79′, Mount: pochi minuti, dove dimostra di meritate più spazio. 6)
Rice: Impressionante. Sembrano tre o quattro Rice in mezzo al campo, in realtà è uno solo. Avvia l’azione, spezza quella dei rivali, accorcia, ricuce, raddoppia e se potesse taglierebbe anche l’erba del terreno di gioco. Per distacco uno dei mediani più forti al mondo. 7.
Bellingham: 19 anni e uno spettacolo unico vederlo giocare. Se l’Inghilterra guadagna metri dopo l’1-0 francese lo deve soprattutto alle sue accelerate e ai guizzi di questo classe 2003. Meritava di più, ma gli inglesi possono dormire sonni tranquilli. 7
Saka: Si accende e si spegne con estrema facilità, ma quando dice di mettere il turbo sono sempre problemi per i suoi avversari. Sé trova continuità nel corso dei 90 minuti diventerà un top player assoluto. 6 (Dal 79′, Sterling: Gettato nella mischia troppo tardi. Sv)
Kane: Gioca una partita sopra la media e crea tanti problemi alla difesa francese. Apre varchi, calcia, realizza il primo rigore e poi manda alle stelle la palla del 2-2 sempre dagli 11 metri. Il voto è la media tra la prestazione e il penalty che costa l’eliminazione. 6
Foden: Stranamente non brilla. Il fortissimo giocatore del City stecca la gara contro la Francia e lascia pochi segni nel match. 5 (Dal 85′, Rashford: entra a giochi fatti, ma crea ugualmente un’occasione. 6)
Southgate: Se l’Inghilterra dal 2018 (o dal settembre 2016) ha cambiato pelle il merito è di questo allenatore. Il quale però arrivato al momento di sferrare il colpo decisivo manca sempre il KO finale. Braccino o altro? Ieri sera poteva sicuramente osare di più sull’1-1 quando la sua squadra stava mettendo nell’angolo nella Francia. Sterling, Mount, Rashford e il mai considerato Alexander-Arnold potevano essere gettati prima nella mischia. Ma con il senno di poi, è tutto più facile. Non ha ancora deciso se continuerà o meno. 6,5 complessivo.
Le pagelle della Francia
Lloris: Risponde alle critiche con almeno tre parate decisive e nell’unica sbavatura in uscita ci pensano i compagni. Il capitano supera l’esame. Promosso. 6,5
Kounde: Non si vede molto in fase offensiva, ma in compenso mette le briglie a Foden e gioca una gara di spessore. Non sarà eccessivamente vistoso, ma il suo lavoro lo svolge bene. Utile alla causa. 6
Varane: Serata non facile contro un attacco super potente, ma con esperienza e classe porta a casa la pagnotta. Sicurezza. 6,5
Upamecano: L’anello debole della difesa transalpina, almeno nella gara di ieri. Subisce le giocate di Kane e solo per centimetri non causa un rigore. Graziato per un intervento su Bellingham, si mostra insicuro e macchinoso. Incerto. 5
Theo Hernandez: Altra prestazione eccellente, dove ingaggia duelli contro chiunque si presenti dalle sue parti. Nel finale però rischia di rovinare tutto con uno sciocco fallo da rigore. Kane lo grazia, ma il voto in pagella porta i segni di questo fallo. 6
Tchouaméni: Segna il vantaggio con un gran tiro e aiutato dall’incertezza di Pickford. Per 60 minuti calamita ogni singolo pallone. Poi cala e anche la squadra risente della stanchezza del mediano del Real Madrid. Ma la prestazione resta eccellente. 7
Rabiot: Va ad intermittenza come le luci degli addobbi di Natale. Quando è in modalità on sembra un giocatore completamente differente da quello visto con la Juventus. Manca la continuità e si rivela intermittente. 5,5
Dembele: L’inizio appare arrembante, poi con il passare dei minuti esce di scena e lo toglie il suo allenatore. Spuntato. 5,5 (Dal 79′ Coman: pochi minuti per dare freschezza e brio. 6)
Griezmann: Un pò mediano, un pò trequartista gioca una gara superlativa. Attacca e difende, mescola qualità a quantità e sforna l’assist decisivo per il gol della vittoria. Rinato. 7,5
Mbappé: Ti aspetti sempre il massimo da lui. E il massimo contro l’Inghilterra non è arrivato. Certo quando riceve palla ha sempre tre uomini addosso, ma con gli inglesi si è spesso auto isolato. Ha sicuramente vissuto serate migliori sotto il profilo del rendimento. 5,5
Giroud: Non si ferma più questo eterno bomber. Gol pesante come un macigno che vale l’accesso alla semifinale: 4° rete nel mondiale, 53° centro in nazionale e uomo copertina. E la sensazione che possa essere ancora l’ago della bilancia. “Les jeux sont faits. Rien ne va plus”. 8
Didier Deschamps: Ha una macchina perfetta o quasi. Anche in mezzo alle difficoltà, i suoi uomini si dimostrano superiori alle avversità. Ha il merito di aver rilanciato Griezmann in un nuovo ruolo e quello di dare una seconda chance a Giroud. Ora mette nel mirino Pozzo per il secondo titolo iridato di fila. 7