In attesa del rush finale del Mondiale in Qatar, il Milan di Pioli non solo è tornato al lavoro, ma i Campioni di Italia in carica hanno raggiunto Dubai.
Una sorta di mini-ritiro di dieci giorni al caldo, per ritrovare la giusta condizione in vista della ripresa della Serie A, il prossimo 4 gennaio.
Così, mentre i rossoneri lavorano alacremente e in attesa del ritorno degli ultimi giocatori impegnati in terra qatariota, la società con Maldini e Massara in testa guarda con attenzione alla finestra di gennaio, per il calcio mercato.
Potrebbe arrivare il colpo pesante, per il club meneghino, complice il primo mercato ufficiale del neo numero 1 rossonero Cardinale: quest’ultimo sembra intenzionato a colmare le lacune della squadra, ma soprattutto a regalare alla tifoseria il colpo ad effetto.
Tutti gli indizi portano a Hakim Ziyech, fresco protagonista al mondiale con il Marocco e ormai ai saluti con il Chelsea.
Ma ci potrebbero essere altri movimenti. Vediamo nel dettaglio.
Da Londra a Milano, con la formula del prestito
Tutti gli indizi portano a Hakim Ziyech.
Non è una novità quella del feeling del Milan verso l’esterno d’attacco marocchino. Già in estate c’era stato un sondaggio per l’attuale giocatore del Chelsea, ma alla fine lo sforzo economico del Diavolo è stato fatto su Charles De Ketelaere.
Poco meno di sei mesi dopo, la situazione in casa londinese pare essere cambiata. Il marocchino, già ai margini del progetto Tuchel, non è entrato nelle grazie nemmeno di Potter che lo scorso settembre ha sostituito il tedesco sulla panchina dei Blues. Di conseguenza il giocatore ha chiesto la cessione.
Il club pare intenzionato ad assecondare la sua richiesta, per un doppio motivo: snellire la rosa da quei giocatori scontenti e in qualche modo alleggerire il monte stipendi.
In tutto questo Maldini e Massara sono alla finestra, come la scorsa estate, ma con un Cardinale in più. Il neo patron rossonero è davanti al primo mercato ufficiale con la società meneghina e rispetto al passato, pur mettendo i conti al primo posto, la borsa per gli acquisti appare più grande.
E da Casa Milan è già partita la richiesta ufficiale: prestito di 6 mesi, con obbligo di acquisto a 15 milioni di euro allo scoccare dell’1 luglio 2023. Dalla capitale inglese c’è stata apertura a questa richiesta del Milan, seppur ci sia da limare qualche aspetto. Ma l’intenzione del Chelsea è quella di accettare la proposta rossonera.
Nel caso si realizzasse l’operazione, sarebbe davvero un colpaccio quello del duo rossonero, considerando le qualità di Ziyech e l’utilità del 29enne come esterno di destra nello schieramento offensivo del Milan.
Oltre al Chelsea, c’è anche il gradimento del giocatore verso la destinazione meneghina. Dopo diversi mesi tra molte panchine e poco campo, Hakim Ziyech si sta rivelando come uno dei migliori giocatori del mondiale. Una forma del genere sarebbe un toccasana per una zona di campo, dove il Milan appare spesso in difficoltà, soprattutto a causa delle assenze.
Lo stesso ex Ajax, oltre a gradire la nuova destinazione, sarebbe disposto a ridursi l’ingaggio. Il Milan offre come tetto massimo uno stipendio di 4.5 milioni di euro netti a stagione. Almeno due milioni in meno di quanto il marocchino incassa al Chelsea. Ma pur di giocare Hakim Ziyech è disposto a rinunciare a cifre importanti.
Aspetti che potrebbero favorire il suo passaggio al Milan. Il giocatore in questo momento è con la testa rivolta al Mondiale, ma il suo agente lavora sotto traccia e le prossime settimane saranno quelle decisive per sbloccare l’operazione.
Sportiello, quasi alle firme
Non solo in ottica Gennaio 2023, il Milan lavora anche per la prossima stagione. Sembra fatta per l’ingaggio di Marco Sportiello. Il portiere dell’Atalanta a giugno va in scadenza con il club nerazzurro e dunque dall’1 gennaio può decidere il suo futuro senza interpellare l’attuale società.
Maldini e Massara hanno bisogno di inserire giocatori italiani nelle liste in ottica coppe europee e il portiere atalantino è il profilo ideale. Ovviamente al Milan sarebbe la riserva di Mike Maignan, ma eviterebbe il problema del conteggio dei giocatori del Bel Paese per le suddette liste.
Basti pensare che in questa stagione, il secondo portiere rossonero Tatarusanu era stato escluso dalla lista Champions a favore del terzo portiere Mirante, per il discorso della nazionalità. L’infortunio al portiere francese ha poi agevolato il reintegro nella lista dell’estremo difensore romeno.
Di conseguenza Sportiello cade come il cacio sui maccheroni per il Milan che potrebbe contare su un portiere di ottima esperienza (classe 1992) e abituato a fare da vice, ma pronto a lanciarsi nella mischia quando serve. Come è successo in stagione, con l’infortunio a Musso e lo stesso Sportiello decisivo tra i pali nerazzurri.
Per il Milan ci sarebbe solo da pagare l’ingaggio, con il costo del cartellino azzerato dall’uscita in scadenza di Sportiello dall’Atalanta.
Il No a Kessie, con una rosa da sfoltire
Le cronache degli ultimi giorni riportano di un ritorno di Frank Kessie verso il Milan.
L’ivoriano è praticamente un oggetto misterioso al Barcellona, dove subentra di volta in volta negli spezzoni finali delle gare. Xavi non lo vede, o comunque preferisce all’ex rossonero, come era prevedibile, Busquets, Gavi, Pedro e De Jong.
Il centrocampista della Costa d’Avorio è solo la quinta scelta e mai come in questa stagione, il campo lo sta vedendo con il contagocce.
Il suo agente è corso subito ai ripari, con Kessie che vorrebbe tornare al Milan, lì dove ha salutato lo scorso 22 maggio con la rete del 3-0 al Sassuolo nel giorno dello Scudetto. Pioli farebbe i salti di gioia nel recuperare l’ivoriano che garantisce maggior copertura.
Ma a quanto pare Maldini e Massara non sembrano essere dello stesso parere. Sia per gli innesti di Pobega e soprattutto del capitano dell’Under 21 belga Aster Vranckx che devono essere valorizzati dal Milan e sia per una questione di principio nei confronti di Kessie e del suo agente.
L’ex “presidente” avrebbe scelto il Barcellona, a parità di stipendio con il Milan, solo per agevolare un maggior guadagno del suo agente in ottica commissioni: quelle blaugrana nettamente più alte, rispetto al club meneghino.
Di conseguenza, davanti al ritorno dell’agente di Kessie a Casa Milan, Maldini e Massara hanno cortesemente declinato la richiesta.
Da un No in entrata a tre possibili uscite a Gennaio, visto che il Diavolo conta 28 giocatori in rosa, oltre ad alcuni primavera aggregati. Troppi nonostante i tre fronti su cui lottare.
La prima cessione è quella ormai scontata di Tiemoué Bakayoko fuori da diversi mesi dal progetto Milan, passando al prestito di Yacine Adli che dopo un ottimo pre-campionato è sparito dai radar di Pioli che lo ha pure escluso dalla lista Champions.
Il talento francese ha giocato pochissimo e la società vorrebbe mandarlo a mettere minutaggio in qualche altro lido, ma solo con la formula del prestito secco. Un bel mistero quello dell’ex Bordeaux che sembra pagare la sua anarchia tattica nei confronti di Stefano Pioli.
Infine, resta sempre come possibile uscita quella di Fodé Ballo-Touré. L’esterno sinistro di difesa è appena tornato dal Mondiale in Qatar giocato con la maglia del suo Senegal, mentre al Milan è oscurato dalla presenza di Theo Hernandez. Poche presenze e l’intenzione di giocarsi le sue chance lontano da San Siro.
Per sbloccare la partenza del senegalese, il Milan guarda con insistenza al terzino sinistro dell’Empoli Fabiano Parisi. Sul classe 2000 ci sono gli occhi di mezza serie A, grazie anche alla sua duttilità di agire come centrocampista. Maldini e Massara però hanno intrapreso i primi contatti con il presidente empolese Corsi già la scorsa estate.
Le prossime settimane saranno quelle decisive.