Secondo l’osservatorio del CIES, Inghilterra-Francia non sarà un semplice quarto di finale, ma un match tra la prima e la terza classificata tra le nazionali dalle rose più costose, in questo mondiale di Qatar 2022.
L’Inghilterra ha una rosa da 1,5 miliardi di euro, la Francia da 1,33 miliardi. Le due sono separate solo dal Brasile, la cui somma dei valori dei giocatori fa 1,45 miliardi. Pur sapendo quanto le valutazioni di mercato siano fluttuanti e aleatorie, e se non fosse così le carceri sarebbero piuttosto affollate da dirigenti sportivi italiani ed esteri, sono comunque cifre che qualcosa la dicono.
Inghilterra e Francia sono nazionali espressione di due diversi modi di esercitare egemonia, nel calcio. L’Inghilterra si è guadagnata lo status di mondo a parte, con una Premier League che ha nettamente surclassato tutte le altre principali leghe nazionali europee, e ciò ha avuto una ricaduta positiva anche sulla qualità dei vivai. La Francia invece è sempre più un esempio da seguire per la quantità e qualità dei continui talenti che sforna, ma si distacca da Spagna e Portogallo per alcune qualità contingenti.
Per le ragioni appena accennate, e per diverse altre ancora, Inghilterra-Francia non è garanzia di spettacolo, ma ha le migliori premesse possibili per diventarlo.
Inghilterra-Francia: le info utili
Quando si gioca?
Inghilterra-Francia si gioca sabato 10 dicembre alle ore 20 italiane, presso lo stadio Al Bayt di Al-Khor.
Dove vederla?
La partita sarà visibile su Rai 1, ovviamente in chiaro come tutte le gare del Mondiale Qatar 2022. Per quanto riguarda l’online, la partita sarà disponibile anche in diretta streaming sulla app e sul sito di RaiPlay.
I precedenti tra Inghilterra e Francia
Sono ben 31, i precedenti totali tra Inghilterra e Francia, ma sorprendentemente pochi di questi si sono giocati nelle grandi competizioni e nessuno nella fase a eliminazione diretta di un mondiale o europeo. Le due nazionali si sono incontrate 2 volte nella fase a gironi di un mondiale e due nella medesima fase di un europeo. Due vittorie inglesi nel mondiale (1966 e 1982), due pareggi nell’europeo (1992 e 2012). Dunque Inghilterra e Francia si incontrano nuovamente in un campionato del mondo dopo 40 anni, per la prima volta in un match a eliminazione diretta e con la Francia che attende ancora di battere i rivali per la prima volta in una grande competizione.
Le scelte dei c.t. e lo stato di forma
L’Inghilterra viene da un ottavo con il Senegal che si potrebbe tradurre onomatopeicamente con uno “STOMP!”, un poderoso pugno sbattuto sul tavolo. Una candidatura pesante quanto implicita per l’elite del calcio, per quell’ “It’s coming home” rimasto in gola a milioni di tifosi inglesi in una azzurrissima domenica di luglio. La prestazione è stata effettivamente solida, ma guardando in controluce si scorge qualche piccola smagliatura: i primi 20 minuti in cui Ismaila Sarr e compagni hanno fatto tremare la difesa britannica, e il cedimento di schianto del Senegal dopo il raddoppio inglese. Intendiamoci, i meriti dell’Inghilterra ci sono eccome, ma non vanno esaltati oltre il giusto. Foden si è dimostrato ancora una volta indispensabile per questa squadra, Bellingham è una gemma rara e Kane sa anche fare il comprimario. E a proposito di comprimari che ti fanno vincere, Jordan Henderson si conferma impareggiabile: anche a 32 anni, trovatemi 3 centrocampisti migliori di lui in Europa in quanto a mix di tecnica, fisicità e adattabilità a più ruoli.
Un altro Henderson potrebbe essere diventato Adrien Rabiot, che a questo mondiale sta ultimando la sua bizzarra trasformazione da oggetto misterioso-brutto anatroccolo a tuttofare indispensabile. Con il centrocampista juventino siamo passati a valutare la situazione della Francia di Deschamps, che ad onta dei mille infortunati eccellenti sembra sempre più forte. Certo in pochi potevano immaginare che la coppia Tchouameni–Rabiot desse così tante garanzie al CT che sogna un back to back riuscito soltanto a Vittorio Pozzo. Infatti solo 2 volte una nazionale è stata capace di vincere due mondiali consecutivi, ma il Brasile del 1958-1962 lo fece con due commissari tecnici differenti (Feola e Moreira).
Il rendimento del centrocampo è facilitato dal nuovo ruolo ritagliato da Deschamps su Antoine Griezmann, che scende a impostare e difendere come mai aveva fatto in carriera, sortendo il doppio vantaggio di aiutare il duo di centrocampo e liberare spazi per le sgroppate di Mbappe o per le incursioni sulle fasce a servire il più letale 36enne al mondo oggi, che risponde al nome di Olivier Giroud. E poi sì, c’è quel fenomeno di Mbappe che sembra scherzare con qualsiasi avversario gli si presenti davanti. Senza dimenticare l’utilità estrema di Ousmane Dembélé, che sembrava perso ed è stato recuperato al grande calcio. Al posto di Luke Shaw non saremmo tranquillissimi.
Le probabili formazioni di Inghilterra-Francia
- Inghilterra (4-3-3): Pickford; Walker, Stones, Maguire, Shaw; Rice, Henderson, Bellingham; Saka, Kane, Foden. C.T.: Gareth Southgate
- Francia (4-2-3-1): Lloris; Koundé, Varane, Upamecano, Theo Hernandez; Tchouameni, Rabiot; Dembélé, Griezmann, Mbappé; Giroud. C.T.: Didier Deschamps
Che partita dobbiamo attenderci
Sia per l’Inghilterra che per la Francia vale la considerazione che si tratterà del primo scoglio vero e proprio. E d’altra parte questo è un aspetto normale, in un torneo come un mondiale. Foden e Kane non troveranno opposizioni arrendevoli come agli ottavi, la difesa francese dovrà necessariamente registrarsi rispetto agli standard visti anche con la Polonia, seppure a risultato acquisito. E poi ci aspettiamo uno scontro titanico tra le coppie Henderson-Bellingham e Tchouameni-Rabiot. Trascinata dal suo centrocampo, l’Inghilterra ha vinto finora il 70% dei contrasti, ma gli avversari stavolta saranno di ben altra pasta, tecnicamente e fisicamente.
I duelli di reparto e individuali saranno cruciali (Shaw-Dembélé, Saka-Hernandez etc), ma in generale chi riuscirà a occupare la trequarti avversaria con maggior continuità sarà la probabile semifinalista.