Le improvvise dimissioni dell’intero consiglio d’amministrazione della Juventus hanno riportato improvvisamente sotto i riflettori le indagini che da mesi vengono portate avanti nei riguardi della società bianconera, verso le quali finora stranamente non era stato dato grande peso da parte delle testate giornalistiche, sportive e non.
Ma in cosa consistono le accuse e cosa rischia in concreto la Juve, dal punto di vista giudiziario e sportivo? Vediamo di mettere un po’ d’ordine nella vicenda e provare a prefigurarci qualche scenario possibile.
Quali sono le accuse nei confronti della Juventus
Le inchieste nei confronti della Juventus si concentrano fondamentalmente su due elementi: i soldi messi a bilancio come plusvalenze attraverso gli scambi di giovani giocatori con società compiacenti e il pagamento degli stipendi ai calciatori nel periodo di sospensione del campionato a causa del Covid-19, quando nonostante fosse stato dichiarato che i giocatori avessero rinunciato a 4 mensilità, 3 di queste sarebbero poi state versate “sottobanco” in altre forme e garantite attraverso delle scritture private non depositate presso gli organi competenti.
Fermo restando che è molto difficile dimostrare l’alterazione del valore dei giocatori nel caso di plusvalenze messe a bilancio (la valutazione di un giocatore non risponde a parametri oggettivi), anche se è successo nel caso di società come Chievo e Cesena, il problema principale riguarda il pagamento degli stipendi ricorrendo a società offshore, in maniera da nascondere le perdite.
I capi di accusa verso gli ormai ex-dirigenti bianconeri, dal punto di vista giudiziario, sono di falso in bilancio, false comunicazioni societarie, manipolazione del mercato e ostacolo alle autorità di pubblica vigilanza, a cui si è aggiunta anche l’accusa di aggiotaggio negli ultimi giorni, ovvero del tentativo di influenzare il mercato azionario attraverso false comunicazioni sull’andamento delle azione del club. Solo per quest’ultimo reato le pene possono arrivare anche a 12 anni di carcere.
Cosa rischia la Juve dal punto di vista sportivo
Al di là dell’inchiesta giudiziaria, dal punto di vista sportivo la Juve rischia delle pene simili, se non anche più pesanti, a quelle ricevute in occasione di “Calciopoli”. Oltre ai reati contestati, vi sono una serie di violazioni di norme borsistiche, societarie e sportive che impattano sul bilancio societario.
L’alterazione dei documenti di bilancio societari influisce direttamente sulla regolarità dell’iscrizione al campionato, per cui non si parla semplicemente di un’ammenda o di una penalizzazione in classifica, ma si può arrivare anche all’esclusione del campionato, alla retrocessione d’ufficio all’ultimo posto in classifica e anche alla revoca del titolo vinto nell’anno in questione.
L’inchiesta UEFA: cosa rischia la Juve in Europa
Nei confronti della Juventus è stata aperta un’inchiesta anche da parte degli organi della UEFA per chiarire se ci siano state violazioni al Fair Play Finanziario.
Al di là delle tensioni tra i bianconeri e i vertici del calcio europeo legate al fallimentare tentativo di creazione della Superlega, la Juventus ha in essere un Settlement Agreement con la UEFA che prevedeva alcune limitazioni alla rosa e sul mercato, oltre alla sospensione di una multa da 23 milioni, ridotta a 3,4 milioni a patto che i conti tornino a posto entro la stagione 2024-2025.
Se venisse dimostrata un’alterazione dolosa dei conti questo accordo andrebbe a decadere e sarebbero possibili ulteriori sanzioni. Si va da penalizzazioni e sospensione dei premi legati alle competizioni a limiti ancor più stringenti riguardo la composizione della rosa e al mercato, fino all’extrema ratio dell’esclusione della squadra dalle competizioni UEFA, anche dalla stagione in corso. La Juventus è attesa dal turno intermedio di Europa League contro il Nantes a metà febbraio, ma l’UEFA dovrebbe comunicare la propria decisione prima di maggio, in maniera di intervenire eventualmente prima delle semifinali.