Adesso è ufficiale: anche l’Italia è tra le 32 squadre che disputeranno la FIBA World Cup 2023 dal 25 agosto al 10 settembre del prossimo anno. Il verdetto è arrivato da Tbilisi, dove gli Azzurri hanno battuto i padroni di casa della Georgia all’ultimo respiro col punteggio di 84-85, strappando così il pass per il torneo iridato con due partite di anticipo. In una Tbilisi Arena strapiena e senza Nico Mannion espulso al 13esimo minuto, gli Azzurri hanno sfoderato una prestazione di altissimo livello.
C’è un’Italia arrembante che parte subito forte e senza alcuna esitazione: apre i giochi una tripla nientemeno che di Amedeo Tessitori, preludio alle 6 conclusioni Azzurre da dietro l’arco (su 11) nei primi dieci minuti. Due stoppate di Paul Biligha (su Shengelia e Andronikashvili) sono il miglior spot possibile per una difesa che concede il minimo indispensabile alla Georgia.
Il secondo quarto si apre con un colpo di scena, purtroppo negativo per l’Italia: dopo aver messo a segno la tripla del 19-27, al 3’ Nico Mannion colleziona un fallo tecnico per flopping, che sommato all’antisportivo del primo quarto si traduce in espulsione.
Nell’azione seguente Sanadze da tre pareggia i conti (27-27, 8-0) e la situazione sembra poter sfuggire di mano ai ragazzi di Pozzecco (tecnico anche a lui in occasione dell’espulsione di Mannion) ma così non è. Con grande carattere gli Azzurri reagiscono con la tripla di Spissu e il gioco da 3 di Capitan Biligha: nonostante tutto l’Italia c’è e non molla di un centimetro. Le triple di Ricci e McFadden mandano le squadre al riposo 40-43.
Una tripla di Petrucelli apre il secondo tempo, ancor più ruvido del primo. L’atmosfera si fa rovente man mano che la Georgia si avvicina agli Azzurri nel punteggio. Sul canestro di Shengelia, fino a quel momento silente, sale alto l’urlo della Tbilisi Arena: i padroni di casa passano in vantaggio 58-57. Provvidenziale la tripla di Baldasso, che spezza il ritmo georgiano e chiude la terza frazione sul +2 Italia (58-60).
Gli ultimi dieci minuti si aprono con Andronikashvili che pareggia e Shengelia che sorpassa con la tripla del 63-60. Le percentuali al tiro degli Azzurri non sono più quelle del primo tempo anche perché la stanchezza comincia a farsi sentire. Anche in questo frangente la squadra è presente mentalmente e prova a resistere.
Le due triple in fila di Berishvili fanno malissimo (74-69) ma quelle di Severini e Spissu sono ossigeno puro: l’Italia è -1 (76-75) con 1:48 da giocare. Pajola dalla lunetta firma il nuovo sorpasso e poi ci pensa di nuovo Spissu, tornato in formato Serbia: la sua ennesima tripla placa gli entusiasmi del palazzo e manda gli Azzurri sul +4 (76-80) con 1:10 sul cronometro. Shengelia da due spaventa ma la tripla di Ricci sembra quella che può chiudere i giochi. Niente affatto, l’ultimo colpo di coda georgiano porta la firma di Berishvili, che con l’ennesima tripla della sua serata riporta i suoi a -1 (84-85). L’ultima penetrazione di Shengelia è da brividi ma dopo un check degli arbitri che tiene tutti col fiato sospeso, può esplodere la festa.