Una viene dal miglior momento stagionale – quarto posto e pass ottenuto ai gironi di Europa League, anche se da seconda – l’altra dal peggiore – dopo una fase quasi magica dove sembrava riuscirle tutto: dal punto di vista del clima pre-partita, tra Roma e Lazio non sembra esserci storia: entusiasmo da una parte, depressione dall’altra.
Ma rimane il derby, la partita più imprevedibile e assurda dell’anno. 45.000 cuori giallorossi contro 15.000 cuori laziali, Mourinho contro Sarri e Roma contro Lazio: che lo spettacolo abbia inizio.
Roma Lazio in breve
Quando si gioca?
Il derby di Roma si giocherà allo Stadio Olimpico – chissà, forse per l’ultima volta (sponda Roma) –, calcio d’inizio alle 18.
L’arbitro: Daniele Orsato
L’arbitro della sfida sarà Daniele Orsato di Schio. Sono ben 36 le partite dei giallorossi arbitrate da Orsato, l’arbitro col numero più alto in Serie A. Il bilancio è omogeneo: 13 vittorie per la Roma, 11 sconfitte, 12 i pareggi. L’ultimo match vinto dai giallorossi con Orsato risale al 1 novembre 2020 contro la Fiorentina (2-0). Lo scorso anno, i tifosi della Roma lo ricorderanno, Orsato fu protagonista di un clamoroso errore allo Stadium contro la Juventus.
Il bilancio di Orsato coi biancocelesti è assai più confortante: delle 5 stracittadine arbitrate da Orsato, la Lazio ne ha vinte 3 e ne ha pareggiate due. Uno di questi match è proprio il famoso 26 maggio 2013 per l’assegnazione dei campioni della Coppa Italia.
L’ultimo derby diretto da Orsato risale al 15 gennaio 2021 (3-0 per la Lazio di Inzaghi).
Dove vedere il derby di Roma
Roma-Lazio verrà trasmessa in diretta tv e in esclusiva su DAZN.
Le probabili formazioni del derby romano
Mourinho sa che la Lazio, soprattutto senza Ciro Immobile, è una squadra che ama il fraseggio.
Per questo è lecito attendersi dallo Special One una formazione solida e pronta alle ripartenze veloci: da qui la scelta (assai probabile) di vedere insieme a Pellegrini e dietro Abraham (che deve sbloccarsi, e che l’anno scorso ne fece due alla Lazio al derby di ritorno) Nicolò Zaniolo, assoluto protagonista della remuntada giallorossa col Ludogorets di giovedì.
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Camara, Cristante, Zalewski; Zaniolo, Pellegrini; Abraham.
Sarri ripartirà dai titolari a disposizione, sapendo di dover fare a meno dei due giocatori più forti: Immobile e Sergej Milinkovic-Savic.
Dietro nessun ritocco – Casale è favorito su Patric. A centrocampo insieme a Cataldi, Vecino e Luis Alberto, che torna titolare – l’ultima era stata contro la Salernitana.
Davanti trio iper-tecnico ma anche molto poco fisico (un fattore che potrebbe incidere contro una difesa, quella della Roma, altamente strutturata sotto questo profilo): Pedro, Felipe Anderson e Zaccagni, che giocherà il primo derby della sua carriera domenica.
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic; Vecino, Cataldi, Luis Alberto; Pedro, Felipe Anderson, Zaccagni.
I precedenti tra le due squadre
- 156 derby totali tra le due compagini in Serie A
- 56 le vittorie della Roma, che ha segnato 198 gol in tutto
- 40 quelle della Lazio, che ne ha segnati 154
- 60 i pareggi
- 78 derby totali in casa della Roma
- 31 vittorie, totale di 103 gol fatti
- 33 pareggi
- 14 sconfitte, con 65 gol subiti in totale
Roma e Lazio: statistiche a confronto
La Roma non prende gol nei derby per due partite consecutive dalla stagione 2013/14, quando l’allenatore dei giallorossi era Rudi Garcia (primi due derby sotto la gestione dell’allenatore francese).
La Lazio non vuole sfatare una statistica: ha infatti vinto gli ultimi due derby contro la Roma giocati nel girone d’andata, segnando sempre tre gol. Solo una volta nella sua storia la Lazio ha raggiunto questo traguardo nei derby, ma in quell’occasione le sfide non erano in stagioni consecutive (1949/50, 1950/51, 1952/53), a causa della retrocessione della Roma in B.
I giallorossi si faranno però forti di una statistica davvero intrigante: la Roma infatti, nei derby giocati in casa, ha perso solo due delle ultime 24 sfide (14 vittorie, 8 pareggi per il resto): 1-2 nel marzo del 2012 e 1-3 nell’aprile del 2017. Nelle ultime cinque partite giocate in casa, la Roma ha vinto quattro volte pareggiando in un solo caso (1-1 nella stagione 19/20). In quell’occasione, non si registrarono espulsi né da una parte né dall’altra. Una rarità se pensiamo al dato su questa statistica nei derby romani: la partita con più rossi in Serie A – 35 espulsioni in 56 incontri; nelle ultime sei, la tendenza è stata parzialmente invertita con un solo espulso (Acerbi, 15 maggio 2021).
Un altro dato, sui calciatori italiani e i giovani, interessa questo derby: Cristian Volpato, talentissimo giallorosso, ne è lo specchio ideale. Il baby-fenomeno della Roma, infatti, è il più giovane (2003) ad aver segnato almeno un gol e fornito almeno un assist in questa Serie A: domenica avrà 18 anni e 356 giorni, trovando il gol diventerebbe il secondo più giovane marcatore assoluto nel derby di Roma piazzandosi tra Fausto Landini (18 anni e 89 giorni) e Amadeo Amedei (19 anni e 121 giorni).
Il derby purtroppo non vedrà protagonista – a meno di miracoli – Ciro Immobile, che è a soli due gol dal miglior marcatore della Lazio nei derby (Piola con 6) e Rocchi (con 5). In ogni caso, c’è tanta Italia come dicevamo in questo derby.
Solo il Monza con 6 ha mandato in gol più italiani della Roma; la Lazio ne ha tre, ma due di questi sono i migliori marcatori nell’attuale Serie A (Immobile con 6, Zaccagni con 5 come Barella).
Uscendo fuori dalle stats relative ai calciatori del Belpaese, peserà senz’altro per Sarri la squalifica di Sergej Milinkovic-Savic. Il serbo, vicecapitano e leader tecnico dei biancocelesti, ha saltato una sola gara sotto la guida del Comandante toscano da quando questi allena la Lazio (contro il Sassuolo il 12 dicembre 2021, sempre per squalifica: partita finita 2-1 per i neroverdi).
Che derby attendersi
Mourinho sa benissimo come mettere in crisi la Lazio.
Aggressività dalla metà campo in su, attesa dalla metà campo in giù. L’assenza di Milinkovic toglie ai biancocelesti un’alternativa spesso risolutiva nei derby del passato – compreso quello finito 3-2 nel primo Sarri vs Mou dello scorso anno: la palla alta sulla pressione avversaria.
È vero, c’è Vecino, ma c’è letteralmente solo lui a superare il metro e 85 cm per la Lazio dal centrocampo in su domenica.
La fisicità farà senz’altro la differenza, soprattutto in una sfida dove il cuore e il coraggio, la determinazione e la tenacia agonistica contano più di qualsiasi altra cosa.
La Lazio, insomma, dovrà fraseggiare con enorme qualità se vuole sperare di eludere la furia giallorossa, pronta a ripartire – in egual misura – con un trio d’attacco da far paura a qualunque squadra (nonostante l’assenza di Dybala).