Pensi al Milan e poi al Monza, chi vien fuori con il suo sorriso e la cravatta gialla? Certo: Adriano Galliani. Una vita in biancorosso, un’altra in rossonero, una nuova – ha detto lui: l’ultima – avventura nella squadra della sua città, che ha portato per la prima volta nella sua storia in Serie A. Un regalo enorme, quello che si è fatto il Geometra, con l’aiuto dell’uomo di cui ha sempre guardato le spalle: Silvio Berlusconi.
Vecchio e nuovo, nuovo e vecchio: si mischiano in questa giornata incredibile di Serie A TIM, che evoca ricordi ma allo stesso tempo deve badare parecchio al presente, perché entrambe le squadre sono nel pieno di una rimonta, con l’obiettivo di tornare a stupire. Dopo un momento complicato, sotto la guida di Palladino (subentrato a Stroppa), il Monza sta dando continuità e ora guarda parecchie squadre dall’alto verso il basso; il Milan si è complicato la vita in Champions, ma in campionato viaggia a velocità di crociera. Solo Napoli e Atalanta vanno più forte: ma c’è tutto il tempo per riprenderli.
Milan-Monza in breve
- Quando si gioca: 22 ottobre 2022, alle ore 18.00.
- Dove si gioca: Stadio Giuseppe Meazza, Milano.
- Arbitro: Sozza.
- Dove vederla: DAZN
- Probabile formazione Milan (4-2-3-1): Tatarusanu, Kalulu, Gabbia, Tomori, Hernandez, Bennacer, Tonali, Messias, Diaz, Leao, Giroud.
- Probabile formazione Monza (3-4-2-1): Di Gregorio, Marlon, Pablo Marì, Izzo, Ciurria, Barberis, Sensi, Carlos Augusto, Pessina, Caprari, Gytkjaer.
I precedenti tra le squadre
- Partite totali: 11
- Vittorie Milan: 10
- Pareggi: 0
- Vittorie Monza: 1
- Gol Milan: 25
- Gol Monza: 5
Non è chiaramente la prima volta che Monza e Milan si ritrovano di fronte, ma è certamente un debutto in Serie A, dove la squadra brianzola non era mai stata prima di questa stagione: Va ribadito: è il vanto di casa Berlusconi e di casa Galliani, che sognano la grande beffa verso il loro gloriosissimo passato. Va da sé: le due squadre si sono affrontate soltanto in Coppa Italia e per quattro volte in Serie B: era il 1980 ed era pure il 1982-1983, anni in cui i rossoneri provavano a risalire verso l’olimpo del calcio. Beh, qualche anno più tardi avrebbero imparato a rivincere tutto.
Sono passati però 35 anni dall’ultimo incontro tra le due squadre: Coppa Italia, girone 2, al Brianteo è il 30 agosto del 1987, Mike Tyson è appena diventato campione dei pesi massimi, e sul ring della Brianza inizia a esserci una classica del calcio lombardo. Da una parte il Monza di Frosio, con Casiraghi in attacco e Brioschi in difesa; dall’altra la squadra di Sacchi, nella sua purezza, con Van Basten e Gullit in attacco. Ecco: basta Marco, una doppietta, una rete al 12′ e l’altra all’83’.
Lo storico naturalmente recita rossonero: su 11 partite, 10 sono state portate via con agilità dal Milan. Eppure il Monza, una partita, proprio una, l’ha pure vinta. Coppa Italia 1964-1965: primo turno. Al Brianteo, i padroni di casa affrontano la squadra di Liedholm, con Trapattoni a centrocampo, Gigi Radice in difesa, il talento di Giovanni Lodetta a guidare tutti. Dopo 12 minuti segna Mario David per i rossoneri, al 56′ la risposta monzese con Melonari, che manda le squadre ai supplementari. Minuto 99: mentre i rossoneri spingono, la zampata è invece monzese. Ancora Melonari, per quella che resta una vittoria assolutamente storica, nonché unica.
Statistiche a confronto
Ma come sta andando, questo Milan? Analizzando i numeri, il volume offensivo è rimasto pressoché invariato rispetto alla scorsa stagione: 20 reti segnate in campionato in 10 partite, appena 7 quelli subiti. Pioli ha tra le mani una squadra da 176 tiri totali, di questi 50 addirittura in porta. Quasi la metà vanno in rete, mentre si potrebbe migliorare sul possesso palla, che resta 26’55” di media per partita. Se Pioli è sempre più on fire, è pure decisivo tra un tempo e l’altro: i rossoneri segnano più di tutti nel primo quarto d’ora della ripresa, ben il 25% della produzione offensiva è arrivata in quell’intervallo di tempo.
Tre vittorie su tre per il Monza di Palladino, chiamato in fretta e furia dopo le difficioltà di Stroppa, che pure aveva portato i brianzoli in Serie A. Oh: sta migliorando a vista d’occhio la squadra biancorossa, e a dirlo non sono soltanto i nove punti accumulati in qualche settimana. Deve solo tenere duro nei momenti concitati dei match, questo sì: il Monza prende tanti gol tra il 30′ e il 45′ (ben 5 su 15) e resta una squadra che fa del possesso palla la sua arma (30 minuti di media per partita). Servono più gol: finora ne sono arrivati 9 in 10 partite.
Gli stati di forma e l’analisi della partita
Pioli non dovrebbe avere ancora a disposizione Mike Maignan, arruolabile dalla prossima partita di campionato: lo sostituirà ancora Tatarusanu. Out ancora Kjaer, così come De Ketelaere, entrambi sono vicini al rientro. Sarà ancora Diaz a vestirsi da numero 10 alle spalle di Giroud, confermato Gabbia (più di Thiaw) al centro della difesa nonostante la prova con il Verona.
Rovella è squalificato, e allora sarà Barberis a prendere il suo posto, con Sensi confermato al suo fianco. Per il resto, tutti disponibili per il mister Palladino, che preferisce ancora Gytkjaer a Petagna, oltre naturalmente al sorpasso nelle gerarchie di Ciurria su Birindelli.
Le probabili formazioni di Milan-Monza
Milan (4-2-3-1): Tatarusanu, Kalulu, Gabbia, Tomori, Hernandez, Bennacer, Tonali, Messias, Diaz, Leao, Giroud.
Monza (3-4-2-1): Di Gregorio, Marlon, Pablo Marì, Izzo, Ciurria, Barberis, Sensi, Carlos Augusto, Pessina, Caprari, Gytkjaer.
Milan: obiettivo primo posto
Il Milan è reduce da 3 vittorie consecutive in campionato, quattro se contiamo le ultime cinque gare di Serie A. Sta bene, a prescindere dai mal di pancia europei, e vuole ridurre il gap con Atalanta (a 1 punto) e Napoli (a 3 lunghezze). Leao ha dimostrato di poter trascinare ancora una volta, ma Pioli si affida come sempre al gruppo per superare tutte le complicazioni.
Monza: un’occasione storica
KO nell’ultima giornata con l’Empoli, ma quanto scritto prima non si cancella: resta un buon periodo per il Monza, che arriva con la forma e la mentalità giusta a questa partita con il Milan. L’ambizione è naturalmente giocarsela, pur consapevoli del fascino che può avere uno stadio come San Siro. Sugli spalti ci sarà l’alta dirigenza, per quella che rappresenta un’occasione storica. E un tuffo nel passato per tanti tifosi rossoneri…