Ancora una volta, come era già accaduto in passato e – senza andare troppo lontano nel tempo – anche lo scorso anno, è la Roma il vero, grande e pericolosissimo ostacolo ai sogni di gloria del Napoli.
Qualcuno dei più attenti se lo ricorderà: nel corso dell’ultimo campionato, il Napoli di Spalletti aveva iniziato addirittura meglio dell’attuale stagione, portando a casa otto vittorie su otto partite a disposizione. Alla nona, il Napoli era volato all’Olimpico in casa della Roma, che aveva fermato i partenopei sullo 0-0. Un incubo che aveva già avuto un precedente simile sotto la gestione Sarri (1-3 della Roma a Napoli in quel caso, nell’ottobre del 2016).
Il Napoli ha iniziato alla grande la stagione. È prima da sola a 26 punti, due lunghezze di distanza dall’Atalanta e tre dal Milan, nonché quattro proprio dalla Roma quarta – che in un sol colpo, vincendo a Marassi lunedì sera, ha scavalcato Udinese e Lazio, affrontatesi domenica alle 15 (0-0).
Mourinho ha parlato di “squadra poco considerata”, ma la Roma è lì con merito. È solida, arcigna, e pur avendo perso due dei principali interpreti (Wijnaldum a centrocampo e Dybala in attacco) può contare su una classifica che premia al momento l’attenzione in fase difensiva dei giallorossi (9 gol subiti, gli stessi del Napoli).
Che partita bisogna attendersi?
Roma-Napoli: le info utili
Quando si gioca?
Roma-Napoli è prevista per Domenica 23 Ottobre alle ore 20:45 allo stadio Olimpico di Roma.
Dove vederla?
La partita sarà visibile come tutte le gare di campionato sull’app DAZN.
L’arbitro di Roma-Napoli
Ad arbitrare è stato chiamato (con una scelta praticamente obbligata) Massimiliano Irrati che sarà coadiuvato da Lo Cicero e Tolfo con 4° uomo Manganiello. Al Var ci saranno Di Paolo e Passeri.
Le probabili formazioni di Roma Napoli
Mourinho deve fare a meno di Dybala e dell’ormai lungodegente Wijnaldum, quindi le scelte sono quasi obbligate: spazio a Pellegrini e Zaniolo in supporto ad Abraham davanti, e Cristante a centrocampo a giostrare con Matic. Detto dell’intoccabile trio difensivo i dubbi sono sulle fasce: dai ballottaggi dovrebbero uscire vincenti i nomi di Karsdorp e Spinazzola.
Per Spalletti che torna nel “suo” Olimpico invece le uniche vere assenze di rilievo sono quelle di Rrahmani e Anguissa per cui l’appuntamento è al 2023. Ritorna dal 1′ Osimhen al centro dell’attacco e ci si attende l’alternanza tra Politano e Lozano sulla fascia destra.
Roma (3-4-2-1); Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, Zaniolo; Abraham.
Napoli (4-3-3); Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Kim, Mario Rui; Ndombele, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia.
I precedenti di Roma-Napoli
I precedenti del Derby del Sole in Serie A ammontano a 150 partite: 52 vittorie della Roma e 46 del Napoli, al netto di 52 pareggi. Il Napoli ha però giocato contro la Roma in tre competizioni (due oltre la citata Serie A) per un totale di 172 partite.
Anche qui, il bilancio premia i giallorossi con 65 vittorie contro le 51 partenopee: 56 i pareggi complessivi.
Interessante anche il dato offensivo delle due squadre. In 150 partite di Serie A, il Napoli ha segnato 173 gol, contro le 191 dei giallorossi. Sono numeri abbastanza bassi, che testimoniano una grande tensione tra le due squadre, rispecchiata anche dai due pareggi avari di reti dell’ultima stagione: 0-0 all’Olimpico e 1-1 a Napoli (il primo pareggio arrestò la marcia del Napoli, il secondo frenò definitivamente la corsa al titolo dei ragazzi di Spalletti).
Interessante, a proposito dell’allenatore toscano, anche il dato sui precedenti con Mourinho. Nei 5 precedenti registrati, Mou ha avuto sempre la meglio con 3 vittorie e 2 pareggi complessivi. Ciò che fa di Mourinho, per Spalletti, un’autentica bestia nera.
Contro le big, finora, la Roma ha perso contro l’Atalanta, ha vinto contro l’Inter e pareggiato contro la Juventus. Il Napoli ha vinto col Milan e con la Lazio, ma le mancano ancora gli scontri diretti con Atalanta, Inter e Juventus – senza contare ovviamente la sfida alla Roma di Mourinho.
Roma e Napoli: statistiche a confronto
Il rendimento del Napoli in trasferta quest’anno è confortante a dir poco con 6 vittorie e 1 pareggio in 7 incontri totali calcolando anche le sfide di Champions League.
Merito soprattutto di una fase offensiva che non cambia il proprio imprinting a seconda dell’avversario, tutt’altro. Due numeri su tutti lo testimoniano. Il Napoli ha segnato 7 gol con giocatori subentrati in questa Serie A, più di qualsiasi altra squadra nei cinque maggiori campionati europei.
Soprattutto, con il gol del pareggio di Juan Jesus contro il Bologna (sfida poi finita 3-2 per il Napoli) i partenopei hanno portato a 15 gli uomini a segno considerando tutte le competizioni. Anche in questo caso parliamo di un record nella stagione in corso nei top cinque campionati europei. In Serie A il Napoli ha segnato 25 reti, quattro in più del secondo miglior attacco (la Lazio con 21). Buona parte di questo bottino si deve al talento smisurato di Kvaratskhelia, che è arrivato a quota 13 in stagione tra gol (7) e assist (6).
Più di un dato interessante però riguarda anche la Roma di Mourinho. Dalla stagione 17/18 Lorenzo Pellegrini ha sempre partecipato ad almeno cinque reti in Serie A (un gol e quattro assist nel 2022/23): tra i centrocampisti, il capitano della Roma ha fatto peggio solo di Zielinski e Milikovic-Savic (che mettono a segno questo mini-record da 6 stagioni).
Il gol su rigore del capitano della Roma è un bel segnale per Mou, che però deve fare i conti con l’assenza di Dybala – trascinatore tecnico dell’attacco – e i pochi gol di Abraham (in crisi nera) e Belotti (in rete però in Europa col Betis e in casa con l’Helsinki).
La Roma viene da 3 vittorie consecutive: 9 punti con un clean-sheet che mancava dal 30 agosto e appena 5 reti fatte. Pochi gol, dunque, ma di peso: ogni marcatura ha generato 1.8 punti negli ultimi 270 minuti di Serie A, 1.7 punti in 10 giornate con 13 totali. L’unica vittoria con più di un gol di scarto risale al match casalingo contro il Monza in avvio di campionato.
Quale partita attendersi?
Al netto di quanto abbiamo detto, è chiaro che la Roma dovrà fare non solo una grande partita a livello di applicazione, ma anche a livello offensivo: se vuole vincere contro il Napoli, deve sfruttare meglio le occasioni che gli capiteranno – la Roma ha la più bassa conversione tra xGoal e Goal fatti del campionato. Dietro, poi, non potrà sbagliare. Se la Roma va sotto, difficilmente recupera. Quest’anno è andata sotto 5 volte: solo in un caso ha ribaltato il risultato (contro l’Inter).
Senz’altro, l’idea di Mourinho sarà quella di segnare per primo (magari da corner, dove i giallorossi rappresentano l’élite del nostro campionato insieme all’Udinese) per poi difendersi – un po’ come fatto anche contro la Sampdoria di Stankovic.
Il Napoli dal canto suo farà la solita partita, sapendo di poter contare anche su una qualificazione Champions già ottenuta con due turni d’anticipo. L’ostacolo rappresentato dai giallorossi non è cosa di poco conto, tutt’altro. Ma gli uomini di Spalletti al momento producono tanto, sono in fiducia e hanno anche ritrovato la presenza in attacco di Osimhen.
Dall’altra parte, Mourinho si attende il riscatto di Tammy Abraham.