L’Inter di Simone Inzaghi si è risollevata dal baratro con una grande prestazione contro il Barcellona, ma ora deve staccarsi di dosso l’etichetta di squadra “pazza” e fare risultato in casa di un Sassuolo che sta trovando la propria identità e che sta facendo fruttare i nuovi arrivi in fase offensiva.
Sassuolo-Inter in breve
- Quando si gioca: Sabato 8 Ottobre ore 15:00
- Dove si gioca: Mapei Stadium – Città del Tricolore, Reggio Emilia
- Arbitro: Simone Sozza
- Dove vederla: DAZN in streaming live e on demand
- Probabile formazione Sassuolo: (4-3-3) Consigli; Toljan, Erlic, Ferrari, Rogerio; Frattesi, Lopez, Thorstvedt; Laurientié, Pinamonti, Ceide
- Probabile formazione Inter: (3-5-2) Handanovic; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Calhanoglu, Gosens; Lautaro, Dzeko
Sassuolo-Inter: i precedenti
Nonostante si sia giocata per la prima volta nel 2013, la sfida tra Sassuolo e Inter è diventata in breve tempo un appuntamento guardato con una certa apprensione dai tifosi nerazzurri. Dopo le prime roboanti vittorie ottenute dall’Inter infatti (due 7-0 nelle prime tre partite), gli emiliani hanno spesso e volentieri ottenuto vittorie impreviste che quasi con regolarità hanno compromesso la stagione interista.
L’ultima proprio a San Siro lo scorso 20 febbraio, uno 0-2 firmato da Giacomo Raspadori e Gianluca Scamacca che per l’Inter significò il mancato controsorpasso in vetta al Milan e con il senno di poi è costato il titolo ai nerazzuri.
Nell’ultima trasferta a Reggio Emilia però gli emiliani si fecero recuperare il vantaggio iniziale siglato da Domenico Berardi su rigore (il suo 7° centro ai nerazzurri) grazie ai gol di Edin Dzeko e Lautaro Martinez (4 gol in carriera al Sassuolo, come Romelu Lukaku).
Queste due partite sono state anche le uniche occasioni in cui Alessio Dionisi ha affrontato l’Inter e Simone Inzaghi. L’allenatore nerazzurro invece vanta 12 precedenti contro il Sassuolo, con un bilancio di 7 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte.
Sassuolo e Inter, statistiche a confronto
Appaiate a quota 12 punti in classifica, il Sassuolo ha un leggero vantaggio nella differenza reti, +2 contro +1.
Le 5 reti messe a segno nell’ultimo turno contro la Salernitana hanno sicuramente impattato questa statistica, ma c’è da dire che i neroverdi hanno collezionato finora ben 5 partite senza incassare gol (3 vittorie e 2 pareggi per 0-0).
La tenuta difensiva invece è invece il maggior problema dell’Inter, che ha perso fin troppi punti in questo primo scorcio di stagione a causa di disattenzione difensive, e che solo in 2 occasioni è riuscita a mantenere inviolata la porta di Handanovic (nelle vittorie casalinghe con Spezia e Torino).
Il totale di reti incassate dai nerazzurri (13) la rendono la peggior difesa tra le prime 15 squadre della classifica, alla pari della Salernitana, e vanificano i 14 gol realizzati tanto che, tra le 8 squadre che precedono l’Inter in classifica, 4 squadre hanno segnato meno. Tra queste appunto anche il Sassuolo, che delle sue 10 reti totali ne ha messe a segno la metà solo nell’ultimo turno, come citato prima.
Sassuolo-Inter: probabili formazioni e stato di forma
L’attacco del Sassuolo è stato sicuramente rivoluzionato in questo inizio di stagione: alle cessioni di Raspadori e Scamacca si sono aggiunti gli infortuni di Hamed Junior Traoré, Gregoire Defrel e Domenico Berardi, che hanno di fatto completamente azzerato il reparto offensivo della scorsa stagione lasciando il campo a tutti i nuovi acquisti.
Dionisi potrebbe ritrovare il capitano Berardi, ma per non più di uno scampolo di partita. Esterni d’attacco quindi Armand Laurientié, che tanto bene ha fatto contro la Salernitana trovando la sua prima rete in neroverde, e Emil Ceide (l’alternativa è l’avanzamento di Kyriakopoulos), mentre al centro dell’attacco l’ex di turno Andrea Pinamonti è in vantaggio sull’uruguaiano Augustin Alvarez.
Centrocampo con Maxime Lopez in regia coaudiuvato da Davide Frattesi e Kristian Thorstvedt (altro giocatore in grande crescita, anche lui a segno contro la Salernitana). Sulle fasce l’indisponibilità di Mert Muldor costringe Jeremy Toljan agli straordinari, mentre sulla sinistra Rogerio è in vantaggio su Marchizza e Kyriakopoulos.
Davanti alla porta di Andrea Consigli coppia difensiva formata da Martin Erlic e Gian Marco Ferrari.
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Toljan, Erlic, Ferrari, Rogerio; Frattesi, Lopez, Thorstvedt; Laurientié, Pinamonti, Ceide
La vittoria contro il Barcellona è stata un’iniezione di morale a dir poco necessaria per l’ambiente nerazzurro, che ha finalmente rivisto una squadra compatta e concentrata come non si vedeva dalla scorsa stagione.
Il successo però ha rinfocolato una delle questioni più delicate che ha animato le discussioni sulle scelte di Simone Inzaghi finora: il ruolo del capitano Samir Handanovic. Ormai sono troppi i gol presi in cui c’è la responsabilità diretta dello sloveno, e il suo sostituto in Champions League André Onana, nonostante qualche leggera incertezza, ha già collezionato 2 partite a reti inviolate e più in generale con la sua reattività e mobilità all’interno dell’area di rigore sembra dare maggior sicurezza a tutto il reparto.
Tutto il terzetto difensivo sceso in campo contro il Barça è infatti sembrato nuovamente quello, eccelso, della scorsa stagione: un Milan Skriniar con la fascia di capitano attento e spesso “invalicabile” (a breve dovrebbero poi esserci i primi incontri per il rinnovo del contratto), uno Stefan de Vrij a cui solo i crampi hanno impedito di giocare 90 minuti a livelli che non si vedevano da più di un anno e un Alessandro Bastoni rinfrancato dal continuo supporto di Federico Dimarco e Henrikh Mkhitaryan, bravissimi a scalare in copertura e ad offrire linee di passaggio per le uscite di palla.
Non è però facile costringere alla panchina il capitano e leader dello spogliatoio, quindi probabilmente ancora fino alla fine della fase a gironi di Champions potremo vedere un’alternanza “scientifica” tra i pali. Per inciso, gli altri portieri Alex Cordaz e Gabriel Brazao sono alle prese con lunghi infortuni al ginocchio, quindi è stato aggregato in maniera praticamente permanente il diciottenne greco Nikolaos Botis.
Non si dovrebbe riproporre nemmeno il fortunato esperimento di Hakan Calhanoglu mediano davanti alla difesa al posto dell’infortunato Marcelo Brozovic: il turco è in ballottaggio con Mkhitaryan per il ruolo di mezzala sinistra, con Kristjan Asllani in cabina di regia come contro la Roma. Inamovibile Nicolò Barella sul centrodestra in mezzo al campo, si cambia sulle fasce: Denzel Dumfries prende il posto di Matteo Darmian a destra, mentre a sinistra Robin Gosens potrebbe avere una nuova chance da titolare, concedendo un po’ di respiro a Federico Di Marco che tra Nazionale e Inter non si è mai fermato nell’ultimo mese.
In difesa Francesco Acerbi dovrebbe prendere il posto di de Vrij, mentre in attacco si registra l’infortunio di Joaquin Correa (fuori una decina di giorni per un fastidio al ginocchio destro), con Romelu Lukaku sulla via del recupero ma che punta il match di Barcellona per il rientro: scelta obbligata quindi, con Lautaro Martinez e Edin Dzeko e il giovane trequartista Valentin Carboni come unica alternativa offensiva.
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Calhanoglu, Gosens; Lautaro, Dzeko