Come già abbondantemente anticipato anche sulle nostre pagine, il Campionato Italiano di pallacanestro, sta per aprire i battenti di una stagione che vedrà con ogni probabilità protagoniste le solite corazzate Milano e Bologna, chiamate a fare bella figura nell’ambito dei rispettivi impegni, che, quest’anno, saranno i medesimi.
Ma anche se partono decisamente avanti rispetto alle altre, non solo Olimpia e Virtus proveranno a mettere le mani sullo scudetto.
Ci sono tutta una serie di compagini che potrebbero dare loro filo da torcere, anche in virtù di una campagna acquisti che ha portato alcuni prospetti italiani nei roster delle stesse, per aggiungere qualità e provare a fare la differenza nel torneo.
Ne abbiamo scelto 5. Eccoli.
Matteo Spagnolo-Trento
Il giovane playmaker brindisino, è da tempo uno dei giocatori indicati dagli addetti al lavori, come vero e proprio prototipo del regista cestistico del futuro. La definizione sembra un po’ datata, ma nel basket moderno l’evoluzione è talmente frenetica che anche la distinzione tra Guardie, Ali e Centro, sembra essere superata.
Il pugliese, classe 2003, è stato scelto da Minnesota nell’ultimo draft NBA alla 58, ma per raggiungere Gobert e Towns, Spagnolo dovrà attendere almeno un’altra stagione, alla luce dell’accordo con l’Aquila Trento che ne ha acquisito i servigi dopo la retrocessione con Cremona della passata stagione, in prestito dal Real Madrid.
Con la Dolomiti Energia giocherà l’EuroCup vinta l’anno scorso dalla Virtus, un vero e proprio banco di prova per un percorso di maturità che certamente servirà al playmaker in ottica Minneapolis.
Inoltre, con giocatori del calibro di Forray e Flaccadori, le sue prestazioni non possono che migliorare.
Bruno Mascolo-Brindisi
Non partirà con ogni probabilità nel quintetto disegnato da Vitucci, ma è stato proprio il coach di Brindisi a volere a tutti i costi la Point Guard che così bene ha fatto a Tortona la scorsa stagione.
Parliamo di Bruno Mascolo, talento, soprattutto offensivo, che potrebbe risolvere alcuni problemi alla Happy Casa, in quelle partite durante le quali c’è bisogno di uno scossone vero per provare a mettere a referto il parziale decisivo, o recuperare situazioni scabrose.
Il dinamismo e le scelte pulite della guardia di Castellammare di Stabia, serviranno di certo a Brindisi per tornare a splendere.
Daniel Hackett-Virtus Bologna
Dopo l’apprensione dei tifosi Virtus, in seguito alle voci dell’infortunio di Daniel Hackett, che sembrerebbe riassorbito in vista dell’esordio stagionale delle V-Nere in Supercoppa contro l’Olimpia, la Guardia virtussina è pronta ad affrontare una stagione che dovrebbe vederlo definitivamente prendere per mano la squadra in cabina di regia.
Arrivato a Bologna a metà della scorsa stagione dal CSKA di Mosca, il cui roster è stato spolpato all’indomani della guerra in Ucraina, Hackett si è calato nella realtà bolognese dando un’impronta praticamente decisiva per la conquista della Eurocup da parte della squadra di Zanetti.
Ciò ha permesso alla PG di Forlimpopoli, di aprirsi la strada per una nuova stagione in Eurolega che lo vedrà protagonista, anche in virtù del nuovo volto che Scariolo vorrà dare alla squadra, in attesa del rientro dei top player, come Shengelia, Teodosic e Jaiteh.
Con Mannion, Pajola e Belinelli, Hackett formerà una batteria di piccoli che darà fastidio a chiunque, anche grazie alla profondità delle rotazioni su cui Scariolo potrà contare, in attesa del rientro del “Mago” serbo.
Stefano Tonut-Milano
Dei mostri sacri che formano il roster della squadra di Milano, proviamo ad evitare le scelte facili di Luigi Datome e Nick Melli, che sarebbe fin troppo scontato menzionare in questa sede.
Il nostro occhio si posa su una delle possibili sorprese della stagione della squadra del Patron Giorgio Armani, la Guardia azzurra Stefano Tonut.
Classe 1993, nato a Cantù, Tonut è approdato a Milano dopo una lunga trafila che lo ha visto protagonista essenzialmente prima a Trieste e poi a Venezia, dove ha legato il proprio nome trascorrendo qualcosa come 7 stagioni.
A Milano la concorrenza sarà ovviamente piuttosto agguerrita e l’azzurro non parte certo in cima ai pensieri di Ettore Messina, ma proprio la lungimiranza e la saggezza del coach catanese, faranno, ne siamo sicuri, la sua fortuna, anche in virtù delle sfrenate rotazioni alle quali lo stesso Messina ci ha abituato.
L’esplosività e la sua arguzia tattica potrebbero essere quell’arma in più che sembra essere mancata all’Armani AX nelle scorse stagioni, soprattutto nei momenti decisivi di una manifestazione come l’Eurolega.
Marco Spissu-Venezia
Chiudiamo con quello che sembra essere il trasferimento più azzeccato di un giocatore italiano nel massimo campionato nostrano, quello che ha portato Marco Spissu in laguna dopo l’incredibile campionato europeo disputato con la nostra nazionale, non più di qualche settimana fa.
Nativo di Sassari, classe 1995, la Guardia, o se preferite il Playmaker, tesserato dalla Reyer Venezia lo scorso 20 luglio, promette di poter vestire i panni del vero crack della stagione, in chiave di uomo del destino.
A differenza del suo omologo Tonut, Spissu è stato un vero e proprio giramondo del basket nazionale, visto che, tra gli altri, ha calcato i parquet di Bari, Reggio Calabria, Tortona, Virtus Bologna e UNICS Kazan la scorsa stagione, oltre, ovviamente, alla squadra della sua terra di origine, la Dinamo Sassari.
Ora l’avventura veneziana, che pone il folletto isolano al centro del progetto disegnato da Brugnaro e dallo staff tecnico guidato ormai da sei stagioni da Walter de Raffaele.
La batteria degli italiani nel capoluogo veneto non è affatto malvagia e l’esperienza di gente come Tessitori e Moraschini, coadiuvati dalla tecnica sublime di Parks, Freeman, Bramos e Brooks, potrebbe essere piuttosto fastidiosa per le squadre di vertice. Spissu sembra il prospetto ideale per migliorare i risultati già soddisfacenti degli anni precedenti.
Staremo a vedere.