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Essere il primo ad ottenere un grande risultato di solito significa essere ricordato. Nel poker, però, se non rimani in scena, se non continui a giocare, se non sei visibile live oppure online diventi una figura di passaggio. Una meteora.

Ad esempio, chi si ricorda di Alexander Stevic? Pochi probabilmente. Eppure lo svedese è stato il primo vincitore di un Main Event EPT.

L’anno è il 2004 e quello che diventerà nel tempo il principale tour europeo prende il via da Barcellona. Partecipano 229 giocatori, che pagano un buy-in di 1.000 euro, e nove di questi il 18 settembre si siedono al final table.

Non ci sono volti particolarmente noti, anche perché in Europa i tornei live sono ancora una nicchia. Gli unici con un curriculum torneistico di rilievo sono due inglesi, John Kabbaj e Garry Bush, che chiuderanno rispettivamente al 7° e al 5° posto. Al 4° posto si ferma il polacco Adam Robak, eliminato proprio da Stevic. Restano lo svedese, David O’Callaghan e Luca Pagano che vanno a giocarsi le tre posizioni del podio.

L’italiano è il primo ad arrendersi: apre O’Callaghan con A♦4♦ e Pagano gli va sopra con tutte le chips e A♥J♥ in mano. L’irlandese chiama e al flop pesca subito il 4♠. La coppia resiste fino alla fine e l’heads-up è servito.

Nella prima sfida per il titolo EPT, Alexander Stevic parte avanti circa 4:1, ma David O’Callaghan non ha nessuna intenzione di arrendersi.

Quella sfida è durata tanto. Più volte l’ho messo ai resti con la mano migliore, ma è sempre riuscito a salvarsi. Sono stato molto sfortunato in quell’heads-up”, racconta Stevic in un’intervista rilasciata a PokerNews qualche anno fa. “Non voglio dire che ero più forte di lui, semplicemente sono stato penalizzato dalle carte. Mi sono salvato perché avevo più chips e alla fine sono riuscito a vincere il primo EPT.

L’ultima mano è praticamente un cooler. Stevic rilancia con K♠Q♣, l’irlandese chiama con Q♠J♣. Il flop porta 5♣Q♥2♥: all-in, call e il resto del board Q♦10♠ consegna la prima picca della storia ad Alexander Stevic.

Un emozionato Alexander Stevic (centro) si congratula con David O’Calalghan, appena battuto in heads-up (EPT Barcellona 2004, credits RIHL)

Stevic si aggiudica una prima moneta da 98.000 euro e un anno dopo è di nuovo al final table di un EPT. Questa volta è il Gran Final di Montecarlo dove chiuderà terzo dietro all’americano Brandon Schaefer e al vincitore, l’olandese Rob Hollink. Arrivano altri 178mila euro e soprattutto la sensazione che il poker live abbia trovato un nuovo grande campione.

E invece la stella di Alexander Stevic si spegne improvvisamente. Nei successivi 4 anni va a premio solo 5 volte, per un totale di poco superiore ai 20.000 euro. Poi sparisce. Perché e soprattutto per fare cosa?

In realtà ho continuato a giocare, ma ho cambiato modalità. Non riuscivo più ad ottenere risultati con i tornei e così sono passato al cash game. Ho giocato pochissimi tornei per un bel po’“.

In effetti lo svedese riappare nel 2011 e piazza due itm per altri 30mila euro. Altri tre arrivano tra il 2012 e il 2013 (35mila euro) e poi di nuovo lo stop.

Il poker si è evoluto molto nel corso degli anni. I giocatori sono più forti, la maggior parte di quelli competitivi è migliore di me” spiega lo svedese a PokerNews. “Ne sono consapevole e mi devo adattare. Ma quando non ti senti forte abbastanza, ti devi fermare.

Alexander Stevic in una foto recente (credits Poker Red)

E tuttavia la voglia di partecipare ai tornei non gli è passata, anche perché il mondo del poker di oggi, per quanto diverso da quello dei suoi “glory days”, gli piace.

E’ molto più grande. Molto, molto di più e questa è una cosa positiva. Anche più complesso e competitivo, ma adesso è tutto legalizzato. Mi piace salire su un set televisivo!

Non sappiamo quante volte sia apparso in tv table, ma in ogni caso Alexander Stevic è tornato a marcare il tabellino (di Hendonmob.com) altre 5 volte dal 2015 ad oggi, quasi tutte nella “sua” Barcellona, la città gli ha regalato le luci della ribalta.

Forse avrei preferito vincere più soldi in tutti questi anni (attualmente i suoi incassi torneistici arrivano a $480k, ndr)… però essere stato il primo campione dell’EPT è qualcosa di speciale. Oggi l’elenco dei giocatori che hanno vinto un torneo del tour sono tanti e la gente non li ricorda tutti. Ma il primo… probabilmente non si ricordano nemmeno di quello! (ride, ndr). Però il mio nome è là, è il primo della lista e questo mi dà ancora una sensazione straordinaria.

Una sensazione che probabilmente è il motivo per il quale non si è mai allontanato dai tornei di poker.

La mia passione per il poker è tornata. Ultimamente ho giocato soprattutto per i soldi, ma adesso voglio di nuovo la gloria. Voglio tornare ad essere una star. Per ora sono un ‘nessuno’, una figura anonima e questo è un vantaggio nel cash game, ma la verità è che desidero di nuovo i tornei.

Immagine di testa: Alexander Stevic (credits PokerNews)