Appaiate in vetta al campionato. In cima nei rispettivi gironi di Champions League.
Milan e Napoli non potevano chiedere di meglio a questo avvio di stagione che le sta vedendo protagoniste per tutti gli obiettivi di stagione, ma soprattutto all’altezza di un gioco e di un’identità che Pioli e Spalletti sono riusciti a dare alla squadra.
Domenica sera si troveranno al Meazza una di fronte all’altra per chiudere la settima giornata di Serie A, in una sfida dove potrebbe succedere davvero di tutto.
Viviamola insieme nell’approfondimento alla ricerca di spunti, curiosità e statistiche utili per seguirla al meglio.
Milan-Napoli in breve
- Quando si gioca: domenica 18 settembre 2022, ore 20.45
- Stadio: Stadio San Siro, Milano
- Dove vederla: DAZN e Sky Sport
- Probabile formazione Milan (4-2-3-1): Maignan; Hernandez, Tomori, Kalulu, Calabria; Bennacer, Tonali; Saelemaekers, De Ketelaere, Messias; Giroud.
- Probabile formazione Napoli (4-3-3): Meret; Mario Rui, Kim, Rrahmani, Di Lorenzo; Zielinski, Lobotka, Anguissa; Kvaratskhelia, Raspadori (Simeone), Politano.
I precedenti
Una delle sfide storiche del campionato, arrivata ormai alla 170° edizione tra campionati e coppe. Un bilancio generale che fin qua ha visto certamente i rosso neri avanti sia nelle vittorie (67 a 50) sia nelle marcature (242 a 191), anche se proprio nelle ultime decadi il gap si è in qualche modo ridotto.
Nelle ultime quindici partite per esempio, lo score segna otto vittorie per il Napoli a fronte di solo due per il Milan (l’ultima proprio la più recente a marzo scorso con lo 0-1 al Maradona).
Proprio il Meazza non ha però portato molto bene al Milan, che ha perso le ultime due sfide contro gli azzurri (entrambe per 0-1) e ne ha vinta solo una delle otto più recenti (con il Napoli vittorioso in quattro occasioni e imbattuto da sette).
Ma tra tutte le sfide giocate tra le due compagini, nessuna potrà mai essere evocativa come quella giocata nel maggio del 1988. Di fronte due delle squadre più belle di quel periodo e probabilmente anche della storia del nostro calcio. Da una parte il Napoli di Maradona (e Careca), dall’altra il Milan di Gullit, Maldini, Baresi e, soprattutto, Sacchi.
Ci si gioca lo scudetto e ad avere la meglio è proprio il Milan con un 2-3 che sarà anche l’inizio di una delle storie calcistiche più belle di sempre, quella di Sacchi che rivoluziona il calcio partendo proprio da questa vittoria fondamentale.
Statistiche a confronto
Entrambe le squadre sono ai primi posti di praticamente tutti i parametri presi in esame. Il Napoli come detto ha il miglior attacco ed è anche quella che tira di più in porta (quarto il Milan), anche se c’è solo un gol di differenza all’attivo tra le due.
Partenopei anche con maggiore possesso palla e maggiore precisione nei passaggi (anche qua nessuno ha fatto meglio del Napoli). E sono sempre loro le squadre a concedere meno conclusioni agli avversari: 7.8 a partita per gli azzurri, 10.3 per i rosso neri (solo la Fiorentina è in mezzo con 9 a partita).
Numeri peraltro abbastanza in linea anche con il valore atteso, con gli “expected goals” del Napoli praticamente identici al valore reale, e solo un piccolo scostamento per il Milan che ha segnato e subito un po’ più gol di quanto direbbe la matematica.
Stato di forma
Siamo quindi di fronte a due squadre in piena salute, pure se dovranno entrambe fare i conti con le tossine di questo prima frenetica parte di stagione.
Milan che in campionato non conosce sconfitta ormai dal gennaio scorso (contro lo Spezia, da lì in poi 22 risultati utili a fila con 15 vittorie in mezzo) e che al Meazza vanta uno score di sette vittorie consecutive (quattro senza subire gol) compresa l’ultima di Champions contro la Dinamo Zagabria. In aggiunta, tre gol di media nelle ultime quattro partite davanti al suo pubblico.
Anche il Napoli non perde una partita da aprile scorso ed ha infilato quattro vittorie consecutive tra Champions e Serie A. In campionato poi è riuscito a mantenere la porta inviolata in sei delle ultime nove giocate, ottenendo proprio in trasferta ben sette punti nelle tre di questa stagione.
Difficile insomma dire chi sta meglio delle due, anche se indubbiamente potrebbero pesare le assenze offensive da ambo le parti.
Probabili formazioni
La condizione c’è, il morale pure. Ma qualche difficoltà per il Milan forse arriva dalle assenze. Fuori Leao per squalifica, ancora ai box sia Ibrahimovic che Rebic ed Origi, resta solo il buon Giroud per l’attacco rosso nero.
Dietro di lui più De Kerelaere che Diaz con a fianco Saelemaekers e Messias (ancora fuori da ogni possibilità invece Adli). Bennacer sicuro della maglia in mediana, da verificare invece le condizioni di Tonali, soprattutto con un Pobega in perfetta forma (in gol in Champions).
Davanti a Maignan non dovrebbero esserci dubbi per Calabria e Theo Hernandez sulle fasce, con Tomori al centro insieme a uno tra Kalulu o Kjaer.
- Milan (4-2-3-1): Maignan; Hernandez, Tomori, Kalulu, Calabria; Bennacer, Tonali; Saelemaekers, De Ketelaere, Messias; Giroud.
Va un po’ meglio a Spalletti, che pure sempre in attacco dovrà rinunciare certamente a Osimhen e rivalutare le condizioni di Lozano, rimasto fuori dalla trasferta Champions per influenza. Potrebbe così trovare spazio Raspadori dal primo minuto (galvanizzato dal suo doppio gol in campionato e in Champions), con l’irrinunciabile Kvaratskhelia a sinistra e forse Politano a destra.
Regia a Lobotka, con Anguissa in grande spolvero nella notte di Glasgow e un Zielinski da recuperare dopo una buona prova ma due rigori sbagliati.
Più semplice trovare la quadra in difesa, con Kim e Rrahmani in mezzo davanti a Meret, mentre Di Lorenzo e Mario Rui agiranno sulle fasce.
- Napoli (4-3-3): Meret; Mario Rui, Kim, Rrahmani, Di Lorenzo; Zielinski, Lobotka, Anguissa; Kvaratskhelia, Raspadori (Simeone), Politano.