Che capolavoro azzurro.
Prendendosi come scenario l’iconica pista della riviera romagnola, tanto cara ai piloti italiani, Bagnaia e Bastianini illuminano una gara strepitosa, che alla fine per un soffio ha visto prevalere il rider piemontese.
L’inseguimento a Quartararo continua, ed ora i punti di distacco in classifica sono “solo” 30. Tanti, tantissimi, ma la forma di Ducati legittima a pensare positivo. Bene Vinales su Aprilia, così come Marini, ormai sempre più a ridosso del podio.
Passerella, infine, per Andrea Dovizioso, che al termine di una carriera infinita ha salutato definitivamente il suo pubblico.
Rivediamo la gara di Misano con le nostre pagelle.
Voto 10: Francesco Bagnaia
Quarta vittoria di fila su Ducati: è record. Manco il totem Casey Stoner era arrivato a tanto, e il pilota azzurro entra di diritto nella storia del team di Borgo Panigale. Gara fantastica, dal momento che la partenza dalla quinta casella non lo penalizza. Prende la testa e la mantiene, vincendo un duello epico con il nemico-amico Enea Bastianini.
Mancano sei gare al termine, ed ora il rivale Quartararo non può davvero dormire sogni tranquilli, anche perché Ducati al momento è tremendamente superiore a Yamaha.
Prepariamoci ad un finale di stagione da brivido.
Voto 9,5: Enea Bastianini
Galvanizzato per la promozione in Ducati ufficiale dal prossimo anno, ci dà un saggio della rivalità che ci potrà essere con Pecco Bagnaia. Lotta fino alla fine e gli contende la vittoria per pochi centesimi.
Il prossimo anno anche lui lotterà per il titolo, e il motociclismo italiano può fregiarsi di avere in casa l’ennesimo fuoriclasse.
Voto 8: Maverick Vinales
È davvero tornato: le ultime gare al vertice non sono state certo un fuoco di paglia. Molto veloce per più di metà gara, dà a lungo l’idea di poter addirittura impensierire Bagnaia, prima che le gomme lo abbandonino. Tuttavia per “Top Gun” è un podio eccellente, e da qui alla fine ce lo aspettiamo sempre in lotta nelle prime posizioni.
Voto 8: Luca Marini
Dopo il quarto posto dell’Austria, altro quarto posto davanti al pubblico amico di Misano. Marini cresce a vista d’occhio, e pur non risultando particolarmente spettacolare si sta confermando estremamente efficace. Non sappiamo se entro l’anno potrà raggiungere il podio, ma sicuramente le premesse sono buone anche per la prossima stagione.
Voto 6,5: Fabio Quartararo
Gara in difesa, quella di Misano, per il leader della classifica iridata. La Yamaha continua a non essere la moto migliore, e inevitabilmente la sua classe ne risente. Il vantaggio su Bagnaia continua a scendere, tanto che sei secondi posti nelle ultime sei gare potrebbero non bastare. Ad Aragon servirà attaccare per provare a riallargare il gap.
Voto 4: Jack Miller
Che peccato. Dopo la bella pole di sabato, in gara scivola dopo essere partito perfettamente. Quelle che arriveranno saranno le sue ultime gare in Ducati, e con una maggiore grinta potrebbe risultare un fattore nella corsa al titolo a favore del proprio compagno.
Voto 10: Andrea Dovizioso
Ovviamente il voto non è alla gara di ieri, ma a alla carriera di un pilota eccezionale, che bazzica in MotoGP dal 2008. Ha il merito di aver fatto resuscitare Ducati dopo anni difficili, oltre ad aver avuto una costanza straordinaria, e di aver battuto Marquez in numerosissimi confronti corpo a corpo. Peccato sia mancato l’alloro iridato, che tutto sommato avrebbe meritato, ma “Dovipower” resterà nella storia di questo sport.