Alla Vuelta di Spagna uno scatenato Remco Evenepoel è stato protagonista di una delle cronometro più veloci della storia e ha conquistato la vittoria di tappa rompendo così un incantesimo che per i corridori belgi durava ormai da 35 anni, un’eternità.
Essendo già leader della corsa iberica Remco è stato l’ultimo uomo a scendere dalla rampa di partenza e lo ha fatto con lo idee molto chiare, perché in mattinata si era allenato con grande impegno sul percorso e poi aveva seguito il suo compagno di squadra Rémi Cavagna dalla macchina mentre il francese si cimentava in una prova impeccabile che lo ha portato al comando con il tempo di 34’18”.
Iniziando la sua cronometro circa due ore dopo che Rémi aveva concluso il suo sforzo, Evenepoel ha trovato facilmente il suo ritmo e ha messo le cose in chiaro già al primo intermedio, dove ha migliorato il tempo del suo compagno di squadra di ben 21 secondi.
Quando ha raggiunto la metà dei 30,9 km del percorso tra Elche e Alicante, la maglia rossa era già in pole position per conquistare la vittoria e, galvanizzata, non ha mollato di un centimetro, guadagnando tempo su tutti i rivali della classifica generale nonostante alcune gocce di pioggia cadute sulla strada negli ultimi venti minuti della sua fatica.
Sul rettilineo d’arrivo Remco ha fermato il cronometro in 33’18” grazie a una straordinaria velocità media di 55,67 km/h, registrando così la cronometro individuale più veloce della stagione.
Il belga ha consolidato così la sua leadership nel Giro di Spagna concludendo la sua prova davanti a Primoz Roglic (Jumbo-Visma), attardato di 48″, e proprio a Cavagna.
E’ retrocesso in terza posizione in classifica generale lo spagnolo Enric Mas, che si è piazzato solamente al decimo posto nella cronometro.
“Sono felice e orgoglioso – ha puntualizzato Evenepoel -. Ho realizzato il mio sogno e ho centrato il mio obiettivo per questa giornata ed è stato veramente fantastico riuscirci. La pressione ora è diminuita, ma la fiducia e la motivazione sono rimaste alte, quindi continueremo a lottare nelle prossime fasi. Vincere la Vuelta resta un sogno e cercheremo di mantenere la maglia il più a lungo possibile, ma per il momento ci godremo semplicemente quella che per noi è una giornata fantastica. Ho visto cosa ha fatto Rémi e conoscere il tempo nei punti chiave della gara mi ha aiutato molto, poiché ho notato che molti stavano perdendo tempo nella seconda parte del percorso, che includeva anche una lunga discesa. Sapevo di dover spingere per tutto il tempo e dopo quasi 30 chilometri, sul piccolo dosso fino al traguardo, le mie gambe erano un po’ pesanti, ma ho dato tutto“.
Mercoledì è in programma l’undicesima frazione della corsa a tappe iberica con i 191.2 chilometri che porteranno i partecipanti da El Pozo Alimentacion fino a Cabo de Gata.
Un tracciato, quello della prossima tappa, in grandissima parte pianeggiante e con solo un accenno di salita nella prima parte di gara e qualche saliscendi nelle vicinanze della linea del traguardo.