Una grande classica del calcio italiano, una rivalità storica e un racconto tutto da incastrare nell’arco di una stagione fondamentale. Sia per la Juventus, sia per la Fiorentina. E allora, eccoci qui: alla prova del nove. Anzi: dei nove. Passato, presente e futuro, nella sfida duepuntozero tra Dusan Vlahovic e la sua vecchia squadra. Oggi, a decidere le sorti della Viola, c’è Jovic: è arrivato dal Real Madrid dopo stagioni sottotono, segnare un gol ai bianconeri potrebbe essere il definitivo trampolino per il rilancio.
Senza andare troppo oltre, la Viola ha davanti l’anno della conferma, o dello step successivo: l’approdo in Conference League ha ridato vigore a una piazza che sembrava non attendere altro; per la Juve, tocca tornare a vincere: due anni a digiuno di scudetto, la scorsa stagione completamente a secco di vittorie. Allegri darà un occhio anche agli impegni in Champions, ma l’inizio non esattamente lineare porterà il tecnico a privilegiare questa gara piuttosto che Parigi.
Fiorentina Juventus in breve
- Quando si gioca: Sabato 03 Settembre ore 15:00;
- Stadio: Stadio Artemio Franchi, Firenze;
- Dove vederla: DAZN;
- Probabile formazione Fiorentina (4-3-3): Gollini, Dodo, Martinez Quarta, Milenkovic, Biraghi, Barak, Mandragora, Bonaventura, Ikoné, Jovic, Sottil.
- Probabile formazione Juventus (4-4-2): Perin, De Sciglio, Bonucci, Bremer, Alex Sandro, Cuadrado, Locatelli, Rabiot, Kostic, Di Maria, Vlahovic.
I precedenti di Fiorentina-Juventus
- Partite totali: 188
- Vittorie Fiorentina: 41
- Pareggi: 58
- Vittorie Juventus: 89
- Gol Fiorentina: 203
- Gol Juventus: 314
Un po’ la storia, un po’ il percorso netto dei bianconeri – con meno alti e bassi, s’intende -, ed ecco che i precedenti tra le parti parlano chiaro: è una sfida che la Juventus vince quasi una volta ogni due incontri. 58 pareggi totali indicano come però sia spesso stata una partita combattuta, soprattutto al Franchi, dove la Fiorentina ha sempre venduto carissimo la pelle.
Anche sabato si gioca a Firenze, in un clima di festa e allo stesso tempo infuocato. Un anno fa, le parti si sono sfidate per ben quattro volte: tre vittorie dei bianconeri, appena una della Fiorentina, quando però il campionato era chiuso e i bianconeri già con la testa alle vacanze. In particolare, la rivalità si è inasprita per il doppio confronto in Coppa Italia, durante le semifinali: vittoria incredibile della Juve a Firenze all’ultimo istante (autorete di Venuti) e poi il 2-0 allo Stadium, che di fatto le ha regalato la finale.
A proposito di finali: sono passati ormai oltre trent’anni dal doppio confronto in Coppa Uefa. 2 e 16 maggio del 1990: all’andata, la Juve batte la Fiorentina per 3-1, portandosi a un passo dal trofeo. Al ritorno, due settimane più tardi, la Viola non riesce a bucare la porta di Tacconi. Curiosità del destino: sapete chi c’era tra i pali della Viola? Landucci, oggi vice di Max Allegri a Torino.
Fiorentina-Juventus, statistiche a confronto
Andiamo a osservare nel dettaglio come giocano entrambe le squadre, almeno quanto emerge dai numeri. Intanto, accendiamo il fuoco e diamo spazio al mito: sì, la Fiorentina gioca in maniera più offensiva della Juventus, ma non è una differenza netta e marcata. Semplicemente, la Viola crea più occasioni, almeno una più nitida rispetto ai bianconeri.
Un problema vero, per Allegri? Difficile a dirsi. Considerando anche la filosofia dell’allenatore livornese, che punta spesso su una squadra impermeabile per poi ripartire abilmente in contropiede. Si legge anche nei primi numeri della stagione della Juventus: neanche tre azioni subite in media a partita, appena un gol subito nelle prime tre gare del campionato. La Juve prova a ritrovare se stessa a partire dalla difesa, con buona pace dei fan del “giochismo“.
Ovviamente, la Juve dovrà imparare a fare più di un gol a partita. E non confonda quanto accaduto nella prima partita con il Sassuolo: i bianconeri hanno bisogno certamente di creare di più e in particolare di sfruttare più occasioni. Il cinismo è ciò che conta: sia per la Fiorentina, sia per la Juventus. Soprattutto quando le partite di fila diventeranno tante e ci sarà bisogno di particolare lucidità.
Stati di forma e probabili formazioni di Fiorentina-Juventus
Oh, passiamo al piatto principale: chi vedremo in campo? Non ci sarà l’altro grande ex della partita, Federico Chiesa: l’esterno bianconero deve ancora recuperare dal brutto infortunio che gli ha privato di quasi tutta la scorsa stagione. Lo vedremo al top solo da gennaio in poi. Ci sarà invece Cuadrado (anche lui con un passato in viola) e certamente Dusan Vlahovic, magari supportato da Kostic a sinistra. La Juve ritrova anche Angel Di Maria, pronto a giocare dal primo minuto dopo la convocazione con lo Spezia.
Per la Fiorentina, un occhio di riguardo anche all’impegno di Conference League: giovedì inizia la fase a gironi del torneo. Ovviamente, Italiano non ha dubbi: dal primo minuto vanno i migliori. E i migliori sono stati più o meno scelti: ci sarà Dodo sulla fascia, Mandragora in mezzo e Jovic naturalmente prima punta, nonostante il buon periodo di Kouamé e Cabral.
Fiorentina (4-3-3): Gollini, Dodo, Martinez Quarta, Milenkovic, Biraghi, Barak, Mandragora, Bonaventura, Ikoné, Jovic, Sottil.
Juventus (4-4-2): Perin, De Sciglio, Bonucci, Bremer, Alex Sandro, Cuadrado, Locatelli, Rabiot, Kostic, Di Maria, Vlahovic.
Fiorentina: riscatto e consacrazione
Per la Fiorentina è sempre più di una semplice partita di calcio: è il sentimento di una città che si riversa al Franchi per spingere i propri ragazzi. Ovviamente, la carica di una piazza che ribolle si rifletterà naturalmente sulla partita, direttamente anche sui bianconeri. Ancora nel cuore e nella testa, i ricordi della passata stagione: la Viola sa di poter affrontare la Juve a testa alta, giocando con le armi a propria disposizione e dimenticando quel timore reverenziale che negli scorsi anni si percepiva.
Italiano, in particolare, sa di aver creato un’identità importante e proprio da lì la Fiorentina deve riscrivere il proprio presente con la Juventus: per sé, per i tifosi, ma soprattutto per avere quella consacrazione necessaria, che tutti attendono. Un anno di gioco e risultati può essere euforia ed exploit di un momento, confermarsi è sempre la sfida più difficile. Per ora, un inizio balbettante, ma comunque rassicurante.
Juventus: continuare la striscia giusta
Sassuolo, Sampdoria e Spezia: tutte messe da parte. Così come la sfida interna con la Roma. Ora arriva il bello, per la Juventus: iniziano le gare vere, sentite, particolari e particolarmente difficili. Si inizia dalla trasferta di Firenze, dove i bianconeri avranno un test estremamente probante. Poi Parigi: ma non c’è da pensarci, anzi.
“La gara più importante è quella che viene”, continua a ripetere Allegri come un mantra. Intanto, inizia a recuperare giocatori importanti: è tornato Di Maria, lo farà al Franchi anche Bonucci. Rabiot sta bene e sarà della partita, Paredes è l’ultimo regalo del mercato, Miretti è invece in costante crescita. Tante opzioni, in attesa di riprendere anche Pogba e Chiesa: lì sì che la Juventus potrà avere tante frecce nella propria faretra.
Chissà quando sarà, se davvero occorrerà aspettare il Mondiale. Intanto, Firenze per capire, o almeno intuire, cosa sarà della stagione: lo scudetto non si decide ora, ma i primi segnali arriveranno.