È ricominciata la Vuelta di Spagna.
Il giorno dopo il trasferimento dall’Olanda ai Paesi Baschi, 180 corridori sono scattati da Vitoria-Gasteiz, affrontando un percorso collinare di 152,5 km verso l’arrivo in salita a Laguardia. Dopo una manciata di chilometri, Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan) e Alessandro De Marchi (Israel Premier Tech) sono stati i primi corridori a proporre un’azione.
Diversi inseguitori lanciano contrattacchi, fino a quando altri quattro corridori cominciano una fuga: si tratta di James Shaw (EF Education-EasyPost), Ander Okamika (Burgos-BH), Jarrad Drizners (Lotto Soudal) e Joan Bou (Euskaltel-Euskadi)
Il distacco sale a 2′ quando Bora-Hansgrohe e Jumbo-Visma iniziano a guidare il gruppo, a 15 km dall’inizio della tappa. Gli attaccanti spingono il loro vantaggio fino a un massimo di 3’15” in cima alla prima salita di giornata, la cat-2 di Puerto de Opakua (km 61,9). Joan Bou sente di avere qualcosa in più degli altri e taglia per primo il traguardo e si porta in testa alla classifica degli scalatori.
Tenendo un ritmo molto forte su un tracciato piuttosto ondulato, i corridori lottano in testa alla gara e nel gruppo. Ander Okamika non tiene il ritmo e saluta la compagnia a 73 km dalla fine venendo risucchiato dal plotone. Jarrad Drizners e Joan Bou subiscono la stessa sorte 20 chilometri più avanti. Il distacco dal gruppo è intanto già sceso a meno di 1 minuto.
Alexey Lutsenko, James Shaw e Alessandro De Marchi vengono infine riassorbiti quando mancano circa 35 chilometri all’arrivo. Continua intanto la battaglia per le prime posizioni del gruppo in vista della salita in cat-3 del Puerto de Herrera.
Con maglia del comando sulle spalle, Edoardo Affini (Jumbo-Visma) guida il gruppo ad alta velocità verso la salita. Trek-Segafredo e Jumbo-Visma dettano il ritmo della salita. Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl) accelera verso la vetta e Primoz Roglic (Jumbo-Visma) è pronto a reagire e a prendersi i 3 secondi bonus in vetta.
I portacolori della Quick-Step Alpha Vinyl e il sempre generoso Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan) provano a sfruttare al meglio la discesa che porta verso Laguardia ma tutto si decide nell’ultimo chilometro in salita, dove Primoz Roglic (Jumbo-Visma) scatta per andare a prendersi un’importante vittoria davanti a Mads Pedersen (Trek-Segafredo). Terzo di giornata Enric Mas, portacolori del Movistar Team.
Lo sloveno si prende anche la sua maglia rossa (è la trentasettesima in carriera per lui) di leader della Vuelta. La sua candidatura per l’ennesimo trionfo in terra iberica è chiara a tutti.
“Il primo giorno in Spagna è stato caldo ma non si può dire che non siamo stati veloci. La squadra ha impostato un ritmo solido per controllare la fuga in modo da poter lottare per lo sprint bonus per Sam (Bennett, ndr). Dopodiché, ci siamo concentrati sullo sprint finale in salita. Sfortunatamente, Sergio oggi non era al suo meglio e normalmente un finale del genere gli sarebbe andato molto bene. Sul rettilineo d’arrivo ho cercato di aiutare Wilco il più possibile e alla fine ci siamo piazzati entrambi tra i primi 10” ha raccontato Jai Hindley, il vincitore del Giro d’Italia, al termine della frazione.