La 91ª edizione del campionato di Serie B è alle porte.
20 squadre che lotteranno per 38 giornate della stagione regolare: due promozioni dirette, una attraverso i playoff che coinvolgeranno 6 squadre, tre retrocessioni senza appello e la quarta che arriverà dal playout tra quartultima vs quintultima.
Insomma una stagione zeppa di emozioni e un cammino ricco di ostacoli, sia nella stagione regolare e sia poi nella post season. Non c’è mondiale che tenga: durante la kermesse in Qatar, il campionato cadetto italiano prosegue spedito a suon di partite.
Cagliari e Genoa le due nobili decadute che proveranno l’immediato ritorno in Serie A, con Parma, Venezia, Brescia e Benevento in agguato per sovvertire il pronostico. Attenzione poi alle possibili sorprese, con club storici come Bari e Palermo che sognano il colpaccio.
Saranno 38 capitoli tutti da vivere con il fiato in gola e non resta che stilare una griglia di partenza, per il campionato di Serie B che decolla il prossimo 12 agosto.
Prima Fila: Cagliari e Genoa che scintille
In ottica promozione diretta verso la Serie A, ci sono due squadre su tutte che sembrano avere le carte in regola per ottenere il ritorno nel massimo campionato: le neo retrocesse Cagliari e Genoa.
Sul campo poi serve dare continuità a quelle che sono le previsioni della vigilia, ma allo start del campionato di Serie B sardi e liguri sono gioco forza le due formazioni che scattano dalla prima fila, con il Cagliari in pole position e il grifo incollato di una ruota ai rivali. Sfida nella sfida con le panchine: da una parte Fabio Liverani e sull’altra Alexander Blessin
Dalla seconda fila ecco che spuntano le livree di Parma e Brescia. I ducali sono stati la grande delusione della passata stagione e nonostante l’obiettivo della promozione, gli emiliani si sono trovati spesso a guardarsi le spalle dalla zona calda della classifica. Serve il riscatto immediato e quell’atteso ritorno in Serie A, con Fabio Pecchia al timone ed esperto di promozioni.
Se al Tardini hanno sofferto negli ultimi 12 mesi, anche al “Rigamonti” non è stata festa. Le rondinelle a lungo hanno occupato le zone di vertice, prima del crollo e dell’esonero di Filippo Inzaghi. La cura di Corini non è bastata nei playoff e la squadra bresciana riparte a tinte spagnole, grazie al neo tecnico Josep Clotet Ruiz.
Detto della seconda fila, passiamo alla terza. Si spartiscono quinto e sesto posto sulla griglia di partenza il Benevento e il Venezia. I sanniti sono usciti ai playoff appena due mesi fa e sperano di cambiare rotta, seppur confermando Fabio Caserta sulla panchina giallorossa.
Appena 10 mesi è durata l’esperienza del Venezia in Serie A, a distanza di 21 anni dall’ultima volta. Eppure in Laguna si lavora alacremente per tornare subito nel massimo campionato: spetta al croato Ivan Javorčić guidare la squadra verso la promozione.
Playoff: che mischia per la post season
I playoff sono l’ancora di salvataggio per quelle squadre che hanno mancato la promozione diretta e sperano di assicurarsi il terzo ed ultimo pass verso la Serie A.
Un cammino non facile quello della post season e che spesso ribalta il pronostico della vigilia. E ci sono almeno sei squadre che possono lottare per i playoff.
Dalla quarta fila, della griglia di partenza della Serie B, scattano Pisa e Frosinone: entrambe strizzano l’occhio alla promozione diretta, ma al momento sembrano avere qualcosa in meno delle squadre citate in precedenza. I toscani, dopo la finale playoff persa contro il Monza, ripartono dal neo allenatore Maran in panchina, con i ciociari che confermano Fabio Grosso alla guida della squadra.
In quinta fila c’è posto per Cittadella e Perugia. I veneti, nello scorso campionato hanno mancato a sorpresa l’accesso ai playoff dopo averli giocati per 5 anni di fila e con due finali perse. Edoardo Gorini alla seconda stagione sulla panchina granata proverà ad agganciare la post season.
Gli umbri eliminati negli ultimi playoff, cercano la qualificazione bis e con il neo tecnico Fabrizio Castori esperto di promozioni dalla Serie B alla Serie A. In sesta fila, attenzione poi a Como ed Ascoli.
I lariani ripartono dall’ottimo campionato fatto nella passata stagione e si affidano ancora alla sapiente guida di Giacomo Gattuso con il colpaccio Fabregas tutto da valutare.
I bianconeri marchigiani che masticano ancora amaro per la sconfitta nei playoff della passata stagione. Al neo mister Cristian Bucchi il compito di provarci di nuovo.
Salvezza in carrozza, o quasi
In settima ed ottava fila, nella griglia di partenza del campionato di Serie B, navigano 4 squadre che sulla carta dovrebbero raggiugere la salvezza senza troppi problemi.
La Ternana che ha chiuso in crescendo lo scorso campionato si affida di nuovo a Cristiano Lucarelli in panchina, con la Reggina di Filippo Inzaghi che mastica ancora amaro per una stagione in chiaro e scuro, sicuramente sotto le aspettative.
In ottava fila, spuntano due club importanti e appena promossi dalla Serie C.
Il Bari, dominatore del gruppo C della serie sub-cadetta, sta programmando il ritorno in Serie A, ma serve prima un anno di collaudo in B per puntare poi alla promozione. Il Palermo, nonostante la bufera che ha portato all’addio di Baldini in panchina, ha una rosa di tutto rispetto: serve il tecnico e Corini è ormai ad un passo dal ritorno in Sicilia.
In quattro rischiano la Serie C
Il campionato di Serie B declassa in C le ultime tre in classifica, con la quarta retrocessione stabilita dal playout.
In nona fila, rischia grosso il Cosenza che proprio nello spareggio con il Vicenza ha ottenuto la salvezza in cadetteria due mesi fa. Ruota a ruota con i calabresi, ecco la Spal che è reduce da una stagione molto difficile.
Infine, nell’ultima fila dello schieramento, ci sono le neo promosse Modena e Sudtirol. Entrambe pagheranno il salto di categoria? I dati e il trend delle ultime stagioni di Serie B, ci dicono di sì.
Gli emiliani con Attilio Tesser proveranno a sovvertire il pronostico, alla pari della matricola trentina che per la prima volta accede al campionato cadetto. Il miracolo passa dalle mani del tecnico Lamberto Zauli: funambolico 10 del Vicenza dei miracoli. Uno che nelle grandi imprese ci sguazza a meraviglia.