Mentre l’Italia del poker aspetta il primo “colpaccio” di queste World Series Of Poker, da Las Vegas arriva una notizia che evoca ricordi di poker live nel Belpaese.
C’è anche la bandiera del protagonista che aggiunge una liaison con l’Italia. Tuttavia il tricolore bianco-rosso-verde è quello dell’Ungheria e il giocatore in questione si chiama Tamas Lendvai.
Il professionista magiaro si è infatti imposto nel Deep Stack Championship NLH da 600 dollari di buy-in, su un field arricchito da 4.913 entries. Il tutto per un payout di 299.464 dollari e per il suo primo braccialetto WSOP.
Un titolo che Lendvai ha cercato a lungo, soprattutto da quando si è trasferito a Las Vegas circa un decina di anni fa, e che ora farà compagnia nella bacheca dell’ungherese ad altri trofei vinti.
Per chi non lo sapesse, Tamas Lendvai ha alle spalle un lungo percorso di giocatore, soprattutto nei tornei di poker live. Ad oggi, su Thehendonmob.com si contano 126 piazzamenti a premio, che corrispondono a 2.461.788 dollari incassati. Quest’ultima vittoria non è nemmeno la più grossa dal punto di vista economico (anche se lo è in termini di prestigio). E’ il suo terzo best, superato dai 550.000 euro del terzo posto nell’EPT Grand Final 2011 di Madrid e dai 235mila (sempre euro, pari a 302.000 dollari circa) ottenuti con la vittoria nell’Italian Poker Tour di Venezia nel 2010.
Ed eccoci al momento nostalgico di cui abbiamo parlato all’inizio.
Tamas Lendvai, insieme ad una nutrita e agguerrita pattuglia di giocatori ungheresi, è stato protagonista delle prime stagioni dell’IPT.
Tutti ottimi giocatori, molto competitivi, che dal 2009 al 2011 hanno lasciato il segno nella storia del più importante tour italiano di poker live.
Parliamo di Andras Kovacs, 3° a Venezia nel 2010, di Valdemar Kwaysser, vincitore a Sanremo nel marzo del 2010, di Peter Kamaras, 4° a Nova Gorica sempre nello stesso anno, di Richard Scheili e Csaba Szasz, rispettivamente 7° e 8° a Sanremo nell’ottobre del 2010. E ovviamente di Tamas Lendvai che, oltre ad aver vinto il trofeo a Venezia, ha piantato altre 4 bandierine nel Main Event dell’Italian Poker Tour.
L’ultima nel 2011, poco prima di volare negli States dove oggi è un professionista a tutti gli effetti. A livello di WSOP, prima del braccialetto vinto ieri, Lendvai era già andato ITM 21 volte. La 22a lo ha inserito tra i player ungheresi che possono vantare il famoso braccialetto, in compagnia proprio di Valdemar Kwaysser.
Per chi volesse conosce qualcosa in più sul poker “made in” Ungheria e fare un tuffo nel passato dell’Italian Poker Tour, c’è la nostra intervista a Peter Kamaras, realizzata quest’anno all’EPT di Praga.
Immagine di testa: Tamas Lendvai col braccialetto WSOP 2022 (credits PokerNews)