Peter Sagan non ha perso la voglia di mettere la propria ruota davanti a tutti e così il fenomenale slovacco ha conquistato la terza tappa del Giro di Svizzera che ha portato la carovana da Aesch a Grenchen.
Per il pluricampione del mondo è arrivata la vittoria numero 18 in carriera nella manifestazione elvetica: numeri che si commentano da soli. “La mia squadra ha lavorato duramente per me affinché potessi tagliare il traguardo per primo. Per me è un grande segno dopo essere tornato in gruppo e essermi messo alle spalle i problemi derivati dal Covid” ha raccontato soddisfatto il trentaduenne portacolori della TotalEnergies.
La giornata si è sviluppata secondo i piani disegnati dalle squadre con velocisti all’interno del proprio organico.
All’inizio si è formato un gruppetto di testa formato da sei, inclusi due ciclisti svizzeri, Stefan Bissegger e Matthias Reutimann. Il loro vantaggio massimo è arrivato a 4 minuti, secondo più, secondo meno.
Quando le prime asperità di un certo spessore si sono avvicinate – con la Côte au Bouvier un Gran premio della Montagna di prima categoria – il gruppo ha gradualmente ridotto il divario dai fuggitivi. Stefan Bissegger, a 35 chilometri dalla fine, ha salutato la compagnia ma il suo coraggioso tentativo si è esaurito quando mancava una decina di chilometri all’epilogo.
Peter Sagan ha quindi completato il preziosissimo lavoro dei suoi compagni di squadra, Geraint Thomas e Maximilian Schachmann sono scattati per portare a casa secondi bonus, ma Stephen Williams è riuscito a mantenere la leadership della classifica generale.
Per quanto riguarda i corridori italiani impegnati in terra elvetica vanno sottolineati il sesto posto di giornata per Matteo Trentin (Uae Emirates) e il decimo del sempre combattivo Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost).
La quarta tappa del Giro di Svizzera andrà da Grenchen a Brunnen, amena località sul Lago dei Quattro Cantoni. Un’impegnativa salita a una quindicina di chilometri dal traguardo potrebbe fare la differenza. Si tratterà di una giornata particolarmente importante per Michael Schär, che conosce quelle zone come le sue tasche.
“Transiteremo da Nottwil, vicino al lago di Sempach. Sono certo che il mio fan club sarà capace di creare la giusta atmosfera quando arriveremo da quelle parti” ha sottolineato l’esperto corridore rossocrociato in forza all’AG2R Citroën Team.
È intanto sceso dai pedali il portacolori della Quick-Step Alpha Vinyl Kasper Asgreen, che è stato suo malgrado tra i protagonisti di una caduta a quattro chilometri dal traguardo.
Il danese si è procurato diversi ematomi su braccia e gambe e una profonda ferita al ginocchio sinistro, che ha necessitato di alcuni punti di sutura. “Sono dispiaciuto di dovere dire addio al Giro di Svizzera – ha ammesso lo scandinavo -. Le sensazioni in questi primi giorni erano state buone e non vedevo l’ora di affrontare le prossime tappe. Voglio ringraziare lo staff medico della squadra per come si è preso cura di me e allo stesso tempo esprimere la mia speranza che la guarigione sia veloce. Mando un grosso ‘in bocca al lupo’ ai miei compagni di squadra per i prossimi giorni“.