Festa grande in casa Jumbo-Visma anche al termine dell’ultima tappa del Giro del Delfinato, competizione che molti corridori hanno scelto per proseguire la propria marcia di avvicinamento verso il Tour de France.
Jonas Vingegaard ha ottenuto un’impressionante vittoria di tappa al Plateau de Solaison davanti a Primoz Roglic, che ha sigillato il suo successo nella 74esima edizione della manifestazione: lo sloveno, come sappiamo, tiene particolarmente a fare bella figura alla Grande Boucle, non fosse altro perché ci sarà anche il connazionale e rivale Tadej Pogacar.
Lo squadrone giallorosso aveva già preso un notevole vantaggio in vista delle ultime fasi della frazione, con il leader sloveno davanti al suo luogotenente danese. Con la partecipazione di Steven Kruijswijk i due hanno demolito il gruppo. Ben O’Connor (AG2R Citroën) è stato l’ultimo avversario a resistere, ma non è riuscito a tenere il passo quando è arrivata l’accelerazione decisiva di Vingegaard a cinque chilometri dal traguardo. Lo scalatore australiano ha comunque completato il podio della tappa e della classifica generale.
Il gruppo, ormai ridotto a 134 corridori, è scattato da Saint-Alban-Leysse verso Plateau de Solaison e ha pressoché subito affrontato la salita al Col de Plainpalais (cat.1, vetta al km 8,8), dove sono cominciate le prime schermaglie.
Dopo tanti attacchi e contrattacchi, Pierre Rolland (B&B Hotels-KTM) è riuscito allungare, ma in buona compagnia di altri tredici corridori: Eddie Dunbar, Laurens De Plus (Ineos Grenadiers), Matteo Fabbro (Bora-Hansgrohe), Bruno Armirail, Michael Storer (Groupama-FDJ), George Bennett (UAE Team Emirates), Antonio Tiberi, Kenny Elissonde, Antwan Tolhoek (Trek-Segafredo), Simon Geschke (Cofidis), Alexis Vuillermoz (TotalEnergies), Jan Hirt (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) e Franck Bonnamour (B&B Hotels-KTM).
Il gruppo Jumbo-Visma ha controllato il divario, assestatosi tra 2′ e 2’30”, prima che cominciassero nuovi tentativi di fare la differenza nelle ultime fasi della tappa. Bruno Armirail e Michael Storer, per esempio, hanno accelerato e solo in tre (Dunbar, Bennett ed Elissonde) hanno seguito il duo della Groupama-FDJ. Poi, però, si è messo in moto Wout van Aert e, soprattutto grazie allo scatenato Steven Kruijswijk, la Jumbo-Visma ha messo le mani sulla corsa: solo Ben O’Connor (AG2R Citroën), Esteban Chaves (EF Education-EasyPost) e Jack Haig (Bahrain Victorious) hanno provato a non farsi sopraffare. Invano, perché Vingegaard e Roglic si sono involati, hanno ovviamente collaborato, e lo sloveno ha ceduto la tappa al compagno di squadra scandinavo.
“È stato abbastanza sorprendente – ha raccontato Vingegaard – . Avevamo programmato di attaccare e che Roglic avrebbe dovuto seguirmi perché volevamo vedere se fossimo riusciti a lasciarci tutti alle spalle. Ci siamo riusciti, quindi penso che possiamo essere molto felici e orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Nella classica delle Ardenne non ho avuto il periodo migliore ma ora sono tornato ad un livello davvero alto e di sicuro ne sono davvero felice. Il Giro del Delfinato è una delle competizioni più prestigiose al mondo. Vincere una tappa e essere secondo in assoluto è fantastico per me. Al Tour faremo di tutto perché a trionfare un corridore possa essere uno della Jumbo-Visma: non sarà facile, perché la concorrenza sarà nutritissima, ma ci proveremo“.