Arriva l’estate e, insieme all’afa e alle code verso i litorali, immancabilmente tornano anche le trattative di calciomercato. Nonostante il tanto agognato progressivo ritorno alla normalità, molte squadre soffrono ancora per gli strascichi del Covid e per l’impatto che la pandemia ha avuto nei conti societari.
In particolare quest’anno sono arrivati a scadenza di contratto molti giocatori che avevano degli ingaggi concordati prima della pandemia e che sono diventati difficilmente sostenibili per le squadre. Se in alcuni casi le trattative per rinnovi al ribasso sono andate in porto, sono molti i nomi di primo piano che lasceranno la propria squadra gratuitamente alla ricerca di un adeguato compenso altrove.
A parte affari già conclusi (Divock Origi al Milan) o rinnovi a cui mancano solo piccoli dettagli (Ibrahimovic sempre al Milan, o Eddie Nketiah all’Arsenal), andiamo a vedere quali sono i migliori attaccanti che si muoveranno a parametro zero quest’estate.
I 10 attaccanti svincolati più interessanti dell’estate 2022
GIOCATORE | ETA’ | SQUADRA | VdM |
---|---|---|---|
Paulo Dybala | 28 | Juventus | 35 Mln |
Ousmane Dembélé | 25 | Barcellona | 30 Mln |
Alexandre Lacazette | 31 | Arsenal | 20 Mln |
Andrea Belotti | 28 | Torino | 20 Mln |
Angel Di Maria | 34 | PSG | 12 Mln |
Luis Suarez | 35 | Atletico Madrid | 8 Mln |
Edinson Cavani | 35 | Manchester UTD | 4 Mln |
Dries Mertens | 35 | Napoli | 4 Mln |
Gareth Bale | 32 | Real Madrid | 3 Mln |
Mattia Destro | 31 | Genoa | 3 Mln |
Paulo Dybala (28 anni, Juventus)
Tecnica immensa, fisico un po’ fragile, Paulo Dybala ha salutato la Juventus in lacrime, anche se l’impressione è che non sia cresciuto troppo rispetto alla giovanissima promessa giunta dal Palermo, forse anche a causa della sua faccia da eterno bambino. La società ha deciso di puntare su altri giocatori e non accontentare le richieste economiche della Joya.
Eppure con 115 gol e 48 assist in 293 presenze con la maglia bianconera, Dybala è un giocatore dal valore enorme e a 28 anni ha la possibilità di essere veramente protagonista in una piazza importante. Che sia quella di Milano, con Beppe Marotta, che già lo portò da Palermo a Torino, pronto a ingaggiarlo all’Inter per costituire una coppia tutta argentina con Lautaro Martinez?
Ousmane Dembélé (25 anni, Barcellona)
Uno degli acquisti economicamente più disastrosi nella storia del Barcellona, pagato ben 140 milioni al Borussia Dortmund dopo aver incassato i 222 milioni della clausola rescissoria di Neymar.
Dopo cinque anni con un ingaggio stratosferico, Dembélé paga l’essere un po’ il simbolo della scellerata politica del presidente Bartomeu che ha portato il club catalano sull’orlo della catastrofe finanziaria (e anche un po’ più in là), ma nonostante vari problemi fisici e qualche accusa di scarso impegno chiude l’esperienza blaugrana con 32 gol e 34 assist in 150 partite.
Il talento non è mai mancato al francese, ma certo l’impennata di popolarità a soli 20 anni non gli ha sicuramente fatto bene. Ora, a 25 anni, è ancora un giocatore con un possibile futuro ad alto livello davanti a sé. Il Chelsea sembra intenzionato a offrigli un’occasione di riscatto, dopo che anche Juventus e Bayern Monaco si sono interessate a lui.
Alexandre Lacazette (31 anni, Arsenal)
Dopo cinque anni con la maglia dei Gunners, Alexander Lacazette saluta Highbury dopo 71 gol e 36 assist in 206 presenze. Per lui si prospetta un ritorno al Lione, squadra da cui l’Arsenal lo prelevò nel 2017 per 53 milioni, ma la mancata partecipazione alle coppe europee dei francesi potrebbe lasciare aperti spiragli ad altre squadre, tra cui la solita Juventus in cerca di rinforzi di livello in attacco.
Andrea Belotti (28 anni, Torino)
Reduce da stagioni abbastanza deludenti, Andrea Belotti è comunque un centravanti che in 251 apparizioni con la maglia granata ha messo a segno 113 gol e 28 assist, oltre a dimostrare un’abnegazione tale da meritare la fascia di capitano del Torino.
Su di lui sono puntati gli occhi del Milan, squadra che tifa fin da bambino, ma soprattutto del Monza, neo promosso ma carico di ambizioni. Attenzione anche alla Fiorentina, ancora alla ricerca di un centravanti che possa raccogliere l’eredità di Vlahovic, ma anche al Monaco, che lo segue da tempo.
Angel Di Maria (34 anni, Paris Saint-Germain)
Dopo Benfica, Real Madrid, Manchester United e PSG, a 34 anni la parabola di Di Maria poteva sembrare in fase calante, ma come la strepitosa prestazione contro l’Italia ha sottolineato, la classe del Fideo è intatta ed è un giocatore che può tranquillamente fare comodo a qualsiasi nobile d’Europa.
Non a caso la Juventus lo stava puntando con decisione, ma sembra che il Barcellona abbia superato i bianconeri negli ultimi giorni. In ogni caso, sarà comunque una grande squadra.
Luis Suarez (35 anni, Atletico Madrid)
Due anni dopo la farsa dell’esame di italiano all’Università di Perugia, il centravanti uruguayano lascia l’Atletico Madrid e forse questa volta può davvero approdare in Italia.
Non più alla Juventus, però, bensì alla Fiorentina (e da extracomunitario, in ogni caso). Nonostante l’interesse del River Plate, il giocatore preferirebbe infatti rimanere in Europa in vista dei mondiali, e la squadra toscana è una delle mete più accreditate insieme a Siviglia e Real Sociedad.
Edinson Cavani (35 anni, Manchester United)
L’esperienza al Manchester United di Cavani nelle ultime due stationi non è stata propriamente felice (19 gol in 59 presenze), ma anche per questo il giocatore ha grande voglia di riscatto.
El Matador è al centro anche del turbolento divorzio tra Sabatini e la Salernitana, con il presidente Iervolino che sarebbe intenzionato a riportare il giocatore in Campania (dove ha lasciato ottimi ricordi con la maglia del Napoli) e che Sabatini pubblicamente disse che sarebbe stato impossibile raggiungere. Ma a differenza del compagno d’attacco in nazionale Suarez, Cavani potrebbe anche scegliere di lasciare l’Europa, dato l’interesse dei messicani del Deportivo Toluca nei suoi confronti.
Dries Mertens (35 anni, Napoli)
Un’istituzione a Napoli, tanto da chiamare il figlio Ciro, lo stesso nomignolo che gli hanno affibbiato i tifosi partenopei, Dries Mertens sembra destinato a lasciare la squadra con cui ha infranto il record di gol segnati.
Le strade del belga e degli azzurri sembrano destinate a separarsi, ma forse i colori della maglia non saranno troppo diversi: pare che sia forte infatti l’interesse della Lazio, dove ritroverebbe Maurizio Sarri, l’allenatore che l’ha trasformato da promettente esterno a attaccante capace di segnare 148 gol e fornire 90 assist in 397 presenze.
Gareth Bale (32 anni, Real Madrid)
Gareth Bale è ancora un giocatore di calcio? Se lo chiedete in Galles, dopo che grazie ad una splendida prestazione ha contribuito a qualificare la nazionale ai Mondiali a spese dell’Ucraina (e con la mente ancora alle ottime prestazioni dello scorso Europeo), non avranno dubbi nel rispondervi che è un fuoriclasse.
Se lo chiedete a Madrid, dove nell’ultima stagione al Real, di ritorno da un prestito al Tottenham senza squilli particolare, ha collezionato solo 7 presenze e 1 gol per un totale di 300 minuti in campo, vi risponderanno che probabilmente è più interessato a giocare a golf che a calcio.
Eppure un giocatore pagato 101 milioni nel 2013 e capace di vincere da protagonista qualsiasi trofeo con il Real prima che la passione si spegnesse ha solo bisogno di ravvivare la fiamma per tornare ad alti livelli.
Potrebbe tornare al Tottenham per la terza volta (ma Conte sarebbe contrario), tentare un’esperienza in Italia (in un ambiente pieno di entusiasmo come quello del Milan), prendere la via della MLS oppure chiudere la carriera in patria al Cardiff City (ma una sua settimana di paga costerebbe più degli stipendi del resto della squadra).
Mattia Destro (31 anni, Genoa)
Un grande enigma del calcio italiano, Mattia Destro alterna stagioni in cui è un centravanti preziosissimo ad altre in cui diventa una sorta di fantasma in campo. Eppure nell’ultima disastrosa stagione del Genoa, pur giocando da titolare solo poco più delle partite e poco più dei minuti a disposizione, ha messo a segno 9 gol e 1 assist, ovvero ha partecipato al 37% dei gol rossoblù, risultando il miglior realizzatore della squadra.
Qualsiasi squadra che punti alla salvezza in Serie A farebbe bene a considerarlo, e non a caso il Lecce sembrerebbe intenzionato ad offrirgli il ruolo di vice-Coda, centravanti che è stato fondamentale per la promozione ma che ha in Serie A non ha mai fatto benissimo. L’esperienza di Destro potrebbe essere una buona assicurazione nel caso il bomber titolare non funzioni.