Pronostico rispettato: è la Virtus Bologna la prima finalista della serie scudetto del basket maschile.
Nel giorno in cui si è consumata la rottura tra la Federazione Italiana Pallacanestro e Meo Sacchetti, che non è più il commissario tecnico della Nazionale, le V Nere hanno chiuso il conto con la matricola terribile Bertram Tortona andando a vincere sul parquet della compagine piemontese con il punteggio di 77-69.
Un match che i campioni d’Italia in carica hanno iniziato con il piglio giusto piazzando subito un devastante parziale di 18-3. Gli uomini di Ramondino non si sono però persi d’animo e hanno piazzato un 6-0, avvicinandosi sensibilmente.
L’innegabile maggiore caratura della compagine ospite l’ha però portata ad allungare di nuovo, anche con 15 punti di vantaggio, chiudendo poi sul 47-33 il secondo periodo.
La squadra di casa le ha poi provate tutte per cercare di riaprire il match, tenendo quindi in vita la serie, ed è stata brava ad avvicinarsi fino al -6: Jaiteh e Hackett hanno però trovato i punti utili per respingere l’assalto e la squadra di Scariolo ha poi controllato fino al 77-69 conclusivo.
“Siamo ovviamente soddisfatti di aver raggiunto un’altra finale ma continuiamo ad avere fame ed ambizione. Contro una squadra a cui vanno fatti i complimenti per la sua brillantissima stagione abbiamo giocato una partita molto buona, con qualche calo fisiologico, senza correre nessun pericolo nel momento in cui volevamo tenere in campo qualche giocatore che deve riacquistare fiducia – ha raccontato il coach dei felsinei -. Ora ci disconnettiamo un momento e inizieremo a preparare la prossima gara. Le ultime due partite della serie sono state partite di qualità, in molti momenti ci siamo riconosciuti del nostro livello, da miglior Virtus. L’obiettivo è quello di allungare questi minuti, per avere un contributo importante da più giocatori possibili. Una delle cose di cui sono più orgoglioso è essere arrivati sin qui con 12, se non di più, giocatori coinvolti“.
“Ai miei ragazzi ho fatto i complimenti perché hanno fatto delle grandi cose e i risultati conseguiti in questa stagione sono il frutto di quanto hanno prodotto. Spesso e volentieri hanno fatto sembrare normale qualcosa che concretamente non lo è. Oltre alla soddisfazione per la buona stagione ci deve essere la consapevolezza che c’è un margine di miglioramento che possiamo esplorare – ha invece spiegato il timoniere della Bertram, Ramondino -. Sinceramente rimane un po’ di dispiacere perché credo potessimo giocare una partita con contenuti migliori che avrebbe ripagato ancora di più questo splendido tutto esaurito che è motivo di orgoglio: non si deve dare nulla di scontato. Voglio però sottolineare la capacità dei nostri avversari di punire gli errori e la loro abilità nel vincere ogni volta con l’adeguamento conseguente alle nostre scelte. C’è grande ammirazione da parte mia per la vittoria della Virtus nella partita e nella serie. Le palle perse all’inizio ci hanno fatto sprecare tante energie nervose e ci hanno fatto partire sotto e non di poco, ma al di là del dettaglio c’è stata anche frenesia nel provare poi a recuperare“.