Prima che il calcio internazionale vada definitivamente in ferie, un ultimo appuntamento è riservato alle nazionali europee che, nella settimana in corso daranno il via alla prima giornata della Nations League.
Una delle partite più interessanti del turno di apertura, è quella che fa capo al derby iberico tra Spagna e Portogallo, che si giocherà al Benito Villamarín di Siviglia, nella serata di giovedì 2 giugno alle ore 20,45.
Spagna in netto vantaggio nei precedenti
Sono ben 38 i precedenti tra Spagna e Portogallo in partite ufficiali.
Di questi scontri le Furie Rosse ne hanno portato a casa la bellezza di 17, a differenza dei lusitani che sono usciti vittoriosi dalle partite contro gli odiati cugini spagnoli in sole 6 occasioni. Ben 15 sono stati, invece, i pareggi.
Particolarmente interessante, però, il trend delle ultime partite, che vede il Portogallo in netto miglioramento, rispetto a quello che ha caratterizzato la sfida nella storia.
I lusitani, infatti, nelle ultime partite hanno fatto registrare tre pareggi, una vittoria e una sconfitta. In particolare, il successo è arrivato in amichevole il 17 novembre del 2010 quando, gli allora campioni del mondo guidati da Vicente Del Bosque, uscirono umiliati da un sonoro 4-0 agli spagnoli grazie alle reti di Martins e Almeida tra i quali arrivò la doppietta di Helder Postiga.
Questa è l’ultima vittoria del Portogallo.
L’ultimo successo delle furie rosse risale invece agli europei del 2012 e fu una vittoria ben più pesante, maturata al termine di una partita valevole per le semifinali. I tempi regolamentari si chiusero sullo 0-0, stesso punteggio dei tempi supplementari. I rigori non sorrisero ai lusitani, traditi dagli errori dal dischetto di Moutinho e Bruno Alves, mentre la Spagna, dopo l’errore iniziale di Alonso, portarono a casa la finale grazie alle reti di Iniesta, Pique, Sergio Ramos e Fabregas.
Nell’atto conclusivo della manifestazione, la Spagna travolse l’Italia di Prandelli con un altro 4-0.
Negli ultimi tre match giocati dalle due nazionali, sono arrivati altrettanti pareggi. Da ricordare lo scoppiettante 3-3 ai mondiali russi, il primo dei due ai quali la nostra nazionale non ha preso parte insieme al prossimo che partirà a novembre in Qatar.
Ancora più recenti i due pareggi per 0-0 in altrettante amichevoli internazionali, nel 2020 e nel 2021.
Il confronto offensivo tra Spagna e Portogallo
Tenendo fede alla falsariga degli scontri diretti, la differenza tra Spagna e Portogallo si amplifica maggiormente se poniamo la nostra attenzione sui gol fatti dalle due squadre.
Nei 38 incontri giocati, la Spagna ha realizzato qualcosa come 75 reti, a differenza dei lusitani che ne hanno messo a segno 44.
È la prima volta che le due squadre iberiche si affrontano nella ancora giovane competizione della Nations League.
Se vogliamo invece scendere nel dettaglio e provare a inquadrare il match sotto la luce di dati più recenti, il Portogallo migliora sensibilmente i numeri relativi alla sua produzione offensiva, chiudendo senza reti realizzate solo contro il Belgio agli europei dell’anno scorso vinti dall’Italia e alle qualificazioni mondiali in casa dell’Irlanda, dove i lusitani non andarono oltre lo 0-0.
Storicamente il Portogallo, nonostante i positivi risultati dell’ultimo decennio, è sempre stato un team che ha avuto in fase realizzativa il suo tallone d’Achille.
La Spagna ha invece un passato e un presente glorioso se pensiamo all’aspetto offensivo, basti pensare che nelle ultime 10 partite della nazionale, le “Furie Rosse” hanno segnato almeno una rete in tutte le sue uscite e ha vinto tutte le ultime 4 partite con avversari come Islanda, Albania, Svezia e Grecia.
Sono invece 7 le reti al passivo per la Spagna in questi 10 match a differenza delle 6 subite dagli avversari.
L’analisi della partita
Analizzando le heat map delle ultime partite del Portogallo, salta all’occhio una statistica piuttosto interessante, quella che mette in evidenza le fasce di attacco delle ventate offensive lusitane.
La fascia centrale è quella più utilizzata dagli uomini di Fernando Santos, che tiene i suoi esterni abbastanza bassi, lasciando i compiti offensivi agli uomini di qualità di cui il Portogallo è pieno zeppo tra gli effettivi centrali.
Bernardo Silva, Moutinho e Bruno Fernandes garantiscono quella frizzantezza offensiva che servirà al tridente formato da Rafael Leão, Diogo Jota e Cristiano Ronaldo, di concretizzare le azioni da gol.
È molto probabile che la presenza di Rafael Leao, giocatore che ama aprirsi sulla parte sinistra del campo, possa cambiare questa statistica ma l’accentramento offensivo che “CR7” è abituato a sviluppare avrà comunque il suo fortissimo peso, per cui il potenziale offensivo degli esterni, l’altro dovrebbe essere un Diogo Jota “adattato”, potrebbe risentirne.
Ne potrebbe risentire anche in virtù delle caratteristiche dei loro omologhi, Ferran Torres e Dani Olmo che agiranno con ogni probabilità ai lati di Morata.
La spiccata propensione a sfruttare tutta l’ampiezza del campo da parte di questi interpreti, metterà gioco forza in difficoltà gli esterni difensivi, Carvajal e Jordi Alba, che avranno bisogno di una mano di aiuto dai loro compagni più avanzati.
I due allenatori metteranno in campo le proprie squadre in maniera speculare l’una con l’altra, per un 4-3-3 che è ormai da tempo il modulo più utilizzato dalla maggior parte dei top club e, di conseguenza, dalle loro nazionali.
Probabili formazioni
SPAGNA 4-3-3: Unai Simón; Jordi Alba, Pau Torres, Laporte, Carvajal; Busquets, Rodri, Gavi; Dani Olmo, Morata, Ferran Torres. Allenatore: Luis Enrique
PORTOGALLO 4-3-3: Rui Patricio; Guerreiro, Pepe, Danilo Pereira, João Cancelo; Bernardo Silva, Moutinho, Bruno Fernandes; Rafael Leão, Diogo Jota, Cristiano Ronaldo. Allenatore Fernando Santos
La partita verrà trasmessa in chiaro su Italia 1.