Una stagione trionfale in uno dei campionati più combattuti degli anni duemila.
Il Milan è riuscito in un’impresa che sembrava quasi impossibile anche solo fino a poco tempo fa, grazie alla forza di un gruppo che il buon Stefano Pioli è riuscito ad amalgamare al meglio creando un’alchimia speciale e vincente.
Ecco tutti i numeri di questo incredibile 19° scudetto rossonero.
Il Milan più giovane di tutti
Il dato che sorprende maggiormente, è che questa squadra è in assoluto la più giovane a essere riuscita a conquistare uno scudetto nell’era dei tre punti a partita.
Una media di 26 anni e 97 giorni, che stacca nettamente il precedente record della Juventus del 1997/98 (che vinse con 26 anni e 161 giorni).
E se consideriamo che in rosa il Milan ha anche un certo Zlatan Ibrahimovic, oltre che Giroud e Tatarusanu (111 anni in tre), si comprende quanto sia roseo il futuro di questo gruppo che ha invece in Kalulu, Tonali e Leao un’ossatura di 22enni con ancora grandi margini di crescita.
2021-22 | MILAN | 26 anni 97 giorni |
1997-98 | JUVENTUS | 26 anni 161 giorni |
1994-95 | JUVENTUS | 26 anni 162 giorni |
1996-97 | JUVENTUS | 26 anni 271 giorni |
2000-01 | ROMA | 27 anni 147 giorni |
2001-02 | JUVENTUS | 27 anni 230 giorni |
2012-13 | JUVENTUS | 27 anni 365 giorni |
2018-19 | JUVENTUS | 28 anni 41 giorni |
1998-99 | MILAN | 28 anni 57 giorni |
2015-16 | JUVENTUS | 28 anni 72 giorni |
Il record di punti
Il Milan ha chiuso la stagione con 86 punti raccolti, ovvero il suo miglior dato in assoluto nell’era dei tre punti a vittoria, fatta eccezione per quel campionato 2005/06 (quando furono 88, salvo poi vedersi penalizzata dopo le sentenze di calciopoli che tutti conosciamo).
Nessuno ha fatto meglio dei rossoneri nel girone di ritorno, quando proprio grazie alla determinazione e alla voglia di raggiungere il risultato finale, hanno ottenuto 44 punti (davanti al Napoli con 40 e all’Inter con 38). Ecco la classifica dei migliori campionati del Milan con la Serie A a venti squadre.
2005-06 | 88* | 2 |
2021-22 | 86 | 1 |
2010-11 | 82 | 1 |
2011-12 | 80 | 2 |
2004-05 | 79 | 2 |
2020-21 | 79 | 2 |
2008-09 | 74 | 3 |
2012-13 | 72 | 3 |
Quando il “Bomber” non serve
Quando parliamo di “forza del gruppo” a volte si pensa a una semplice frase retorica. Eppure sono proprio i numeri a identificare il gioco del Milan in questa ultima stagione.
La capacità di non avere un unico terminale offensivo ma tutti che si mettono in condizioni di segnare la rete decisiva, è stata una delle caratteristiche di questa squadra. Virtù e necessità, vista la contemporanea assenza spesso di uno o più elementi tra le punte di ruolo.
Ne viene fuori così che i migliori goleador della squadra sono stati Rafael Leao e Olivier Giroud, entrambi con 11 reti a testa. Si tratta solo della quarta volta nella sua storia che il Milan riesce a vincere lo scudetto senza avere nemmeno un giocatore ad almeno 12 gol in stagione. Era già capitato con Pietro Paolo Virdis (nel 1988), con Daniele Massaro (nel 1994) e con George Weah (nel 1996), tutti sempre con 11 gol all’attivo.
In assoluto, l’ultima squadra a vincere il campionato con meno di 12 reti segnate era stata la Juventus nel 2012/13 quando il duo Vidal e Vucinic ne realizzarono 10 a testa.
1950-51 | Nordahl | 34 |
1954-55 | Nordahl | 27 |
1956-57 | G.Bean | 17 |
1958-59 | Altafini | 28 |
1961-62 | Altafini | 22 |
1967-68 | Peirino Prati | 15 |
1978-79 | A.Bigon | 12 |
1987-88 | P.P.Virdis | 11 |
1991-92 | Van Basten | 25 |
1992-93 | Van Basten – Papin | 13 |
1993-94 | Massaro | 11 |
1995-96 | Weah | 11 |
1998-99 | Bierhoff | 19 |
2003-04 | Shevchenko | 24 |
2010-11 | Ibrahimovic – Pato – Robinho | 14 |
2021-22 | Leao – Giroud | 11 |
La parola alla difesa
Il punto però è che il Milan è riuscito soprattutto a capitalizzare al meglio i suoi gol, chiudendo con la migliore difesa del campionato, 31 reti subite in tutto. Ma non solo.
Nessuna squadra ha ottenuto più “clean sheet” dei rossoneri (18), e nessuno ha subito così pochi gol in questo 2022 (appena 9 in 19 partite, con l’Inter seconda a quota 17).
Merito anche in questo caso di una squadra che ha applicato la fase difensiva nel migliore dei modi, oltre che di un paio di centrali in condizione di grazia e un portierone come Maignan dall’impatto devastante.
Non a caso chiude la sua prima stagione di Serie A con numeri impressionanti, come il 79,4% di parate (nessuno nei cinque maggiori campionati in Europa ha fatto meglio).
Squadra | Clean sheet |
---|---|
Milan | 18 |
Napoli | 16 |
Roma | 15 |
Inter | 15 |
Juventus | 13 |
Bologna | 13 |
Ibrahimovic, l’eterno
Malgrado le sole 23 presenze (per mille minuti complessivi in campo), Zlatan Ibrahimovic ha lasciato la sua pesante impronta non solo nella vittoria del campionato del Milan (con comunque 8 reti e 3 assist totali), ma nei record della sua interminabile carriera.
Già ad ottobre il campione svedese aveva realizzato il suo 400° gol nei vari campionati nazionali (contro la Roma in questo caso), mentre un mese dopo contro la Fiorentina è diventato contemporaneamente sia il giocatore più anziano a segnare una marcatura multipla, sia il primo quarantenne (40 anni e 48 giorni) a realizzare 2 o più reti in un match dei cinque più importanti campionati in Europa negli anni duemila.
Non basta però, perchè Zlatan in stagione si è tolto lo sfizio di superare anche Silvio Piola come miglior marcatore nella storia, per i gol realizzato dopo i 38 anni (33 reti per lui contro le 31 di Piola), mentre con il gol a gennaio contro il Venezia, diventa anche il terzo giocatore più anziano di sempre a segnare un gol in Serie A.
Data | Partita | Giocatore | Età |
---|---|---|---|
19/05/07 | Milan-Udinese | Alessandro Costacurta | 41 anni 25 giorni |
07/02/54 | Novara-Milan | Silvio Piola | 40 anni 131 giorni |
09/01/22 | Venezia-Milan | Zlatan Ibrahimovic | 40 anni 98 giorni |
23/05/99 | Piacenza-Salernitana | Piertro Vierchowod | 40 anni 47 giorni |
25/09/16 | Torino-Roma | Francesco Totti | 39 anni 354 giorni |
Piccoli campioni crescono
Ma al netto di tutto, dentro la grande stagione rossonera c’è soprattutto la crescita di alcuni giovani che hanno fatto il famoso salto di qualità.
Se Theo Hernandez ormai aveva già fatto vedere tutte le sue qualità, tanto che il fatto che sia l’unico difensore nei maggiori cinque campionati Europei ad avere almeno cinque gol e cinque assist in tutte e due le ultime stagioni quasi non stupisce più di tanto, diverso è il discorso per Sandro Tonali e Rafael Leao.
Dopo un anno piuttosto deludente, Tonali stava infatti per non essere nemmeno riscattato facendo ritorno a Brescia. E invece non solo è rimasto al Milan, ma è diventato anche il perno centrale del gioco di Pioli, nonchè il più giovane centrocampista di Serie A con almeno cinque gol all’attivo.
Teniamo per ultimo quello che forse è la rivelazione migliore dell’intero campionato, Leao. Lui il cambio di passo l’ha fatto davvero, diventando letteralmente imprendibile per tutti, anche con una continuità che non gli apparteneva in passato.
Per lui la stagione si chiude con numeri e statistiche da migliore in assoluto tra le file rosso nere, e non solo:
- Miglior cannoniere del Milan (11 reti)
- Miglior assist-man del Milan (8)
- Maggior numero di conclusioni (97) e di tiri nello specchio (38) del Milan
- Miglior numero di dribblig riusciti (98) e totali (163) di tutta la Serie A
- Maggior numero di tocchi in area avversaria del Milan (193)