La vittoria nella finale playoff, di Serie B, del Monza e conseguente prima storica promozione dei Brianzoli completa il lotto delle 20 squadre che prenderanno parte alla prossima Serie A.
Dopo Lecce e Cremonese, promosse direttamente dopo 38 giornate, anche il club di Silvio Berlusconi stacca il pass per la massima categoria. E dunque c’è molta curiosità per capire che tipo di campionato faranno le tre formazioni nella stagione 2022-23.
Se per giallorossi e grigiorossi c’è da attendersi una salvezza sofferta, almeno sulla carta, il Monza con lo stesso Berlusconi al timone sogna lidi ben più importanti. Ma siamo solo all’inizio di un’estate molto calda.
Nel corso degli anni le neo promosse, specie nelle ultime stagioni, hanno faticato tantissimo e concludendo con l’immediato ritorno in Serie B. Da Budget ridotti, ad un salto di categoria indigesto, passando per tutta una serie di fattori, i motivi sono molteplici.
Nella Serie A appena conclusa, solo il Venezia è tornato immediatamente nel campionato cadetto, con Empoli e Salernitana capaci di confermare la categoria. Ma ogni stagione, fa storia a sé.
Vediamo cosa ci attende, con le neo tre promosse che possono vantare su tre DS di grandissimo spessore: Corvino a Lecce, Braida a Cremona e Galliani in quel di Monza.
Esperti e vincenti come non mai.
Lecce: Corvino guarda Firenze
Pantaleo Corvino, dopo aver chiuso nell’estate del 2019 il suo secondo rapporto con la Fiorentina è tornato da dove era partito, quando il suo nome è diventato virale nel calcio italiano.
A Lecce il DS salentino ha costruito una squadra d’assalto per l’ultimo campionato di Serie B e i giallorossi hanno trovato la promozione diretta in Serie A, con la prima piazza dopo 38 giornate di passione. Confermato Marco Baroni sulla panchina pugliese, l’ex DS viola è già a lavoro.
E non è un caso che il primo colpo del Lecce, arrivi proprio da Firenze. Il portiere Brancolini, scuola Fiorentina, è il primo tassello della nuova rosa e considerando che il Club di Commisso dovrà cedere diversi giocatori, in vista anche della stagione Europea e con nuovi arrivi in riva all’Arno, questa sorta di “epurazione” dei giocatori in eccesso potrebbe coinvolgere il Lecce.
Corvino guarda a Firenze e come al solito guarda verso i Balcani: in quella fucina di talenti, lo stesso Ds giallorosso ha spesso pescato giocatori interessanti che hanno fatto le sue fortune e le fortune delle squadre di cui era il direttore sportivo. Il mercato però è ancora infinito (inizierà ufficialmente l’1 luglio, ndr), ma le grandi manovre sono già iniziate.
Il grande problema del Lecce, nel corso della sua storia, è sempre stato quello di confermarsi nella massima categoria e tranne qualche caso raro, la truppa salentina è sempre tornata con grande velocità nel campionato cadetto.
Di conseguenza serve costruire una squadra con giocatori di esperienza: ottimi conoscitori della Serie A e abituati a lottare per la salvezza. A fianco di questi giocatori maturi, spazio ad un manipolo di giovani che a Lecce trovano sempre terreno fertile sotto questo punto di vista.
In attesa di quelli che saranno gli arrivi e quelle che saranno le uscite, Marco Baroni dovrà lavorare per un campionato non facile, ma sul quale stanno piovendo capitali freschi, grazie all’ingresso di un nuovo socio nella stanza dei bottoni giallorossi: Alvin Sariaatmadja. Giovane, ricco e rampante.
Dunque il lavoro del Lecce gravita tra una società che può disporre di un budget importante, l’area tecnica affidata all’esperienza di Corvino, con Baroni nell’area sportiva che cercherà di proseguire l’ottimo lavoro svolto negli ultimi 12 mesi.
Cremonese: Braida lavora nell’ombra
26 anni dopo la Cremonese riabbraccia la Serie A. Una promozione che sorprende fino ad un certo punto e nonostante un finale a singhiozzo, i grigiorossi hanno meritato sul campo il ritorno della massima categoria.
Il primo tassello della nuova stagione passa dalla nomina del neo allenatore. Ariedo Braida sta per salutare Fabio Pecchia, il tecnico della promozione e in settimana dovrebbe comunicare il nome del nuovo mister. E’ un duello per la panchina grigiorossa e completamente differenti per costo.
L’opzione lowcost concerne Massimiliano Alvini autore di una stagione di spessore sulla panchina del Perugia e con gli umbri ha raggiunto i playoff del campionato di Serie B. La scelta più costosa e anche più particolare investe Andrea Pirlo. L’ex allenatore della Juventus, dopo l’anno sabbatico sembra pronto a tornare in pista.
Una strada non facile quello che porta a Pirlo, ma gli ottimi rapporti con Braida (dai tempi del Milan) possono giocare a favore della squadra lombarda. E sarebbe davvero intrigante vedere colui che in un anno alla Juventus ha vinto Supercoppa Italiana e Coppa Italia, agire sulla panchina di una neo promossa.
Dunque, fino a quando non sarà sciolto il nodo allenatore, diventa difficile fare delle proiezioni di un certo spessore sulla Cremonese. Sicuramente c’è da rivoluzionare in parte la rosa per affrontare il salto di categoria e qui entra in gioco Ariedo Braida.
Per anni braccio destro di Berlusconi e Galliani al Milan, il silenzioso dirigente è stato uno degli artefici dei trionfi del mondo rossonero, prima di spiccare il volo verso Barcellona e lasciare il segno anche in terra catalana. Poi il ritorno in Italia e l’ennesima impresa: la promozione della Cremonese.
L’uomo giusto, al posto giusto. Grande conoscitore del calcio e ovviamente della Serie A, con la sua personalità può essere il valore aggiunto di una società che sogna in grande e che ovviamente non può disporre di un budget da big.
Il lavoro dietro le quinte di Braida è quello che farà la differenza: dalla scelta dell’allenatore a quella dei giocatori che andranno ad integrare la rosa. Un campionato non facile sulla carta, ma che potrebbe regalare sorprese in positivo.
Monza: Berlusconi e Galliani fanno sognare i brianzoli
Gli ultimi arrivati, ma quelli che potrebbero finire più in alto in classifica, rispetto a Lecce e Cremonese.
Il Cavaliere e il “Dottore” sono pronti a far sognare il Monza. Conquistata la promozione con la finale playoff, l’ex numero 1 del Milan suona già la carica: “Vogliamo vincere lo Scudetto e la Champions League“.
Parole importanti, ma attenzione a sottovalutare l’ex Presidente del Consiglio che nel 1986 disse le stesse cose all’indomani dell’acquisto del Milan. Venne spernacchiato a destra e manca, poi però la storia ce la ricordiamo tutti: 29 trofei in 30 anni di presidenza.
Il Monza è il presente e la squadra pur avendo deluso, per la mancata promozione diretta, ha saputo poi correggere la traiettoria nei playoff.
È la prima volta in Serie A per una società che ci era andata sempre vicino alla massima categoria. Ora è tempo di festeggiamenti, ma c’è da attendersi già i primi movimenti.
Giovanni Stroppa va verso la conferma, con Galliani pronto a sfruttare l’importante budget che Berlusconi si appresta a mettere sul piatto. Ovviamente servirà una sorta di rivoluzione: sia per superare l’impatto con la nuova categoria e sia per puntare ad obiettivi più importanti della semplice salvezza.
Sarà un lavoro graduale ovviamente e nessuno si aspetta grossi exploit da un club che deve ancora muovere i primi passi verso la Serie A.
Ma se dovessimo indicare una possibile mina vagante della prossima stagione, ecco che i biancorossi hanno i connotati ideali per diventare una delle formazioni più complicate da affrontare.
Giovani, spensierati e forti. Il mercato poi ci dirà chi alzerà l’asticella di una squadra che deve gioco-forza crescere e i colpi del “Condor” sono pronti ad infiammare l’estate del pallone. Tra giovani promesse, giocatori affermati e i famosi “parametri zero” di Galliani, a Monza sono già pronti a vivere un calcio-mercato di grandi emozioni.