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“Abbiamo un conto in sospeso con loro”. Se Giulio Cesare avesse scritto il De bello gallico nel 2022, probabilmente avrebbe usato parole simili per descrivere la finale di Champions League tra Liverpool e Real Madrid.

Ad averle usate è stato invece uno dei protagonisti della sfida, a pochi giorni dal calcio d’inizio: Mohamed Salah, che – lui sì, senz’altro – ha un conto in sospeso con i blancos.

Salah ci sarà, nonostante gli acciacchi che – con Arnold e Robertson – si porterà dietro da un finale di stagione vissuto al massimo, tra sogno europeo e triplete sfiorato in Inghilterra.

Non ci sarà però Sergio Ramos, nel frattempo passato al PSG. Proprio in Francia, patria elettiva della Coppa Campioni, si giocherà l’ultimo atto del più ambito trofeo internazionale per club: allo Stade de France, per la precisione, in quel di Saint-Denis.

Sarà una finale bellissima, nonché ricca di significato.

Il Liverpool, che ha dominato il calcio inglese – esclusa la Premier League, vinta al fotofinish dal Manchester City di Guardiola, affronterà il Real Madrid – la massima espressione del calcio spagnolo e della Champions League, competizione di cui detiene il record di vittorie (13).

La 66ª edizione della Champions è stata presentata dai due allenatori – protagonisti assoluti della sfida – con parole epiche. “È come la prima volta, perché una finale è sempre speciale”, ha detto Klopp, allenatore del Liverpool.

È successo qualcosa di strano. Dall’inizio della stagione abbiamo giocato contro squadre molto forti che credevano di vincere la Champions League – Paris Saint-Germain, Chelsea, Manchester City. Il merito va ai giocatori e ai nostri tifosi. La maglia ha un certo peso – l’orgoglio del club. Per me, una finale con il Liverpool è come un derby perché continuo ad essere un tifoso dell’Everton”, ha risposto Carlo Ancelotti, allenatore del Real.

Per rendere il massimo degli onori ad una sfida straordinaria, analizziamo allora nel dettaglio i precedenti della sfida, cercando di coglierne potenziali chiavi di lettura per l’andamento della stessa.

I precedenti tra Liverpool e Real Madrid

PRECEDENTI LIVERPOOL-REAL
Partite totali10
Vittorie Liverpool3
Pareggi3
Vittorie Real4
Gol fatti Liverpool8
Gol fatti Real10
Le statistiche sui precedenti di Liverpool e Real Madrid

La memoria di una partita è la partita stessa. Il ricordo più nitido di Liverpool vs Real non può che portare la mente all’ultima finale di Champions giocata da queste due squadre il 26 maggio del 2018.

Ci trovavamo a Kiev, NSC Olimpiyski Stadium. Il Real Madrid allenato da Zizou Zidane vinse 3-1 contro un Liverpool orfano di Salah fin dai primi minuti di gioco, infortunatosi in un contrasto malefico con Sergio Ramos.

Al vantaggio di Benzema (51’) aveva risposto Mané, ma due gol del subentrato Bale (64’, 83’), oggi ai margini del progetto, avevano regalato il tredicesimo trionfo in Champions League al Real Madrid. L’ultimo nella storia dei galacticos.

Quella era solo l’ultima sfida di una lunga e leggendaria serie tra queste due storiche squadre.

Nella Coppa dei Campioni 1980/81, il Liverpool di Bob Paisley aveva battuto il Real Madrid di Boskov col punteggio di 1-0 al Parco dei Principi di Parigi.

A decidere quella sfida era stato un gol di Alan Kennedy (terzino) a 9’ dalla fine. I due club si sono incrociati per l’ultima volta ai quarti di finale del 2020/21: il Real Madrid aveva vinto 3-1 all’andata per poi pareggiare 0-0 ad Anfield, eliminando così il Liverpool di Klopp – che contro il Real è uscito sempre con le ossa rotte.

Prima di questa doppia sfida a eliminazione diretta, le due squadre si erano affrontate ai gironi 2014/2015, quando il Real Madrid si era aggiudicato entrambe le partite e Benzema aveva messo a segno due gol nella prima delle due sfide ad Anfield.

Due settimane dopo, sempre Benzema aveva siglato l’1-0 per il Real. Il franco-algerino, che sta vivendo una stagione incredibile, sa dunque come segnare ai Reds.

La vittoria più entusiasmante del Liverpool contro i madrileni risale alla stagione 2008/09, quando negli ottavi di finale i Reds guidati da Rafa Benitez avevano eliminato i blancos con un perentorio 5-0 tra andata e ritorno (4-0 ad Anfield, 1-0 al Bernabeu).

Quella rimane, ad oggi, la sconfitta più pesante nella storia del Real da quando la coppa ha preso la denominazione di Champions League (nella vecchia coppa Campioni fu il Milan di Sacchi a rifilare un complessivo 6-1 al Real

In dieci confronti diretti, il Real Madrid ha vinto quattro volte contro il Liverpool, che ne ha vinte tre. Dieci i gol segnati dal Real, contro gli otto del Liverpool.

Il bilancio delle finali di Champions in generale, vede avvantaggiato il Madrid: sono 13 le vittorie su 16 finali disputate, con 42 gol fatti e 23 subiti. Il Liverpool invece ha giocato 9 finali vincendone 6; ha segnato 13 gol e ne ha subiti 11.

La voglia di rivalsa di cui parlava Salah in apertura di articolo, è condivisa da molti dei compagni di squadra dell’egiziano, presenti alla sfida del 2018 come lo saranno – almeno in rosa – in quella del 2022: Trent Alexander-Arnold, Virgil van Dijk, Andrew Robertson, James Milner, Jordan Henderson, Mohamed Salah appunto, Roberto Firmino e Sadio Mané.

I quali dovrebbero preoccuparsi di un dato: il Real Madrid, che ha vinto 13 Coppe dei Campioni (record della competizione), ha trionfato in tutte le ultime sette finali giocate. Curiosamente, i galacticos non perdono una finale dall’edizione 1980/81, quando a trionfare contro il Real fu proprio il Liverpool.

Liverpool e Real: statistiche a confronto

Diamo allora un’occhiata alle statistiche della sfida.

Il Liverpool partecipa alla competizione per la 14esima volta nella sua storia – cinque volte, compresa questa, è arrivata in finale. Quest’anno il Liverpool ha vinto tutte e sei le partite della fase a gironi. Dagli ottavi in poi, ha perso una sola partita, contro l’Inter di Simone Inzaghi per 1-0.

Quella dei Reds rimane però una stagione storica, la prima nella quale il Liverpool ha vinto 10 partite in una sola stagione europea. È anche il primo club a vincere tutte e sei le trasferte di una singola edizione di Champions (in generale, ha vinto 12 delle ultime 15 trasferte europee).

Con le vittorie contro Atletico Madrid e Villarreal, il Liverpool è arrivato a 6 vittorie nelle ultime 18 partite contro squadre spagnole (tre pareggiate, nove perse). Il bilancio dei reds ai calci di rigore nelle competizioni UEFA è di 4 vittorie e 1 sconfitta (4-5 contro il Besiktas ai sedicesimi di UEL 2014/15).

Capitolo Real Madrid. Partiti in sordina per via del cambio in panchina – per quanto non si possa parlare di una novità – i galacticos hanno vinto cinque partite su sei nel Gruppo D di Champions (l’unica storica sconfitta è stata quella casalinga contro lo Sheriff). Quello che però ha davvero impressionato della stagione europea del Real è la fase a eliminazione diretta.

Sempre ad un passo dal baratro (andata col PSG, ritorno col Chelsea, andata e ritorno col City), i bianchi di Madrid si sono risollevati miracolosamente (Ancelotti ha parlato non a caso di magia).

Il Bernabeu ha svolto in questo un ruolo fondamentale. Ma il vero uomo-simbolo di questa cavalcata è stato finora Karim Benzema. Due triplette tra PSG e Chelsea, il gol nei supplementari contro i blues al Bernabeu – decisivo per il passaggio del turno –, tre gol (dei sei totali segnati dal Real) contro il Manchester City tra andata e ritorno.

In totale, 15 gol in Champions (10 nella fase a eliminazione diretta, eguagliando il record di Ronaldo nel 2016/17), due in più di Lewandowski. Occhio ad un altro dato: contro le squadre inglesi, Benzema – da buon francese – ha segnato 16 gol in 22 partite di Champions; è la nazione alla quale ha segnato più gol con la maglia di un club.

Il bilancio del Real Madrid contro le inglesi recita 19 vittorie 13 pareggi 16 sconfitte, proprio come quello del Liverpool contro le spagnole. Nella lotteria dei calci di rigore, il Real Madrid ha vinto due partite europee perdendone altrettante.

Il Real Madrid non ha mai perso una finale di Champions League. È l’ottava volta che disputa una finale in questa competizione, nuovo record che supera le sette del Milan e della Juventus. Merito di Carlo Ancelotti, doppio ex proprio di Milan e Juventus, che è diventato il primo allenatore a guidare una squadra in cinque finali di Champions.

Carletto insegue la quarta vittoria (record) in questa competizione. Per ora condivide il primato con Zidane, ex Real, e Paisley, grande ex Liverpool.

Infine è la prima volta che le stesse squadre si affrontano in tre finali di Coppa dei Campioni. È anche la quinta finale tra un club inglese e uno spagnolo: si tratta dell’abbinamento più frequente per questa partita, uno in più di Italia vs Spagna.

Analisi della gara e probabili formazioni

Il cammino di Liverpool e Real Madrid fino alla finale è stato straordinario – forse nel caso dei madrileni qualcosa in più di straordinario. Ma è la stagione delle due squadre ad essere stata esaltante.

Esclusa la Premier League, giocata comunque fino all’ultima giornata, il Liverpool ha vinto tutto quello che c’era da vincere.

Cosa aspettarci quindi, a livello tattico, da questa incredibile partita?

L’ultima volta che il Liverpool trionfò in finale di Coppa dei Campioni con il Real Madrid (1981, sempre in Francia; ultima sconfitta del Real in una finale della massima competizione europea), lo fece (come detto in apertura di articolo) grazie ad una rete di Kennedy, terzino sinistro.

Non lo diciamo solo per una questione di kabala, ma perché è assai probabile che anche questa finale si deciderà sulle due corsie.

Il ruolo del terzino è senz’altro quello che ha subito una maggiore evoluzione – insieme al portiere – nell’ultimo decennio, e il Liverpool può fregiarsi di avere due interpreti incredibili, forse i migliori al mondo: Robertson a sinistra e Arnold a destra.

Quest’ultimo ha realizzato più cross in Champions (23) di qualsiasi altro giocatore quest’anno nella competizione, mettendo a segno 4 assist. Robertson è “fermo” a due, ed è quarto in quella categoria con 16. Lo scozzese è primo insieme a Salah per passaggi chiave (19), secondo Arnold con 16. L’inglese è il giocatore che tocca più volte il pallone nel Liverpool: 853 in otto partite, solo 15 in meno di Modric in 12 partite col Real.

Se le statistiche offensive dei due esterni di Klopp sono esaltanti, pongono però anche un interrogativo fondamentale per l’analisi della partita di sabato sera: sarà in grado, il Real Madrid, di sfruttare lo spazio alle spalle della difesa del Liverpool, spesso esposta in avanti – anche per una linea difensiva molto audace?

Sul lato destro, quello di competenza di Alexander-Arnold, ci saranno Vinicius-Benzema, due calciatori che amano duettare nello stretto, stringendo le difese avversarie in quella zona di campo, per aprire il campo ai compagni sul lato opposto (o al centro) o puntare direttamente la porta avversaria.

Vinicius quest’anno ha già fornito 4 assist in Champions a Benzema, capocannoniere del torneo con 15 reti. Il franco-algerino, incredibile cecchino, non è però solo un finalizzatore: è piuttosto un regista avanzato, un attaccante completo e senza eguali al momento nel mondo.

Anche il Liverpool, dal canto suo, può fregiarsi di un primato: quello sui calci piazzati. I Reds hanno ottenuto il maggior numero di gol da palle inattive in Champions questa stagione (8) e questo totale include quattro gol da calcio d’angolo (il Real ne ha subito uno solo, da Rudiger, nel ritorno col Chelsea al Bernabeu).

Entrambi i gol contro l’Inter agli ottavi sono arrivati su calcio piazzato. Nel turno successivo, Konaté ha messo a segno due reti contro il Benfica tra andata e ritorno. Konaté non è un goleador, ma le due reti certificano un dato impressionate del Liverpool quest’anno; i Reds sono la squadra che ha mandato più giocatori in gol in Champions: 10, contro i 6 del Real.

Qualcosa però ci dice che i protagonisti saranno quelli di sempre: Salah e Mané da una parte, Vinicius e Benzema dall’altra.

Probabili formazioni

Liverpool: Alisson; Alexander-Arnold, Konaté, Van Dijk, Robertson; Henderson, Fabinho, Keïta; Salah, Mané, Luis Díaz

Real Madrid: Courtois; Carvajal, Éder Militão, Nacho, Mendy; Kroos, Casemiro, Modrić; Valverde, Benzema, Vinícius Júnior