Fabio Fognini festeggia la sua quindicesima presenza al Roland Garros (record italiano condiviso con Andreas Seppi) con una vittoria convincente al primo turno sull’australiano Alexei Popyrin. L’azzurro si impone in tre set con i parziali di 6-4, 7-5, 6-4 in due ore e 17 minuti.
Le statistiche più interessanti del match interessano il lato psicologico di Fognini, capace di mantenere sempre alta la concentrazione e la freddezza nei momenti decisivi.
Fabio si dimostra, infatti, solidissimo a rete, con un brillantissimo 84% (21/25). E, quando viene messo alle corde dell’avversario, riesce ad annullare 6 break-point su 7, subendo un solo break nell’intero incontro.
Il declino del tennis francese: nessuna testa di serie nel tabellone dopo 42 anni
Per la prima volta dal 1980, la Francia si presenta al Roland Garros senza alcuna testa di serie. È un punto di down storico, mai successo dal 1980. E, a maggior ragione, mai accaduto dal 2002, quando le teste di serie passarono da 16 alle attuali 32. Una parabola discendente già ben visibile nella scorsa stagione, quando nessun giocatore francese riuscì a superare il secondo turno, in quella che fu la peggior performance della nazione dal 1968.
L’ultimo trionfo transalpino nello Slam di Parigi risale ormai al lontano 1983, quando Yannick Noah conquistò il suo primo e unico titolo sulla terra rossa di casa superando Mats Wilander in finale. Il quartetto delle vecchie grandi speranze francesi, composto da Richard Gasquet, Jo-Wifried Tsonga, Gilles Simon e Gael Monfils, sta ormai sfiorendo senza risultati.
Monfils si è ritirato dal Roland Garros la scorsa settimana per infortunio. Simon e Tsonga sono precipitati oltre il 150esimo posto nel ranking e abbandoneranno l’attività agonistica a fine stagione. E le speranze di Gasquet, ora 75esimo in classifica, sono così risicate che ha già trovato un ingaggio come esperto per commentare le partite del torneo sulla TV francese.