Nel corso dell’ormai classica stagione senza infamia e senza lode del Bologna quest’anno abbiamo assistito alla definitiva maturazione di Aaron Hickey, giovanissimo terzino sinistro scozzese che, dopo una prima stagione in cui si è fatto notare, in questo campionato si è imposto come uno dei migliori prospetti in quel ruolo.
Su di lui si registra l’interesse del Napoli, ma anche il richiamo del Regno Unito, con Arsenal, Brentford e Newcastle che lo seguono con attenzione. A ben vedere però rappresenterebbe il profilo ideale per la Juventus, una squadra che deve sicuramente affrontare un radicale rinnovamento della rosa e che deve pensare ad un sostituto per Alex Sandro, punto fermo della rosa nelle ultime stagioni.
Giunto a Torino dal Porto nel 2015, Alex Sandro si è reso subito protagonista di una stagione ad altissimo livello, ma negli anni successivi ha vissuto molti alti e bassi. Superati i 31 anni e con un contratto in scadenza nel 2023, sembra difficile pensare a lui come ad uno dei pilastri su cui costruire la Juventus del futuro.
Aaron Hickey e Alex Sandro, il confronto statistico
ALEX SANDRO | AARON HICKEY | |
---|---|---|
27 | PARTITE | 35 |
16 | DA TITOLARE | 34 |
0 | GOL | 5 |
1 | ASSIST | 1 |
9 | TIRI TOTALI | 21 |
2 | TIRI IN PORTA | 13 |
86% | % PASS. RIUSCITI | 83% |
0,9 | MEDIA LANCI LUNGHI | 0,6 |
7 | MEDIA DUELLI | 8 |
3,9 | MEDIA PALLE RECUPERATE | 4 |
1,6 | MEDIA DUELLI AEREI | 1,4 |
1,0 | MEDIA CONTRASTI | 1,3 |
0,9 | MEDIA PALLE INTERCETTATE | 0,8 |
1,3 | MEDIA RESPINTE DIFENSIVE | 0,9 |
In questa stagione il brasiliano ha giocato da titolare solo il 43% dei minuti in cui è sceso in campo in campionato, che già di per sé erano solo il 51% del totale. Certo, Allegri si è comunque affidato alla sua esperienza in Champions League, dove ha giocato il 77% dei minuti a disposizione, l’88% da titolare.
Hickey invece, nonostante i soli 19 anni, ha giocato l’85% dei minuti in campionato, con la maglia da titolare il 92% di essi.
Con 5 gol e 1 assist in 35 presenze inoltre lo scozzese si è distinto anche in fase offensiva (in totale ha partecipato al 14% dei gol del Bologna), mentre su questo aspetto Alex Sandro è stato alquanto deficitario in campionato (1 assist, ovvero una partecipazione ai gol della Juventus pari al 4%).
Le differenze nell’interpretazione del ruolo
Alex Sandro interpreta il ruolo di terzino in maniera decisamente più orientata alla costruzione del gioco con 57,2 passaggi tentati a partita (e una percentuale di successo dell’86%), 6,37 palloni portati in zona offensiva in progressione e 2,01 tocchi di palla in zona d’attacco.
Da questi numeri si capisce come, quando avanza, il brasiliano cerca sempre di far salire il baricentro della squadra, gestendo il pallone e cercando di dialogare con i compagni.
Hickey invece ha maggiori caratteristiche da incursore: tenta pochi passaggi (41,58 a partita, di cui solo 1,57 in direzione offensiva) e sale raramente palla al piede in direzione offensiva (4,24 volte a partita), ma in compenso riceve spesso palla in profondità dai compagni (2,41 volte a partita), arrivando al tiro mediamente 0,67 volte ogni match.
Figlio del più tradizionale calcio britannico in cui è ancora radicata l’idea del “kick and run“, Hickey cerca maggiore concretezza con i suoi movimenti: tiro o cross, ma sempre con l’idea di arrivare il prima possibile alla conclusione.
Hickey può prendere il posto di Alex Sandro?
In fase difensiva, quest’anno Hickey è passato dal fare il terzino sinistro in una difesa a 4 a ricoprire il ruolo di esterno (sinistro, ma talvolta anche destro) in un centrocampo a 5, di conseguenza i suoi compiti sono un po’ cambiati: meno respinte sulla linea di difesa, più contrasti e pressioni sulle zone avanzate del campo.
Dal confronto delle zone di campo su cui hanno giocato maggiormente, vediamo come Hickey e Alex Sandro tocchino maggiormente la palla nelle stesse identiche zone di campo, ovvero lungo l’out di sinistra, con i numeri che aumentano superata la metà campo avversaria.
In questa stagione la libertà offensiva di Alex Sandro è stata limitata dallo schieramento che vedeva di fronte a lui giocatori che non davano nessun apporto o quasi alla fase difensiva, nello specifico un ex centravanti riadattato ad ala sinistra come Alvaro Morata.
In passato però, quando Allegri optava per il 3-5-2 o quando davanti a lui giocava un esterno maggiormente attento anche ai rientri come Mario Mandzukic, aveva fatto vedere un attitudine offensiva notevole, e anzi le migliori stagioni in bianconero sono state quelle in cui ha potuto dare maggiormente sfogo alla sua indole offensiva.
Ecco perché un profilo come quello di Aaron Hickey sembra particolarmente adatto ad un allenatore come Max Allegri, che spesso cambia modulo, anche nel corso della stessa partita, e deve avere a disposizione giocatori che possano passare agevolmente dal fare il terzino basso all’esterno a tutto campo, come ha dimostrato di saper fare lo scozzese nonostante la giovanissima età.